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Andy Waters.

Socchiusi gli occhi, il sole brillava mentre mi svegliavo in un letto vuoto. Mi stiracchiai prima di chiedermi dove fosse Calum. La scorsa notte era stata una delle migliori notti della mia vita. Non ci eravamo fermati, non avevamo fatto molto rumore se non per i nostri respiri affannati. Per questo sapevo che lui era felice.

Mi allungai per prendere il mio reggiseno e le mie mutande, afferrai la sua maglietta prima di alzarmi. In Messico, anche durante l'inverno, faceva caldo.

Mi sistemai i capelli, camminando nel corridoio prima di vedere Suki che usciva dalla sua stanza. Un sorriso pigro si dipinse sul suo viso mentre si passava una mano tra i capelli.

"Buongiorno, Miss Waters." Mi salutò mentre le andavo incontro.

"Buongiorno, piccola." Mi abbassai e le baciai la testa. "Puoi chiamarmi Andy, lo sai vero?"

Lei annuì e sbadigliò. "Andy." I suoi occhi incontrarono i miei. "Sai dov'è il mio papà?"

"Non ne ho idea." Risi ed entrammo nel salotto dove c'erano un sacco di cavalletti sparsi per la stanza e pitture e pennelli.

"Buongiorno." Calum ci spaventò entrambe, tra le braccia aveva un secchio di vernice. Le cameriere stavano sistemando altri pennelli e tele prima che lui ci concedesse la sua piena attenzione.

"Visto che staremo qui per il resto delle vacanze di Natale ho pensato che voleste dipingere." Spiegò.

Suki corse da lui, abbracciandolo mentre lui si inginocchiava per prenderla in braccio e baciarle la fronte.

"Sei il migliore." Sussurrò lei e gli diede un bacio sulla guancia ripetutamente. "Posso andare in cucina e aiutare Rosario a fare la colazione?"

Calum annuì e la lasciò andare prima che io lo abbracciassi. Lo baciai velocemente, gli passai una mano tra i capelli mentre lui stringeva le braccia intorno alla mia vita.

"Sei un sogno, Mr. Hood." Sussurrai, prendendogli il viso tra le mani. "Mi vizi."

"Mi piace vederti sorridere." Fece spallucce e diede uno strattone alla sua maglietta. "Non hai i tuoi vestiti, tesoro?"

"Si, ma mi piacciono di più i tuoi." Risi e gli baciai il naso.

Il suo sguardo si allontanò per un attimo dal mio. "Oggi ce ne andremo."

"Lo so." Mi accigliai e lo baciai di nuovo. "Staremo bene. Suki ama già la Spagna ed è brava --"

"Non voglio tenerla lontana da tutti. Non penso di poterle fare questo."

"Mi dispiace." Mormorai, sentendomi egoista. "Non dovrei presumere che tutti siano bravi con i cambiamenti come me."

Calum annuì e mi baciò gentilmente. "Troveremo una soluzione."

Scossi la testa e posai il viso sul suo petto. "No, torneremo indietro. Amo troppo New York per starci lontano."

Ci guardammo per un po' prima che ci chiamassero per mangiare. E lasciamo così la nostra conversazione perché sapevamo che dovevamo tornare alla realtà.

****

Calum mi tenne stretta a se mentre camminavamo, guardando Suki che camminava davanti a noi. Mi stava proteggendo, anche se non mi sarebbe potuto succedere niente se non per il video che poteva distruggerci. Gli presi la mano e baciai le sue nocche mentre camminavamo.

"Stai bene, piccola?" Mi sussurrò Calum in un orecchio mente aspettavamo la nostra macchina. Io annuì e lo baciai gentilmente, lasciando che lui mi avvolgesse con la sua giacca.

Mr. Hood } c.t.h traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora