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Andy Waters.

Era quasi mezzogiorno quando mi alzai dal letto, rifiutandomi di piangere ancora. Sapevo di avre un aspetto di merda, era abbastanza ovvio visto che tutto quello che avevo fatto era lavarmi e rifiutarmi di mangiare. Il mio corpo era intontito, i miei sentimenti sembravano inesistenti mentre andavo verso la mia spazzola. Non appena mi voltai sperai di non averlo fatto.

Calum era lì, mani nelle tasche con i capelli in disordine. Mi stava spezzando il cuore vederlo qui.

"Calum."

Mi guardò con quegli occhi che facevano aumentare il battito di un cuore. Era irresistibile ed io speravo che non lo fosse. Non lo volevo. Non avevo bisogno di lui.

"Miss Waters." Disse. "Hai fatto un fottuto incantesimo su di me di cui non riesco a liberarmi."

Ed era troppo difficile contenermi. Lui si avvicinò mentre lo facevo anche io e spinse la sua bocca contro la mia. Il mio cuore mi sbatteva nel petto mentre il mio pennello cadeva sul pavimento.

La sensazione della sua bocca sulla mia era intossicante, il suono del mio nome che lasciava la sua bocca in sussurri affrettati mi portò a spingerlo contro il muro. Lui borbottò per l'impatto, io infilai le dita tra i suoi capelli prima che lui mi allontanasse gentilmente.

"Ho trovato un altro modo per usare la tua pittura."

Ansimai e lo spinsi più vicino a me, bisognosa di sentire il suo calore contro di me. Lui mi accarezzò la schiena, strattonò la maglietta che stavo indossando mentre mi baciava il collo.

"Due settimane sono troppe senza di te, Miss Waters." Io annuì per concordare, strinsi la mano intorno alla stoffa della sua maglietta.

"Scusa."

"Sta zitta." Sussurrò Calum. "Non voglio sentire niente adesso. Voglio solo te."

Io gemetti, la sua bocca succhiava e mi mordeva la pelle mentre infilava la mano in uno dei secchi di vernice che avevo comprato, il colore rosso riempì la mano che trascinò sulla mia maglietta. La sensazione fredda dal colore che mi pizzicava la pelle mi fece sospirare.

"Aspetta." Sussurrai, allontanandomi per prendere un lenzuolo e stenderlo sul pavimento. "Tai ci ucciderebbe se sporcassimo tutto di vernice."

Calum alzò gli occhi al cielo e mi avvicinò a se. "Ti amo."

"Non dovresti." Sussurrai e lo baciai più volte. "Non ti merito. Non dopo averti incolpato per--"

"Era comprensibile." Mi assicurò e mi prese il viso tra le mani, baciandomi gentilmente.

Mi allontanai solo per stendermi sul pavimento, portando lui giù con me. Si tolse la maglietta prima di tutto mentre lui avvicinava un altro secchio per infilarci la mia mano. La pittura blu dipinse il suo torso, poi posai la mano sul suo braccio sinistro, i miei occhi si spostarono verso i suoi.

"Sei così bella." Il suo pollice colorato mi sfiorò il labbro, la mia mano si sollevò per disegnare due linee sulle sue labbra. "Così fottutamente bella."

Mi sollevai un po' e lo baciai, circondandogli il collo con le braccia mentre lui mi sollevava la maglietta, le nostre labbra si separarono momentaneamente solo per permettere alla stoffa di lasciare il mio corpo. La mia mano libera gli accarezzò la guancia, il suo corpo si premette contro il mio.

Non avevo idea di quanto mi mancasse stare con lui. Il modo in cui mi guardava ed io ero sotto il suo incantesimo, quasi come quello che lui aveva detto che io avevo su di lui. Gli circondai la vita con le gambe, i mio piede colpì accidentalmente un secchio di vernice. Vernice viola ricoprì tutto il lenzuolo, i miei piedi si colorarono mentre tiravo giù i jeans di Calum.

Mr. Hood } c.t.h traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora