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Andy Waters.

Non sarei dovuta rimanere. Non sarei neanche dovuta appartenere a lui ed eccomi qui, la mia firma su un pezzo di carta che mi univa a quest'uomo. Era surreale, immorale, ma non ero mai stata una ragazza morale. Soprattutto quando si trattava di sesso o si tenere ad un'altra persona.

Non da quando Weazer aveva fatto ciò che aveva fatto. Non mi sarebbe dovuto importare visto che poi tutti mi avrebbero voltato le spalle e se ne sarebbero andati.

Calum Hood, anche nel sonno pensava troppo ed era teso. Le sue labbra erano incurvate in una smorfia, i muscoli erano rigidi e le sopracciglia aggrottate. Mi mordicchiai il labbro inferiore e passai una mano sul suo petto scolpito, scorrendo la mano fino al suo pene e prendendolo in mano.

I miei movimenti erano gentili, le sue labbra si aprirono mentre aumentavo la velocità. Passai il pollice sulla punta del suo pene già rigido, mi sollevai così da sedermi su di lui. La sua punta mi provocò, un piccolo gemito lasciò la mia gola mentre scendevo su di lui. Adesso eravamo entrambi completamente svegli e consapevoli.

Calum posò le mani sui miei fianchi, gli occhi scuri e pieni di piacere mentre muovevo i fianchi avanti e indietro, gemendo rumorosamente.

"Proprio così tesoro." Mi pregò, le mie pareti si strinsero intorno al suo membro. "Oh cazzo, si, proprio come mi piace essere svegliato."

Io mi accigliai al pensiero di qualcun altro che lo svegliava in questo modo, ma continuai comunque. Nonostante il mio disinteresse nell'attività. Lui venne per primo, il mio orgasmo lo seguì subito dopo prima che mi allontanassi da lui per andare a pulirmi.

"Cos c'è che non va?" Chiese non appena tornai in camera.

"Lo hanno fatto altre ragazze?" Speravo di non sembrare una psicopatica.

"Fatto cosa? Svegliarmi con il sesso?" Io annuì. Lui fece un respiro profondo. "Non ho mai permesso alle altre di dormire qui."

Le mie labbra si socchiusero, assorbendo l'informazione che di sicuro non avrei dimenticato.

"Perché a me l'hai permesso?"

"Perché a differenza delle altre donne." Si alzò, i suoi boxer sorprendentemente intatti. "Non le desideravo ogni secondo di ogni giorno. E' come se noi due fossimo poli diversi di una calamita, Andrea, solo che non so quanto tu mi voglia."

Questo uomo era senza emozioni, almeno lui pretendeva di esserlo, ma le sue parole lo contraddicevano e questo mi spaventava, Lui non poteva essere così e se lo era avrei dovuto metter subito fine al contratto. Non mi ero infilata in questa storia per diventare dolci l'uno con l'altra.

"E' sesso, Calum." Mormorai. "Lo sappiamo entrambi."

Lui unì le labbra tra di loro. "Hai ragione."

"Non posso avere una di quelle merde dove esprimiamo i nostri sentimenti perché io non sentirò niente." Mi misi a sedere sul bordo del letto. "So che lo capisci quindi non guardarmi così."

Sembrava un cucciolo senza casa, il mio cuore batteva forte mentre lui se ne stava in piedi davanti a me. Si abbassò e posò le labbra sulle mie. Era un bacio soffice, gentile e io lo odiai. Odiai ogni singolo minuto passato perché lui stava cercando di metterci delle emozioni. Quasi come se mi stesse sfidando.

"Basta." Lo pregai. "Non posso, Calum. Non --non hai idea di quello che stai facendo."

"Non puoi passare il resto della vita a rifiutarti di sentire."

"Quando inizi a provare emozioni le persone iniziano ad andarsene, okay? Amavo Callie come se fosse mia sorella ed è morta, ero disperatamente innamorata di Weazer ed è andato via. Non voglio un terzo colpo, non ho bisogno dell'amore."

Mr. Hood } c.t.h traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora