Andy Waters.
Calum parlava in modo fiero di sua figlia, come se fosse un premio che aveva vinto un giorno e non aveva mai smesso di lodare. Era una vista divertente mentre lui parlava di come lei fosse intelligente quando aveva iniziato la scuola materna. Mi portai la tazza di cioccolata calda alla bocca e lo guardai mentre parlava animatamente.
Ci fermammo per aspettare che il semaforo diventasse verde e mi venne in mente che da quando era arrivato Calum non avevo più pensato a Weazer. Neanche una volta. Non mi era neanche passato nella mente mentre Calum parlava di relazioni inutili ed era bello sapere che non tutto per me girava intorno a lui. Adesso era il momento in cui tutto girava intorno a me stessa.
"Dimmi qualcosa su di te." Calum mi diede un colpetto con il gomito, facendomi sorridere.
Io feci spallucce e lo guardai mentre si leccava le labbra. "Non c'è molto da dire."
"Una persona ha sempre dei segreti, Miss Waters."
"Beh, Mr. Hood." Iniziai a dire, prendendo un altro sorso della mia cioccolata calda. "Io sono un libro aperto."
"Va bene." Mormorò, borbottando e sembrando un po' deluso dal fatto di non essere riuscito a togliermi una parola di bocca.
"Puoi almeno far finta di apprezzare la vita? Sembri sempre così teso e scommetto che a tua figlia questo non piace." Gli dissi, guardando le sue labbra che si socchiudevano.
"Non capisco come questo possa essere una tua preoccupazione." Una parte di me era innervosita per il fatto che si fosse rifiutato di parlarne. "Che cosa ha a che fare quell'uomo con te?"
"Weazer?" Lui unì le labbra e annuì lentamente. "E' il mio ex ragazzo."
"Solo un ex ragazzo?"
"Diavolo, si." E non sapevo perché sentivo il bisogno di chiudermi.
Mi ero ritrovata ad avere paura solo perché non lo conoscevo. Era la prima persona di cui avevo paura da quando l'avevo incontrato e questo mi metteva a disagio perché io non avevo mai paura.
"Giusto." Non mi credeva e, se fossi stata al posto suo, non ci avrei creduto neanche io.
"Beh, visto che stiamo mentendo l'una all'altro --" Disse.
"Non sto mentendo." Sbottai, fermandomi in mezzo al marciapiede pieno di persone impegnate e uomini d'affari di fretta che sembravano come Calum, tranne per il fatto che lui sembrava più ricco.
"Miss Waters, in cinque anni di affari ho imparato ad essere un esperto quando si tratta di bugie e le tue pupille si sono dilatate non appena hai detto che quel Weazer è solo un ex ragazzo." Io unì le labbra tra di loro e incrociai le braccia al petto.
"Ti conosco a malapena."
"Questo potrebbe essere vero, ma hai già messo giù un duro inizio a tutto questo, qualsiasi cosa sia."
"Qualsiasi cosa sia questo" feci un gesto tra di noi "è assolutamente niente." Mormorai, sollevando una mano per allontanarmi i capelli dal viso.
La mascella di Calum si contrasse, gli occhi stretti in una linea mentre mi guardava intensamente. "Tornerai indietro."
"Sono brava a stare lontana." Sbottai e mi incamminai dall'altro lato.
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"Dovresti almeno provare ad essere civile." Disse Tai e guardò i bicchierini di alcool davanti a lei. Si spostò i capelli dietro la schiena e mi guardò con occhi pieni di speranza. "Sappiamo entrambe che non sei molto amichevole."
"E tu invece si." Sospirai e mi passai una mano tra i capelli. "Lui aveva uno sguardo sincero per un po' e poi quando mi sono rifiutata di dirgli la verità su Weazer è sparito."
Tai unì le labbra e annuì. "Lui è così. Vuole sapere tutto di te, ma non ti dirà niente di lui."
"Da quanto tempo lo conosci?" Chiesi, sollevando un sopracciglio mentre lei deglutiva e si mordeva il labbro.
"Dal college, l'ho incontrato grazie ad una ragazza e siamo diventati grandi amici." Questa volta fui io ad andare verso di lei e circondare con le mie braccia la donna tremante che avevo sempre visto come forte e sicura.
"Capisco che deve essere lui a dirmelo, ma non puoi continuare a fare questo a te stessa, Tai." Mormorai. "Devi parlarne con qualcuno."
"E' solo che lei mi manca, okay? Mi mancano i suoi stupidi scherzi e tutto quello che ho per ricordarla è Suki."
"La mamma di Suki --?"
"Callie." Mormorò Tai e si asciugò le lacrime. "Callie e Calum iniziarono ad uscire quando erano al secondo anno di college --avevano diciannove anni-- e poi lei rimase incinta di Suki perchè quei due idioti si ubriacarono ad una festa." Tai sorrise al ricordo. "Si sposarono poco prima che nascesse Suki e poi la morte ha fatto la sua parte."
"Callie? Ma --mi avevano detto che Callie era morta perché--"
"Tu eri in Italia in giro con quegli artisti quando è successo tutto questo."
"Non sapevo neanche che questo Calum fosse quel Calum o neanche che Callie fosse incinta." Sussurrai, passandomi una mano tra i capelli mentre mi sentivo mancare l'aria.
"Perché mia madre mi ha mentito? Perché nessuno mi ha detto che la mia fottuta migliore amica era incinta e –era per questo che non potevi dirmelo? E' per questo che mia madre si comportava in modo strano e mio papà camminava sempre in punta di piedi intorno a me?"
"Devi capire che era per il tuo bene, Andy." Cercò di dire Tai e mi guardò.
Lacrime riempirono i miei occhi mentre sentivo l'aria lasciare il mio corpo. "Mi avete tutti fatto credere che fosse morta in un incidente stradale e io mi sono messa a cercare inutilmente tutti i titoli di giornale con incidenti in macchina e non potevo trovarlo –io- io non ricordo neanche di aver visto il suo corpo nella bara."
Mi avevano mentito per tre anni della mia vita. Adesso era come se il velo davanti ai miei occhi fosse caduto e potevo vedere il mondo in modo diverso.
Callie Jameson, l'unica persona che conoscevo da quando ero nata era morta durante il parto ed faceva più male saperlo adesso. Cercai di ricordarmi il suo sorriso e il modo in cui era solita urlarmi contro quando facevo cadere della pittura sulla sua maglietta o anche quando mi chiamava e mi raccontata dell'uomo di cui era completamente innamorata mentre io ero in Italia.
Tutto quello che riuscivo a ricordarmi era il modo in cui mi avevano mentito riguardo la sua morte. Non capivo perché me l'avevano tenuto nascosto. Forse non volevano farmi sapere di Suki. Forse non potevano gestire il fatto che sarei stata una zia visto che io potevo passare per la sorella di Callie. Ce lo dicevano sempre.
Ci chiedevano sempre se eravamo sorelle e noi dicevamo si. Guardai la piccola cicatrice sulla mia mano e mi ricordati del giorno in cui me l'ero fatto. Avevamo tredici anni e io avevo appena visto un film sui fratelli di sangue. Il coltello affondò facilmente nella nostra pelle, provocandoci un taglio proprio nel centro del palmo prima di premere insieme le nostre mani.
"Andy." Tai mi allontanò dai miei pensieri e solo allora mi accorsi che avevo affondato le unghie nella cicatrice, facendomi sussultare mentre le toglievo. "Mi dispiace."
"Davvero?" Chiesi, deglutendo mentre lei annuiva. "Non posso --non posso neanche pensare di perdonarti, neanche mia madre. Non posso neanche pensare a Calum e Suki senza aver voglia di vomitare."
"Non essere arrabbiata con Calum e Suki. Loro non ti conoscono neanche e non sapevano neanche che ti avrebbero incontrato."
Avevo bisogno di scappare. Avevo bisogno di andare via da qui e scappare dai miei problemi.
A/N: Ops, drammi in vista.. si è scoperto chi è la mamma di Suki e anche che era la migliore amica di Andy. Chissà adesso come si metteranno le cose tra Calum e Andy eheh
Parlando di altre cose: MANCANO SEI GIORNI AL CONCERTO DEI 5SOS A VERONA ED IO STO PER MORIRE D'ANSIA! Chi di voi verrà? Che posti avete?
Baci, Marta
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Mr. Hood } c.t.h traduzione italiana
Fanfiction"Miss Waters." Disse. "Hai fatto un fottuto incantesimo su di me di cui non riesco a liberarmi." [Terzo libro della 'The CEO Series'] Traduzione italiana della storia di @kingsofmuke, tutti i diritti e i meriti sono riservati a lei.