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Andy Waters.

La persona che aveva fatto questo era stato attento. Non aveva lasciato traccia, non potevamo fare niente, ma Calum era intenzionato a trovarlo. Io ero nel mio appartamento con un borsone pieno di vestiti visto che sarei stata con Tai. Calum non aveva fatto nessuno sforzo per parlarmi questa settimana, era troppo impegnato ma quando mi voltai per andarmene lo trovai lì.

"Starai con me." Mormorò. Io scossi la testa e mi passai una mano tra i capelli.

"Non penso sia una buona idea." Sussurrai, rifiutandomi di avvicinarmi. "Non mi hai parlato per una settimana e --"

"E' stato Weazer." Il cuore iniziò a battere forte contro il mio petto.

"No, non è stato lui. Mi ha spezzato il cuore, ma non mi mente o non mi tiene nascoste le cose."

"Tutto riporta a lui." Sussurrò.

"Ha una chiave del mio appartamento, non avrebbe avuto bisogno di irrompere." Ammisi e feci un profondo respiro. "Non l'avrebbe fatto."

"Non posso pensare a nessun altro --"

"C'è un video di sesso e dipinti di noi due chissà dove e non so che cosa pensare." Lui incrociò lo sguardo con il mio. "Stai solo incolpando tutti quanti per non sentirti in colpa."

"Non ho fatto niente."

"Non è di questo che sto parlando." Sospirai. "Sto parlando del fatto che non sarai tu ad esser visto come uno scherzo perché tu puoi usare tutti. Io, d'altro canto, non ho niente. Sono tutti soldi dei miei genitori. Niente è mio e sono nuda."

"Staremo bene, Andy." Rimasi ferma mentre lui diceva il mio nome. "Lo giuro."

"Non dirmi questo perché non ci credo." Sussurrai. "Abbiamo un fottuto video e io ne ho dipinto ogni singola scena. Lo capisci?"

"Capisco." Mi avvicinò a se e mi strinse contro il suo petto, baciandomi la testa gentilmente. "Vieni con me. Possiamo farlo insieme, piccola."

"Non voglio soffrire, non voglio più pensare a tutto questo." Gli circondai il torso con le braccia.

"Allora andremo via per una settimana o per quanto tempo vorrai." Mi prese il viso tra le mani. "Sono le vacanze di Natale e possiamo portare Suki con noi e tornare per il matrimonio."

Feci un respiro profondo. "Dove?"

"Ovunque tu voglia. Ho una casa in Spagna, a Parigi, in Canada, in Australia, in Svizzera, in Messico. Ovunque tu voglia." Era febbrile, preso dal panico mentre mi guardava intensamente.

"Messico." Lo pregai. "Portami lì."

"Avrò un aereo pronto per domani mattina." Mi baciò la fronte. "Chiamerò i miei genitori affinchè preparino il borsone di Suki e il suo passaporto e andremo. Voglio solo che tu stia bene."

"Portami via." Il suo profumo era così pazzesco. "Ti prego, Calum, portami via."

****

La sua casa a Puerto Vallarta era bellissima. Era enorme, le sue cameriere correvano da una parte all'altra per prendersi cura di me mentre Calum sistemava delle cose di lavoro che doveva gestire. Suki era in spiaggia, correndo con il suo cane mentre io ero seduta sulla sabbia.

"Stai bene?" Calum si mise a sedere accanto a me. Posai la testa sulla sua spalla.

"Potrei stare qui per sempre." Ammisi. "E' bello essere di nuovo in Messico."

"Sei già stata qui?" Chiese.

"Mio padre è nato qui." Spiegai. "Mi portava qui ogni estate e poi lui e mia madre divorziarono e tutto iniziò a fare schifo. Fa ancora schifo."

Mr. Hood } c.t.h traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora