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Calum Hood.

Il sangue mi ribolliva nelle vene, ma perché l'avevo lasciata andare via. L'avevo lasciata andare via con la sua bugia mentre tornava tra le braccia dell'uomo di cui mi aveva detto di non essere più innamorata. Behati aveva un presa su di me, o almeno glielo lasciavo pensare, ma stavo solo cercando di superare il fatto che Andrea era andava via da me.

Cosa più importante, l'avevo chiamata Andy. Ero disperato e volevo così tanto che rimanesse, ma lei aveva continuato a mentire. Forse l'avevo spaventata, magari la mia impazienza di averla tutta per me le aveva fatto temere che sarei diventato così ossessionato da lei da non lasciarla andare.

Ma non ero ossessionato. Ero innamorato di lei. Ero così completamente innamorato di lei che mi spaventava. Era un sentimento che non avevo riconosciuto, il sentimento di cui Ashton e Alexus avevano tanto parlato perché erano quello che erano. Quello che non saremo stati io e Andrea.

Noi avevamo allontanato l'amore e l'avevamo combattuto fino a cadere nel suo abisso senza notarlo. Le ferite erano guarite, le parole erano state perdonate ed io ero convinto che lei sarebbe stata quello che non era stato Callie. La persona che mi manteneva con i piedi per terra e che mi accecava da tutto quello che c'era di rotto.

Andrea era la mia salute. Tutto quello che avevo sempre voluto in una donna era seduto proprio davanti a me e la paura che avrei tradito Callie mi aveva lasciato. Ma vederla tra le braccia di Weazer mi aveva riportato all'inizio.

Lei non poteva dimenticare il suo primo amore.

"Dov'è Andrea?" Chiese Luke, sedendosi accanto a me al bar. "Pensavo fosse --"

"Se n'è andata." Sussurrai e guardai senza espressione il bicchiere di scotch. "Se n'è andata e io sono innamorato di lei."

Luke si mordicchiò il labbro e fece un respiro profondo. "Glielo hai detto?"

"No." Lo guardai e sospirai. "Non mi avrebbe ricambiato comunque. Ad Andy non piace l'idea di essere irrevocabilmente innamorata di qualcuno."

"E la conosci abbastanza bene da dirlo?" Chiese Luke, sollevando un sopracciglio. "Ha mai--"

"Se n'è andata con il suo ex-ragazzo e non posso fare niente per i miei sentimenti." Sbottai e sbattei il bicchiere sul bancone.

"E' così frustrante che quando sentiamo qualcosa l'universo rende tutto così difficile. Rimaniamo a chiederci quando sarà il momento giusto e cosa potremmo fare."

Mi passai una mano tra i capelli mentre guardavo il telefono, quasi come se stessi aspettando una chiamata da lei che mi chiedeva di salvarla. Come se qualcuno la potesse portare a chiamarmi e magari farla tornare da me. Ma non era questo il caso. Aveva visto Weazer ed era andata via con lui.

Sarei sempre rimasto l'uomo che l'aveva posseduta. L'uomo che scopava senza emozioni. L'uomo che l'aveva incatenata e oppressa così tanto da diventare un oggetto di noia. Allora sentì il mio cuore e quanto facesse male.

Questo era un cuore spezzato.

Quando tornai a casa Suki andò dritta a letto. Come se neanche lei potesse sopportarmi questa sera. Come se volesse andarsene, ma lei era l'ultima cosa sulla terra che mi teneva qui. Lei capiva il mio bisogno di preoccuparmi per qualcuno.

Avevo un vuoto nel petto che mi fece rimanere steso a letto. Che mi fece far entrare Behati. Che mi portò a scoparla sul mio letto. Il letto che Andrea aveva occupato per due mesi. Il letto dove ora era Behati e che mi fece chiedere perché diavolo avessi scopato con una donna che non trovavo neanche attraente.

Mr. Hood } c.t.h traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora