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Andy Waters.

I miei capelli erano raccolti di lato in soffici boccoli mentre mi guardavo nello specchio davanti a me. Indossavo un paio di tacchi color carne, il mio trucco consisteva in eyeliner nero e mascare mentre sulle labbra avevo un piccola quantità di lucidalabbra. Il vestito mi sollevava il seno e lo faceva sembrare più grande, i miei fianchi erano fasciati dal vestito. Si apriva intorno ai miei piedi e continuava sul retro.

Non ero dell'umore di indossare un vestito, ma se questo significava che sarebbe stato Calum Hood a sfilarmelo allora mi andava perfettamente bene.

Mi aveva portato dal suo dottore per prendere la pillola e controllare tutto, anche se sapevo di non avere niente visto che non scopavo con chiunque. Avevo una reputazione da mantenere e aprire le gambe per affari non aiutava. Feci un respiro profondo ed andai in salotto dove c'era Tai.

"Gesù Cristo." Rise, facendomi fare una giravolta. "Per Calum sarà dura tenersi il pene nei pantaloni."

"E' solo per affari." Mormorai e mi mordicchiai il labbro. "Non ci saranno scopate."

Tai alzò gli occhi al cielo. "Se non mi piacessero le ragazze sarei contenta di essere nuda per Calum la maggior parte del tempo."

Arrossì al pensiero che lui fosse così desiderabile anche per la dona più lesbica che conoscevo. Anche se da quando si era fatta un tatuaggio lei continuava a parlare di quanto fossero meravigliosi gli occhi del suo tatuatore.

"Beh, peccato che questo non succederò tra me e lui." Era così facile mentirle. Perché avevo mentito per la maggior parte della mia vita. Era semplice, quasi naturale.

Lei non sapeva che appartenevo a quest'uomo. Non aveva bisogno di sapere che ero sua.

"Giusto." Lei sorrise. "Divertiti a questo noioso evento."

Io risi e controllai il messaggio che mi aveva mandato.

Calum Hood: SONO QUI. NON FARMI ASPETTARE.

Era un po' snervante il fatto che non potesse venire a prendermi qui, ma non voleva che nessuno sapesse di noi. Afferrai la mia borsetta e il cappotto prima di uscire. Lui era poggiato contro la macchina del suo autista, i suoi capelli erano pettinati all'indietro ed indossava un completo. La vista di quest'uomo era abbastanza da far venire a tutti dubbi sulla propria sessualità.

"Cazzo." Sbottò, praticamente mangiandomi con gli occhi. Tremai. "Non vedo l'ora di vedere quel vestito sul pavimento della mia camera da letto, Miss Waters."

E sarebbe stato un miracolo se fossi sopravvissuta alla serata insieme a questo Adone del sesso.

Il viaggio fu silenzioso, era come se stesse pensando a qualcosa perché le sue labbra erano premute tra di loro, gli occhi fissi sul bicchiere di scotch tra le sue mani. Odorava di nicotina, facendomi venire voglia di fumare. Allontanai il pensiero e sussultai quando la sua mano si posò sulla mia coscia.

"Se qualcuno chiede, sei un'amica." Io feci un respiro profondo e annuì. "Ma dubito che qualcuno lo farà perché hanno di meglio da chiedere."

Io annuì e mi leccai le labbra. "Le persone sanno che hai delle partners?"

"No." Sembrava quasi infastidito che stessi parlando delle sue donne passate. "Sanno che non devono chiedere nulla sulla mia vita privata."

Il mio respiro si bloccò quando lui spostò la mano più in alto sulla coscia e la strinse. Era come se si stesse assicurando che non indossassi le mutande. Anche se non poteva capirlo per colpa della stoffa de vestito.

Mr. Hood } c.t.h traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora