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Andy Waters.

"Com'è andato il pranzo con tua sorella?" Chiese Ramone, portandosi la tazza di tè alle labbra. Mio padre stava guardando i disegni di alcuni stilisti mentre io facevo lo stesso. "So che era con James, vero?"

"Se lo sai perché me lo chiedi?" Chiesi, mordendomi il labbro e sperando di non sembrare troppo arrabbiata. Non sapevo perché mi stavo comportando in modo così acido con tutti. Era iniziato tutto da quando ero tornata dalla pausa pranzo e forse mi mancava Calum, ma comunque non era un comportamento giusto.

Ramone sollevò un sopracciglio prima di scuotere la testa. "Sei di cattivo umore?"

"Non so neanche il perché." Ammisi e presi la pagina della rivista su cui Suki aveva trovato il mio vestito. "Mi piace questo. L'ha scelto Suki e piace anche a me."

Il corsetto era in pizzo e la schiena aveva uno scollo a v. Il resto era in seta e il top era trasparente. Io e Suki ne avevamo discusso (la nostra versione di una discussione) e avevamo scelto questo. Probabilmente erano le due del mattino quando lei l'aveva indicato ed io me ne ero innamorata.

"Hai lasciato la scelta del tuo vestito da sposa ad una bambina di sette anni?" Chiese mio padre, guardandomi scettico.

Io unì le labbra tra di loro e scossi la testa. "Lo dici come se sia una cosa brutta. Non lo è, papà, è una cosa abbastanza bella perché lei è abbastanza figa."

Mio padre sospirò e unì le labbra tra di loro. "Per che data hai intenzione di sposarti?"

"A Calum piace l'estate." Dissi ed accavallai le gambe. "Voglio farlo durante l'estate. E' marzo quindi potrebbe funzionare. Magari a maggio- potrebbe essere il giorno del compleanno di mamma."

Il silenzio cadde sulla stanza e neanche io mi ero resa conto di quello che avevo detto finchè non avevo sentito l'aria mancarmi nei polmoni. Il pensiero di lei faceva male e anche se mi ero detto di averlo superato mi spezzava sempre il cuore in cento pezzi.

"Andy-"

"Sto bene, è una buona idea. Per me, almeno." Dissi e unì le labbra tra di loro. "La ricorderò sempre, che lo voglia o no."

"Avere il tuo matrimonio il giorno del suo compleanno non è l'idea migliore, amore." Ramon mi diede un colpetto sulla coscia. "Penso che dovresti farlo un altro giorno. Ricorda, è solo un suggerimento."

"Lo so." Sospirai e mi passai una mano tra i capelli. I miei capelli marroni ricaddero in soffici onde marroni sulla mia schiena e sulle spalle.

Essere il capo di una compagnia di moda ti portava ad essere sotto i riflettori, tutti ti osservavano per assicurarsi del tuo aspetto sempre perfetto. E Calum- nonostante i miei continui rifiuti- mi comprava di tutto. Per quanto lui diceva che non gli importava, sapevo che non era vero.

"Forse giugno? Sai, ci potrebbe essere un piccolo stagno di cigni e cose del genere?" Suggerì mio padre e si mise a sedere accanto a me. "E poi dei gigli tigre! O magari fuori di ciliegio..."

"Se stai cercando di prendere il compito di wedding planner, scusa ma devo dirti che Suki ha già preso quella posizione." Dissi e mi alzai. "E devo anche tornare a lavoro. Dopo tornerò con Suki se Calum sarà in ritardo o magari potete venire voi e vedere la casa."

"Verremo alle sei e magari rimarremo per la notte se a Ramone non va di guidare." Disse mio padre e poi si alzò per baciarmi la guancia.

Io annuì e lasciai la casa, pensando a quanto volessi tornare tra le braccia di Calum.

*

"Quella sembra una cosa che metterebbe un pellegrino." Dissi allo stilista e mi posai le mani sulle tempie, cercando di far passare il mal di testa che stava arrivando. "Toglie il colletto, trasformalo in qualcosa che una donna moderna indosserebbe."

Mr. Hood } c.t.h traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora