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Andy Waters.

Calum guardò la penna scivolare sulla pagina, i suoi occhi mi guardavano intensamente mentre io prendevo fuoco. Strinsi le gambe tra di loro. I suoi capelli erano tirati indietro, le labbra carnose e soffici, gli occhi scuri che praticamente mi bruciavano il corpo. Posai la penna e mi leccai le labbra, spostandomi i capelli via dalle spalle non appena mi raddrizzai.

"Farò i dovuti cambiamenti al contratto e ti manderò una copia per email." Disse e si alzò, superando la scrivania. Mi voltai, i suoi occhi sul mio corpo come un falco pronto a divorare la sua preda.

"Mr. Hood." Dissi, le sue mani si posarono sui miei fianchi mentre le mie si posavano sui suoi bicipiti.

Anche i suoi muscoli sembravano scolpiti da Dio. La precisione e il tempo l'avevano reso il più bell'uomo sull'intero pianeta. I suoi occhi mi lanciarono uno sguardo veloce e osservatore prima di baciarmi.

La sensazione della sua bocca mi fece rabbrividire. Sollevai le mani, il mio corpo venne sollevato sulla scrivania, le mie gambe vennero aperte nonostante il vestito stretto. Ansimai mentre la sua bocca si spostava sul mio collo, leccandomi.

Succhiò duramente, il mio corpo si incurvò contro il suo mentre la sensazione della sua bocca mi divorava e mi lasciava a gestire da sola il mio piacere visto che lui non mi stava toccando. L'unico posto in cui erano le sue mani erano i miei fianchi e fu li che rimasero. La sua bocca succhiò e leccò il livido che era sicuramente sulla pelle, sollevò la testa e posò la fronte sulla mia.

"Questa sera andremo ad un evento." Mormorò, passando l'indice sul mio collo. Come se stesse tracciando e ammirando il suo lavoro sulla mia pelle abbronzata. "Metti qualcosa di carino, Miss Waters."

"L'intimo è opzionale?" Chiesi, cogliendolo alla sprovvista.

Un ghigno si dipinse sul suo bellissimo viso. "Niente mutande." Mormorò.

"E un vestito."

"Il contratto dice che ti comprerò tutto quello che voglio, non puoi obbiettare." Borbottò. "Andremo a comprarti un vestito tra un ora. Vai a casa e togliti questo vestito. L'unico che può vedere le tue bellissime gambe sono io."

Mi avvicinai a lui. "Non è che io abbia molta scelta, vero?"

"Non proprio." Sorrise e posò un ultimo bacio sulla mia bocca. "Un ora, Miss Waters."

Io annuì e mi sistemai prima di uscire dal suo ufficio, ignorando gli sguardi delle altre donne.

****

Un'ora dopo indossavo una camicia blu a maniche lunghe, un paio di jeans neri, le converse e una sciarpa nera. Mi sistemai il trucco così da avere solo l'eyeliner e mi misi a sedere nel salotto finchè Calum non mi chiamò per scendere.

Era poggiato alla sua macchina nera, guardandomi intensamente mentre camminavo. Mi sorrise mentre io mi fermavo davanti a lui.

"Possiamo camminare?" Chiesi, lui mi rivolse uno sguardo scettico. "Io –sai cosa, non importa."

"Si, possiamo camminare." Mormorò lui e si voltò verso il suo autista, spiegandogli che avrebbe dovuto essere raggiungibile in qualsiasi momento.

Camminammo in silenzio per qualche secondo. "Domani vedrò Suki." Dissi, i suoi occhi si spostarono su di me. Aveva allontanato il suo sguardo dal suo telefono per la prima volta da quando avevamo iniziato a camminare. "Sta migliorando nel fare i ritratti."

Calum sorrise quando nominai sua figlia. "Lo so, ne ha fatto uno di me ieri. Le ho suggerito di andare ad una scuola d'arte."

"Non penso sia una buona idea." Ammisi. "Parlando per esperienza ovviamente. Non dovrebbe scoprire la competizione almeno fino alla scuola media. Lasciala dipingere perché le piace."

Mr. Hood } c.t.h traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora