Chapter Fifty-Three

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Apparve Hunter e subito dopo Emma, corsero verso di noi. Volevo dire qualcosa, qualsiasi, ma nessun verso fuoriuscì dalla mia bocca. Christian andò via non appena loro furono abbastanza vicini ed io caddi a terra, contro il muro, felice che quella tortura fosse finita. Portai le mie gambe al petto, sentendomi violata, nonostante lui non fosse andato troppo oltre, grazie a loro.

-Beck, stai bene? Mi senti? Ti ha fatto qualcosa?- persisteva a chiedermi Emma, ma io non riuscivo a trovare le forze per rispondere neanche a mezza domanda. Hunter mi osservava, mi schioccava le dita davanti al viso, cercando di capire qualcosa. Mi sembrava di vivere in un incubo, da cui poi non riesci a svegliarti.

-Reb, mi senti? Quante dita sono queste?- mi chiese il moro sventolando la sua mano, era tutto a rallentatore, tutto sfocato. Non riuscivo a capire nulla, mi pesavano gli occhi, mi faceva male il petto. Le lacrime ancora scorrevano lungo le guance e non riuscivo a prendere possesso del mio stesso corpo. I due si scambiarono un'occhiata, provando a capire cosa avrebbero dovuto fare. Dopo poco vidi Hunter alzarsi e chiamare qualcuno, ma la mia testa era troppo stanca per pensare a chi potesse essere. Emma si accucciò al mio fianco, abbracciandomi, mentre io piangevo sulla sua spalla.

-Gliela farò pagare.- sussurrò lei, passando ripetutamente la sua mano lungo la mia schiena. Avrei voluto dirle che non ce n'era bisogno, che volevo solamente evitarlo, ma come ho già detto, ero troppo stanca e priva di forze. Per certe situazioni non puoi giudicare la gente e dire 'Eh ma io avrei detto o fatto questo' finché non ti ci trovi catapultato dentro.

-Che cazzo è successo?!- esclamò una voce abbastanza familiare, io ero ancora rannicchiata affianco ad Emma, era una posizione confortevole, mi sentivo al sicuro, perché ero sicura che lei non avrebbe lasciato che qualcuno mi facesse male. Chiusi gli occhi cercando di scacciare le lacrime, ma le immagini di pochi minuti prima tornarono in mente. Perché proprio me? Perché ce l'aveva proprio con me?

-Beck, come ti senti? Vuoi che ti porti a casa?- mi domandò questa voce, che si era fatta più vicina. Mi allontanai leggermente dalla mia amica, per cercare di capire chi fosse. Asciugandomi gli occhi con le mani, cercai di vederci meglio, sicuramente avevo il volto tutto nero, ma poco mi importava. Blake era accovacciato davanti a me, con un espressione preoccupata disegnata sul suo viso. Sussultai sorpresa, non pensavo che avesse chiamato proprio lui.

-Era già a scuola.- sembrò che Hunter mi avesse letto nel pensiero o forse aveva notato semplicemente il mio cipiglio. Tossicchiai provando a dire qualcosa, qualsiasi cosa. Avevo un imminente bisogno d'acqua, mi toccai la gola ed Emma intuì all'istante, visto che si alzò e prese la sua borsa, che aveva precedentemente gettato al suolo poco distante da noi, e ne estrasse una bottiglietta che mi passò. Bevvi uno, due, tre sorsi prima di tentare di nuovo a parlare.

-N-no, meglio che non vada a casa, non voglio che mia m-madre mi veda in q-queste condizioni...- sussurrai con voce leggermente spezzata, il biondo annuì, per poi scambiarsi un'occhiata di intesa con i due. Poi si avvicinò, spaventata spalancai gli occhi, temendo cosa avrebbe potuto fare, ma mi rassicurò dicendo che non erano cattive intenzioni le sue. Lasciai che mi prendesse in braccio, in stile sposa. Adagiai la mia testa sul suo petto, sentivo il suo cuore battere regolarmente, a differenza del mio, he batteva all'impazzata, forse per lui o forse per l'avvenimento.
Il suo profumo mi inebriava le narici e riusciva a farmi stare calma.

-E-Emma?- domandai guardandolo dal basso, i suoi lineamenti apparivano perfetti anche in quell'angolatura. I suoi occhi blu, le sue labbra carnose, i suoi capelli biondi grano e il naso all'insù erano l'ottava meraviglia del mondo. Le sue braccia mi sostenevano apparentemente senza alcun problema.

-Deve rimanere con Hunter, ma non ti preoccupare, la vedrai presto.- disse sorridendo leggermente e dedicandomi uno dei suoi occhiolino. Sorrisi di rimando e socchiusi gli occhi, sentendoli bruciare. Non volevo addormentarmi, non ora che potevo ammirarlo da così vicino, in tutta la sua bellezza.

-D-dove stiamo and-dando?- chiesi sempre con gli occhi socchiusi, sentii una porta aprirsi, ma prima qualcosa adagiarsi su di me, aprii leggermente le palpebre per vedere che avevo il mio cappotto come coperta.

-In un posto sicuro, ora riposati, ne hai passate abbastanza per oggi.- sussurrò sorridendomi dolcemente ed io obbedii, sebbene non ne avessi voglia. In pochi secondi caddi in un profondissimo sonno, non prima di sentire un bacio stamparsi sulle mie tempie, che mi scaldò il cuore, facendomi dimenticare per due attimi lo schifo che avevo provato precedentemente...

Spazio Me!
Heyyyyy! Come procedono le vacanze? Non ve l'aspettavate un aggiornamento così, all'improvviso, eh?
Btw spero vi piaccia 😊
Stellinate e commentate, lovesss.
Byee

Tough Love  ||Blake Gray Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora