2.7

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Andy Waters.

"Di nuovo." Gemetti, le sue mani scorrevano sulla mia schiena nuda.

"Ho sentito un crack, piccola." Disse Calum mentre i miei muscoli si rilassavano completamente. "Stai bene?"

Io annuì. "Ma puoi continuare? Le tue mani sono fottutamente magiche, tesoro." Calum rise e mi baciò una spalla, spostando delle ciocche di capelli dalla mia schiena.

"Quali sono i tuoi piani per oggi?" Chiese mentre le sue mani mi accarezzavano la schiena, continuando il suo massaggio rilassante.

"Non lo so." Sospirai e mi mordicchiai il labbro. "Sentire la tua mancanza mentre sei al lavoro."

"Sei adorabile." Lui rise e si abbassò per darmi un bacio sull'orecchio. "In più, sono ancora confuso sullo stato della mia proposta di matrimonio."

"Cal, tesoro, sposarti non è un accordo d'affari." Risi e mi voltai, lui mi prese il viso tra le mani. "Chiedimelo come se fossi innamorato di me."

"Lo sai che sono innamorato di te." Sussurrò Calum.

"E lo so che lo sei, ma il fatto che tu ti stia riferendo ad un matrimonio come ad un accordo è un po' scettico." Risposi e lasciai un piccolo bacio sulla sua bocca. "Scopami profondamente, scopami con intenzione e poi chiedimi di essere la tua fottuta moglie."

Calum si mordicchiò il labbro e annuì. La sua bocca si posò sulla mia gentilmente prima che il bacio diventasse veloce e selvaggio, le mie unghie si conficcarono nella sua mascella mentre lui mi stringeva a se. La mia lingua spinse contro la sua mentre lui mi toccava i capezzoli duri.

"Prendimi." Ansimai contro la sua bocca. "Dio, Calum, ti prego."

Lui mi baciò il collo, succhiando mentre con l'indice e il pollice giocava con il mio capezzolo duro. Il mio respiro diventò affannoso e i gemiti risuonavano tra le pareti mentre lui prendeva il mio capezzolo sinistro in bocca. Tutto dentro di m tremò, le mie ginocchia si strinsero ai suoi fianchi.

Mi stava baciando il petto, la sua lingua mi leccò l'ombelico e il suo dito si premette contro il mio clitoride. Gli passai una mano tra i capelli, gemendo mentre la sua bocca leccava il posto dove prima era stato il suo dito.

"Calum, tesoro." Ansimai.

Calum mi leccò e succhiò, solo la sua lingua mi scombussolò il mondo. Con una mano mi afferrai un seno, con l'altra mi aggrappai al cuscino sotto la mia testa mentre arrivava il primo orgasmo.

"Oh Dio." Piegai la testa all'indietro, il mio corpo si inarcò mentre lui infilava le dita dentro di me e le muoveva velocemente. "Oh cazzo, si! Si, Calum, cazzo si."

Continuai ad urlare il suo nome mentre l'orgasmo mi coglieva, tremai mentre desideravo avere di più. Volevo--avevo bisogno di avere di più da questo uomo intossicante. Non appena Calum tornò verso il mio viso lo baciai, mordendo il suo labbro inferiore.

"Sentirti urlare il mio nome" iniziò a dire Calum "mi torturerà la mente come un cd lasciato a ripetizione. Sarò duro tutto il giorno."

Io ghignai. "Dovrò venire e prendermene cura allora, non credi?" Calum mi baciò la mascella, lasciando un livido sul mio collo.

"Oh, piccola, sogno di scoparti contro la mia scrivania ancora e ancora."

"Mm, è pazzesco che anche io voglio la stessa cosa." Sussurrai e gli accarezzai la schiena fino ad arrivare ad afferrare una sua natica. "Scopami."

Calum si prese il pene con una mano e si spinse dentro di me. Le mie unghie affondarono nella sua schiena, la sua fronte era contro la mia mentre si spingeva velocemente e profondamente dentro di me. Era fottutamente pazzesca la sensazione di Calum che mi scopava mi faceva perdere ogni senso di moralità. Volevo che mi scopasse finché entrambi avessimo perso i sensi.

Mr. Hood } c.t.h traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora