Leggete l'A/N alla fineeee
Andy Waters.
Ero al settimo cielo. Anche se ero spaventata da morire, non potevo fare a meno di pensare a come Calum si era comportato nelle scorse ore. Dopo la mia doccia mi aveva fatto preparare la colazione della sua domestica, c'erano tutti i miei cibi preferiti e il suo sguardo era sempre posato su di me mentre divoravo le delizie davanti a me. Adesso eravamo in un negozio di gioielli, aspettando una donna che apparentemente aveva quello che ci serviva.
Quando lei arrivò rimasi meravigliata. Era bellissima, alta, capelli neri e grande sorriso.
"Ciao fratellino." Disse, aggirando il bancone per abbracciarlo. "Come stai?"
"E' una domanda retorica, vero? Me l'hai chiesto quando ti ho chiamato prima." Le ricordò Calum e le baciò una guancia, prima di guardare me. "Andrea, lei è mia sorella Mali-Koa."
"Ma puoi chiamarmi Mali." Mi assicurò e mi tese una mano. "Sei la prima delle ragazze di Cal che conosco."
"Sono venuto a casa con Callie, no?" Chiese Calum, ignorando il fatto che sua sorella aveva appena detto che ero la sua ragazza. "Sono venuto a prendere il bracciale e la collana."
Gli occhi di Mali si spalancarono e tornò di nuovo nel retro.
"Lavora qui?"
"E' la proprietaria." Mi corresse Calum. "Ha anche il negozio accanto dove andremo a prendere il tuo vestito."
Io deglutì e annuì. "Non devi fare tutto questo, possiamo andare da Ross o qualcosa del genere." Gli dissi e gli presi una mano.
Calum sbuffò. "Non indosserai niente se non il meglio, Andrea." Io sbuffai e mi appoggiai contro di lui.
"Sei estremamente difficile." Mormorai, facendolo sorridere. Mi prese il viso tra le mani e mi baciò gentilmente.
"E tu devi accettare il fatto che ti vizierò." Calum si portò una delle mie mani alla bocca. "Di solito non sono così affettuoso."
"L'ho capito il primo giorno che ti ho incontrato." Ammisi e mi mordicchiai il labbro. "Perché lo sei adesso?"
"Semplice." Disse e mi posò una mano sulla guancia. "Sei arrivata tu."
Il mio cuore perse un battito, i suoi occhi si spostarono dai miei proprio mentre sua sorella entrava nella stanza con due scatole.
"Ho portato quello non troppo vistoso perché ammettilo, fratellino, vivi la tua vita un po' troppo lussuosamente." Mali rise mentre Calum mi faceva avvicinare al bancone.
Il braccialetto che prese era bellissimo. C'era la catenina e un cuore, ma era comunque bellissimo.
"E' Tiffany." Disse Mali. "Questo è uno dei pezzi che ho disegnato io e solo perché sei mio fratello ho anche fatto io l'incisione."
Calum sorrise e prese il braccialetto. Il piccolo cuore si posò sul suo palmo mentre lo guardava. Quando me lo tese cercai l'incisione.
In piccole lettere, quasi alla fine del cuore c'erano le sue iniziali separate da un trattino. Sollevai lo sguardo verso di lui con le labbra socchiuse, lui mi stava già guardando.
"Perché sei mia." Sussurrò e prese il braccialetto. "Ecco."
Sollevai il polso mentre lui mi metteva il bracciale. Un piccolo sorriso si dipinse sul mio viso, mi avvicinai a lui.
"Per quanto tu cerchi di convincermi che sei un mostro senza cuore" sussurrai, posando la fronte contro la sua. "Non lo sei, Mr. Hood."
"Perché sembra che io lo sia, Miss Waters."
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Mr. Hood } c.t.h traduzione italiana
Fanfic"Miss Waters." Disse. "Hai fatto un fottuto incantesimo su di me di cui non riesco a liberarmi." [Terzo libro della 'The CEO Series'] Traduzione italiana della storia di @kingsofmuke, tutti i diritti e i meriti sono riservati a lei.