Mi era piaciuto tantissimo quello che avevamo condiviso quel pomeriggio. Verso sera ci svegliammo dal sonno che avevamo preso dopo l'effetto delle pillole. Sentivo ogni parte del corpo intorbidita e formicolante. Mi voltai verso Oli e lo sorpresi con piacere ad avere gli occhi fissi su di me, i capelli spettinati e la bocca semi-aperta.
"Come stai?" Mi domandò fiacco.
"Sono un po' confusa..."
"Vuoi sapere veramente cos'è quella roba?" Mi domandò sussurrando. Rimasi incantata dallo spelling delle sue labbra.
"Non lo so...Per la mia sicurezza credo sia meglio saperlo"
"Non ti agitare...Ma quella è Ketamina" Uscì dalla sua bocca così fluidamente da entrare nel mio corpo come acqua, quella affermazione. Per un momento ebbi un mancamento. Prima la cocaina, poi le canne e adesso la Ketamina... Ma in cosa diavolo mi stavo trasformando?
Sentivo un attacco di panico imminente venire a galla. Imparai a calmare quel tipo di patologia che ormai mi affliggeva...O almeno credevo.Andai fuori di testa a causa di un turbine di paranoie che rieccheggiò nella testa come quando si urla sulle sponde del Grand Canyon. Solo che quel grido fu così personale da distruggermi sul momento. Iniziai ad avere convulsioni che prendevano gli arti. Oli si rizzò a fatica sulle ginocchia per darmi una mano. Non era così spaventato come credevo potesse reagire. Mi tenne ferma infondendomi un senso di claustrofobia immondo. Volevo liberarmi e non potevo, stava peggiorando la situazione...poi guardai i suoi occhi calmi. Lo guardai, guardai come il suo sguardo faceva contrasto con la tensione che premeva sulle mie braccia. Mi calmai dopo circa alcuni minuti. Le sue braccia tremavano per il troppo sforzo, così lo liberai dal da farsi che si era preso per soccorermi.
Mi sedetti diritta, con le gambe a penzoloni oltre il bordo del letto. Oli fece lo stesso.
Mi faceva paura tutta questa sua sicurezza...come se fosse tutto normale, già visto e vissuto. Volevo ancora scappare via e andarmene lontano, molto lontano. Probabilmente se non fosse stato per Oli avrei avuto ancora la convinzione che quella roba fosse benefica. Mi ressi la testa con ambe le mani e sosprirai profondamente.
"È tutto ok?"
"Ovvio che non lo è, Oliver...Che cazzo di domande sono queste" Sputai amara.
"Non fare così..." Incalzò senza alcuna emozione.
"Voglio andarmene via" Dissi tra un conato di vomito e l'altro. Sentivo proprio di stare veramente male. Era terribile ammettere a me stessa di essere un rifiuto umano, perchè questo ero diventata: un peso, un paradsita della società. Questo prima ancora di sfociare nel disastro assoluto. Ero appena all'inizio di quello che sarebbe stato il mio futuro."È tutto a posto, Carter. Perchè ti agiti tanto?" Sgranai gli occhi all'inverosimile.
"Oliver...Queste sono cose serie, come puoi fartele passare sotto gamba così? Credi che sia normale drogarsi in questa maniera" mi misi le mani tra i capelli. "Non so neanche perchè ho iniziato a farlo, cazzo"
"Avevi bisogno di una via di fuga, ecco perchè l'hai fatto...Sarà sicuramente così. Non ti credo una ragazza così stupida da provare questo genere di cose solo per sballarti e divertirti"
Mi fece molto piacere avere dato l'idea della ragazza con la testa sulle spalle, ma tenevo seriamente di non esserlo più e che non lo sarei più stata in vita mia.
"Non so neanche perchè la mia testa sia tanto ossessionata da te. Che cosa vuoi dalla mia vita? Sei entrato solo per farmi del male?"
"Carter, sei tu che sei venuta a cercarmi, che sei tanto ossessionata da me, che mi vedi ovunque...Io stavo solo seduto su quella panchina" Scossi la testa per non ammettere che lui aveva pienamente ragione a dire quello che pensava che, tralaltro, era la verità nuda e cruda."Oliver, voglio che tu mi lasci andare"
"Non dipende da me. Sei tu che mi sei venuta in contro"
"Perchè non mi hai lasciata su quella panchina allora? Perchè mi hai soccorso?" Sparai a rafica.
"Smettila di farneticare...Chiudi quella bocca e cerca di far entrare qualcosa di buono dentro di te, visto che di buono, adesso come adesso non vedo nulla" Incalzò scocciato da tutto ciò che lasciava la mia bocca.
"Non ci vedo molto di buono in te, sai..."
Ammisi triste con un sorriso contrastante.
"Pensala come vuoi, sei libera di farlo..."
Mi arrabbiai moltissimo a quella affermazione, perché infondo volevo che rispondesse diversamente. Volevo che si mostrasse a mia disposizione, in mio soccorso. Ma come potevo affidarmi a colui che non si affidava nemmeno di lui stesso? Mi somigliava troppo per essere il mio salvatore...A quel punto dovevo io salvarmi da me stessa."Non sono il bene che desideri per te stessa, ne sono quasi certo" Si interruppe per sistemarsi i capelli. "Io sono male per chiunque, anche per me stesso, proprio come te" Annuii leggermente scossa. Mi alzai asciugandomi gli occhi che ancora non avevano versato mezza lacrima, ero riuscita a impedire che il nervoso prendesse possesso. La cosa che più mi diede alla testa, fu il fatto che mi stesse lasciando andare con tanta facilità dopo avermi portata al sicuro e aiutata. L'illuminazione venne solo dopo.
"Mi hai usata solo per la droga...É chiaro. Perché è questo quello che ti serve per andare avanti, ma sappi che non ho alcuna intenzione di farmi spolpare fino all'osso da te...proprio, no"
Oli non rispose. Anzi, mi guardò con il tormento negli occhi. Scossi la testa dopo due minuti di silenzio tombale."È questo che hai fatto...Mi fai schifo, Oliver"
"Non è quello che ho fatto. Smettila" Ruggì aggressivo. Ammisi a me stessa di essere molto spaventata da quella reazione inaspettata.
"Non sono una persona espansiva: non mi va di raccontarti cosa ho fatto e perchè" Lo disse con molta più calma. Io però non volevo sentire ragioni.
"Fanculo, Sykes" Chiusi per poi uscire dalla porta. Un dejà vu si librò nelle mie membra; ci eravamo già separati in quella maniera e credevo che mai avremmo potuto avere una conversazione diversa da un litigio.
Avevo bisogno di stabilità...Ma da lui. Dannazione.Hello, it's me....
Salve a tutti, scusatemi se può sembrare più breve del solito ma è un capitoletto si passaggio fondamentale direi.Allora? Come state?
Qualcuno è andato al concerto dei Bring Me oltre a me l'otto?
Se si, come vi è sembrato?E la storia come vi sembra fin ora? Piace piace?
Vi saluto chiedendovi secondo voi come andrà a finire tutto quanto ;)
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Suicide Season • Oliver Sykes • #Wattys2017
FanficOliver Sykes è un ragazzo Inglese dalla vita molto breve, ma intensa. Intento a vivere solo 27 anni della sua vita, un giorno, si troverà a decidere se suicidarsi come prestabilito il giorno del suo ventisettesimo compleanno o seguire il suo cuore c...