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Andy Waters

Sapevo che non voleva un bambino. Queste non sono cose su cui puoi trovare compromessi. Stavamo entrambi cercando di rendere felice l'altro e questo ci stava facendo invece più male. Anche Suki lo notava, soprattutto quando era con noi mentre cercavamo di essere il più normali possibili. Continuai a prendere la pillola e questa mattina dovevo andare per la puntura mensile.

"Calum non aveva detto che non eri costretta a prendere la pillola?" Chiese Kale mentre andavamo verso la casa di Alexus e Ashton. Io annuì e unì le labbra tra di loro. "Allora perché mi hai fatto venire con te a prenderla?"

"Perché lui non vuole un bambino e lo posso vedere dai suoi occhi." Dissi, incrociando le braccia al petto. "Posso vederlo ogni volta che se ne parla in TV o quando Suki chiede di avere un fratellino. Non posso- non voglio aggiungere altro stress su di noi."

"Ma non dormi." Mi ricordò Kale e mi costrinse a guardarlo. "Perché non puoi solo ammettere a te stessa che questa situazione è un disastro?"

"Perché non lo è! Penso che non ci sia niente di tossico in questa relazione se non per il fatto che non riusciamo a superare solo questa cosa." Dissi, passandomi le mani tra i capelli e facendo un respiro profondo.

Kale mi fissò, prendendomi il viso tra le mani. "Capisci che potrebbe rovinarti?"

"Preferirei rovinare me stessa che lasciar andare lui." Sussurrai, trattenendo poi il fiato. "Non capisco l'amore e non so come dovrebbe funzionare, ma so che non è semplice. E questo è un altro livello di difficoltà, ma farò di tutto per noi."

Sembrava un po' esagerato, ma non capivo neanche perché ero così difensiva su tutto quello che aveva a che fare con me. Forse avevo paura. Avevo così paura di perderlo come avevo perso mia madre. Lui era amore ed io ero assolutamente e completamente legata a lui.

"Stai diventando pazza solo perché sei innamorata di lui?"

"Lo sono già." Sussurrai, lacrime nei miei occhi. "Sono innamorata di lui alla follia."

*

Calum era tornato di pomeriggio presto soprattutto perché doveva accompagnare Suki a casa di un'amica. Io stavo guardando dei disegni di alcuni stilisti sul tavolo della cucina quando entro. Ero stanca e lui sapeva che non dormivo da un paio di giorni. Le sue braccia si strinsero intorno a me e mi diede un bacio sulla guancia.

"Ti va di andare a fare un giro, amore mio?" Chiese Calum, baciandomi una spalla.

"Se la cosa include una tazza di caffè caldo allora puoi portarmi ovunque." Dissi e mi voltai con la sedia per guardarlo. "Posso sapere dove stiamo andando?"

Lui scosse la testa e mi baciò la fronte. "No, nessun indizio."

Quindi qualche minuto dopo ci ritrovammo entrambi sui sedili posteriori della sua Mercedes, una tazza di caffè caldo tra le mie mani. Lui mi stava permettendo di vedere solo finchè non avessi finito di bere e non appena finì mi mise una benda sugli occhi.

Durante il viaggio il suo pollice accarezzò costantemente il mio anello di fidanzamento e questo provocò la familiare contrazione del mio stomaco perché il gesto aveva in se così tante promesse. Un futuro per noi, un futuro che sarebbe arrivato, ma non sapevo se potevamo aspettarci altro oltre al nostro amore cieco. E questo era abbastanza per me, ma non sapevo se lo fosse per Calum.

Quando la macchina si fermò ero confusa, soprattutto perché mi ero appena svegliata. Per qualche ragione ero estremamente intontita anche se avevo dormito solo per venti minuti. E la cosa era anche peggiore perché la benda era ancora sui miei occhi.

Mr. Hood } c.t.h traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora