Chapter Fifty-Five

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Erano passate alcune ore, non sapevo quante, ma fuori era già buio. Continuavo a pensare a come sarei tornata a casa senza essere rapita o stuprata, visto che casa mia distava un bel po' da casa di Blake, il quale al momento era sdraiato sul suo letto a cercare qualcosa sul suo computer. Io invece ero al suo fianco, che guardavo le foto di quando era un bambino, poco prima era rientrata la madre e, accidentalmente, mi aveva vista e quindi, per non sembrare scortese, mi ero presentata: era una donna molto dolce e gentile, dal momento che aveva una sconosciuta nel letto del figlio, il quale era visibilmente imbarazzato. Era anche molto estroversa, perciò dopo poco mi ero ritrovata sul letto di Blake con un bellissimo album fotografico, contenente le sue foto da bambino. Fino a poco tempo prima lei era con me, ma dovendo cucinare la cena era scappata in cucina.

-Oddio! Sei carinissimo qui!- esclamai indicando una foto dove era immerso nella sabbia, con solo il pannolino. Aveva i capelli biondissimi quasi bianchi, due occhioni azzurri ed una carnagione non chiara come adesso. Blake si voltò lentamente verso di me, facendomi notare le sue guance arrossate, che gli donavano un'aria innocente.

-Beh... Sì, ero carino...- disse balbettando, ero riuscita ad intuire attraverso le sue parole quanto fosse a disagio, per questo lo chiusi e lo riposi sul comodino alla mia sinistra. Sentendo un sospiro di sollievo uscire dalle sue labbra. Afferrai il mio cellulare per controllare l'orario, erano le sette e mezza di sera e fuori era buio. Mi alzai lentamente dal letto, allontanandomi da quel habitat così caldo ed accogliente, ma non mi sembrava giusto approfittare in questo modo della sua gentilezza.

-Credo sia ora che vada.- dissi infilandomi le scarpe a malincuore, avrei voluto passare altro tempo con lui, nel suo letto, non pensate male ovviamente.
Il biondo si alzò di scatto, spaventandomi leggermente.

-Ti accompagno se vuoi.- sussurrò sistemandosi i capelli con la mano destra, scossi il capo ringraziandolo. Per poi afferrare le mie cose per la camera, sebbene dovessi restituirgli la felpa decisi di lasciarmela addosso, comunicandogli che gliel'avrei restituita il giorno a seguire.

-Grazie mille, Blake, veramente.- dissi sistemandomi lo zaino in spalla. Ero appena uscita da quel luogo così caldo e pieno d'amore, non prima di aver salutato per bene la madre, sperando di incontrarla presto. Mi aveva promesso, prima di andarmene, che mi avrebbe fatto provare le sue costolette un giorno ed io avevo ridacchiato.

-Torna quando vuoi, Beck.- sussurrò lasciandomi un bacio sulla guancia, che prese fuoco sotto quel tocco. Insicura sul da farsi mi allontanai, dirigendomi verso casa. Il sole stava tramontando ed affrettai il passo, non volendo rimanere da sola per le buie strade di Houston, non si sapeva mai chi si poteva incontrare. Ripensai più volte ai fatti avvenuti quel giorno, qualche lacrima minacciò di scapparmi, ma prontamente la repressi, non volendo attirare l'attenzione per strada.
Giunsi a casa dopo una ventina di minuti, l'abitazione sembrava essere vuota se non per le cameriere che ancora correvano per il corridoio.

-Rebecca, dov'è stata per tutto questo tempo? I suoi genitori erano in ansia per lei!- esclamò Theresa sentendomi rientrare, sospirai affranta. Mi guardai attorno: casa mia era così diversa da quella di Blake, non tanto strutturalmente parlando, la sua era calda, accogliente, familiare, mentre la mia era fredda, sconosciuta e sembrava quasi che non ci vivesse nessuno, che ci vivessero dei fantasmi.

-Immagino... Sono molto stanca, vado a dormire. Buonanotte Theresa.- dissi dirigendomi verso la mia camera, pronta a cedermi nelle braccia di Morfeo e probabilmente ad altre lacrime, non so perché ma non riuscivo ad andare avanti era come se vivessi quel momento ancora ed ancora nella mia mente. Aprì la porta, per poi chiudermela alle spalle, mi ci adagiai sopra, chiudendo gli occhi stanca.

Tough Love  ||Blake Gray Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora