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Andy Waters.

Nei giorni seguenti camminavo su del ghiaccio sottile. Calum era sempre arrabbiato, io non capivo perché. Non mi aveva toccato, neanche baciato. Non che mi importasse, perché ero stata troppo concentrata sulla mia mostra l'arte e sulle lezioni di arte che avevo a scuola. Suki era migliorata molto nel fare i ritratti visto che avevo iniziato ad andare da Calum dopo scuola. Quando ero lì lui mi ignorava completamente.

Non che mi aspettassi qualcosa di diverso.

"Il mio papà è arrabbiato con me." Disse Suki, posando il suo pennello. "Non so perché."

Io mi accigliai. "Non penso che sia arrabbiato." Sussurrai e le strinsi gentilmente una spalla. "Sono sicura che è solo stressato perché domani è il Ringraziamento."

Suki scrollò le spalle e si sistemò tra le mie gambe. Io mi irrigidì, le sue piccola braccia mi circondarono la vita mentre nascondeva il viso contro il mio petto. "Penso che gli manchi la mamma."

Il cuore mi picchiò contro la gabbia toracica, passai le dita tra i suoi capelli mentre chiudevo gli occhi. Suki era identica a Callie.

"Manca anche a me." Sussurrai, troppo a bassa voce perché Suki mi sentisse.

Dopo un po' si addormentò e io la sistemai nel suo letto, lasciandola riposare. Calum stava entrando in casa proprio mentre io me ne stavo andando, le domestiche sparirono mentre noi due ci guardavamo.

"Miss Waters." Mi salutò rigidamente. Io feci un cenno con la testa nella sua direzione e iniziai a superarlo quando lui mi afferrò e mi spinse contro di se. "Tre giorni senza questo sono abbastanza."

Io sussultai, spingendolo via. "Non posso farlo adesso."

E me ne andai. Non mi capivo.

Ero una contraddizione vivente. Mi faceva arrabbiare il pensiero di me essere così esclusiva con me stessa. Lui mi toglieva il fiato, i miei occhi rimanevano abbagliati quando mi guardava. Mi stava distruggendo il fatto che non mi stessi godendo il sesso completamente per colpa di Weazer.

Ero ancora innamorata di lui e non l'avevo ammesso con nessuno se non con me stessa e Weazer quella sera, ma lui era ubriaco. Allora quando finì al suo appartamento non sapevo cosa aspettarmi quando avrebbe aperto la porta. Sembrava lo stesso del primo giorno.

Avevo di nuovo vent'un anni, appena finito il college, gli occhiali mi erano caduti sul pavimento mentre lui li raccoglieva e mi sorrideva. E in quel momento sapevo già di essere innamorata. Non sapevo da cosa l'avevo capito, sapevo solo che ero completamente innamorata di lui. Era il mio primo amore.

"Weazer." Sussurrai, i suoi occhi mi guardarono con attenzione. "So di essere stata la causa di quella minaccia di morte, ma sono qui adesso e non so perché."

Il mio labbro inferiore tremò mentre lui posava le mani sulle mie spalle, spostandole poi sul mio viso. "Mi ami?"

Io annuì, lacrime lasciavano i miei occhi mentre guardavo il pavimento. "E non voglio amarti perché voglio andare avanti e dimenticarti. Non voglio amarti."

Weazer annuì. Quando sollevai lo sguardo notai che i suoi occhi erano pieni di lacrime. "Devo fare in modo che tu mi odi, vero?"

Non volevo che facesse niente. "E' questo che dovresti fare?" Posai le mani sul suo petto e afferrai la sua maglietta.

C'era questo patto silenzioso che diceva che ci saremmo lasciati andare, ma nessuno di noi voleva lasciar andare qualcosa di così prezioso. Forse era per questo che stavo allontanando Calum, perché Weazer continuava a dominare i miei pensieri.

Mr. Hood } c.t.h traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora