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Andy Waters.

Mi prese la mano.

Ero nervosa. Non ero spaventata, ero eccitata. Non vedevo l'ora di vedere cosa aveva in mente quest'uomo. Il sangue mi scorreva velocemente nelle vene, il corpo si riscaldò all'idea di essere legata.

"Qui." Prese una chiave dalla sua tasca e la infilò nel buco della serratura. Aprì lentamente la porta, facendomi entrare per guardarmi intorno nel buio prima che la luce si accendesse e allora la stanza si illuminò.

Era fatta per il suo tipo di sesso. Mi leccai in modo nervoso le labbra secche mentre mi guardavo intorno.

C'erano dei frustini attaccati al muro, come una specie di trofeo che una ragazza avrebbe vinto per avere il sedere marchiato. C'erano manette di pelle, un divano con delle manette attaccate. Notai un letto nel centro della stanza mentre io mi giravo per guardarlo.

"Interessante." Gli dissi, incrociando le braccia al petto. "Volevi tenermi lontano dai tuoi giochi?"

Calum ghignò e fece un passo avanti, sfilandosi la cravatta. Era fottutamente sexy, era un po' allarmante il fatto che fosse così attraente perché poteva solo sorridere e farmi eccitare. Non lo capivo.

Neanche un po'.

"Togliti i vestiti, legati i capelli in una coda," Mi ordinò. "Non voglio avere i tuoi capelli dappertutto."

Mi mordicchiai il labbro e feci quanto mi aveva detto. Legai i capelli, per una volta ero grata di avere con me un codino. Lui mi guardò come un fottuto avvoltoio mentre mi toglievo la maglietta, i suoi occhi si posarono direttamente sul mio seno.

Per qualche strana ragione mi sentì insicura. Non che ci stessi pensando, ma vederlo lì ad aspettare la mia nudità mi fece sentire come se non ero abbastanza buona per stare nuda davanti a lui. Deglutì, cercando di non pensarci.

Dovevo farlo. Questo non era da me. Se non fosse stato per il carattere dominatore di quest'uomo sarebbe lui quello ad essere legato e scopato.

Non appena mi tolsi il reggiseno mi sentì tornare piano alla normalità. Calum mi stava guardando, il predatore che guardava la sua preda intensamente mentre io me ne stavo nuda e vulnerabile per lui. I miei jeans raggiunsero il pavimento, le mutandine in pizzo rosa li raggiunsero mentre io mi allontanavo la punta della coda via dalla spalla.

"Cazzo." Sbottò. "Sei così fottutamente bella."

Iniziò a sbottonarsi la camicia, la stoffa lasciò il suo petto esposto. Ed ero affamata di lui. Era strano, ma volevo succhiarlo. Volevo sentire il piacere che mi dava. Ma non sarebbe successo con Calum Hood che dominava la scena.

Si sfilò la cintura e la lasciò cadere sul pavimento. Il suono mi rese ansiosa per quello che stava per succedere. Mi prese la mano e mi avvicinò al suo petto. Il mio seno era premuto contro il suo petto scolpito mentre lui mi baciava.

Era un dominatore, la sua lingua si spingeva contro la mia. Gemetti, allacciano le braccia intorno al suo collo mentre mi sollevava. Gli circondai la vita con le gambe, la mia bocca si spostò sulla sua per baciargli la mascella. Passai le dita tra i suoi capelli, tirandogli le ciocche solo per essere poi stesa sul letto.

"Ti fidi di me?" Mi chiese senza fiato.

Ovviamente mi fidavo. Se c'era una persona nel mondo di cui mi fidavo ciecamente era Calum. Lui, nonostante le discussioni, mi aveva concesso di mettere tutta la mia fiducia in lui.

Era pazzesco il fatto che tra tutte le persone di cui potevo fidarmi avevo scelto Calum. Ma c'era qualcosa di lui che lo rendeva degno della mia fiducia e mi spaventava così tanto che potevo concedermi a lui così facilmente. Si creò una sensazione nella bocca del mio stomaco, i suoi occhi mi guardavano con cautela in attesa della mia risposta.

Mr. Hood } c.t.h traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora