Ero sola. Non fisicamente, in quel caso potevo 'vantarmi' di una grandissima vastità di 'amici' e parenti.
Nonostante questa lunghissima lista di persone 'strette', io mi sentivo sola. Forse perché nessuno, e quando dico nessuno intendo proprio il suo significato letterario, si era mai interessato talmente tanto a me da comprendermi e volermi bene. Sinceramente non ho mai capito questa cosa, non chiedevo molto, solo un po' di amore. Da piccola pensavo di essere troppo capricciosa per meritarmelo, e quindi invece di essere portata via 'dall'uomo nero', venivo privata dell'affetto, materno, paterno, l'affetto di un amico o di un'amica, o di una zia, o comunque di un parente.All'età di quindici anni avevo capito che non si trattava del mio comportamento, ma del fatto che di tutta la gente che mi circondava nessuno di loro mi avrebbe mai dato ciò che desideravo.
Probabilmente mi accorsi di questo dettaglio solamente il giorno del mio compleanno, quando durante la solita canzone che veniva cantata prima di spegnere le famose candeline, mi guardai intorno e capì che a nessuno di loro interessava, veramente, di me.
Fu un brutto colpo da attutire. Ogni singola persona, a partire da mia madre con finire con l'amico più lontano, interessava il mio aspetto esteriore e dei soldi e, nel caso dei miei genitori, anche del comportamento, rigorosamente, perfetto.Se non avevo il vestito messo perfettamente non andava bene, se avevo un capello fuori posto non andava bene, se le mie scarpe non erano perfettamente lucide non andava bene, se il trucco non era perfettamente perfetto, ovviamente, non andava bene.
Ma questa era la parte 'migliore', perché c'era qualcos'altro di ancor peggio. Nel mondo d'oggi un'alta percentuale delle ragazze sono bulimiche o anoressiche. Pur sempre per loro scelta, perché non amano il loro corpo. Io fino all'età di dodici anni sono sempre stata a mio agio con il mio corpo, ma poi mia madre ha deciso che non andava bene. E beh...Perché non mettermi a dieta? Alla bulimia ancora non era arrivata, non glielo avrei permesso. Da quel giorno in poi persi chili su chili, mentre le mie compagne cominciavano ad avere delle forme, io ero una di quelle a rimanere piatta e magrissima. E da lì ho cominciato ad odiarla, mia madre, per quale motivo farmi questo? La madre non dovrebbe aiutare la figlia con questi problemi?
-Rebecca vieni a cena.- mi disse mia madre dall'altra parte della porta di camera mia. Scesi dal letto e andai in sala da pranzo dove mio padre era già seduto. Gli dedicai un sorriso finto come saluto e mi sedetti. Mia madre arrivò quasi subito dopo di me e si accomodò di fronte a me.
Dopo due minuti neanche la cameriera ci portò la prima portata che consisteva in due melanzane minuscole e tre carote, anch'esse non grandi.
Nella sala si udiva solamente il rumore delle posate sfregate sui piatti. Era normale che nessuno parlasse, io non avevo nulla di dire, e loro... Non so perché loro non parlassero.
-Come è andata a scuola oggi, cara?- mi domandò mia madre bevendo del vino bianco dal suo calice. Finì di masticare, anche se mi sembrava non aver ingerito nulla, e risposi.
-Tutto bene.- tagliai corto per poi bere un sorso d'acqua. La cameriera ci portò una seconda, nonché ultima portata, che, per me e mia madre, consisteva in due fettine minuscole di carne con quattro patate come contorno. Mentre mio padre ebbe una bistecca.
-Io avrei finito...- non completai la frase sperando che avessero capito cosa volessi dire, ed infatti annuirono ed io me ne risalì nella mia stanza.
Appena misi piede lì dentro i pensieri cominciarono a vagare nella mia mente. Forse quello era uno dei pochi posti dove potevo sentirmi me stessa. Dove non dovevo fingere di essere la figlia perfetta, dove potevo sentirmi una normale quindicenne. Perché poi alla fine volevo solamente questo: avere una vita normale.
Il sonno mi travolse e prima che potessi addormentarmi mi misi il pigiama e mi lavai i denti.
Appena poggiai la testa al cuscino caddi nelle braccia di Morfeo.////////////////////////////////////
Holaaa! I'm back con una nuova storiaah. Avevo già delle idee, ma erano troppo banali e non mi andava di fare la classica ff sul badboy o cose del genere.
So...Lasciate stelline e commentini easy.
Byeee
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Tough Love ||Blake Gray
FanfictionCosa succederebbe se Rebecca Collins, nata da una famiglia agiata e benestante, che non le ha mai fatto mancare nulla, tranne l'affetto che lei avrebbe voluto, si innamorasse di un semplice ragazzo americano, dalle abitudini e dai problemi di un nor...