Chapter Thirty-Two

496 39 2
                                    

Jacob e Carly si stavano baciando, animatamente, contro il muro del corridoio della mia odiata scuola. Lui teneva le sue mani sui suoi fianchi, quelle mani che mi avevano accarezzata, che mi avevano toccato i capelli, che mi avevano fatto il solletico, che mi avevano sfiorato il viso. Lei teneva le sue tra i suoi capelli, tra i quali avevo passato la mia mano milioni di volte, che lui stesso aveva toccato milioni di volte, quei capelli che tanto amavo.
Non so per quale motivo, ma sentii qualcosa dentro di me spezzarsi leggermente, come se avessero appena buttato a terra un vaso fragile. Sentii una piccola fitta al mio cuore, rovinato dal tempo e dalle persone.

-Reb...- sussurrò Emma per poi trascinarmi via da lì, ma facemmo troppo rumore, visto che i due si staccarono e lui si voltò verso di noi, facendo scontrare i nostri occhi, incastrandoli. Sentii la terra mancarmi sotto i piedi per qualche attimo, poi un vuoto nello stomaco e una tempesta di pensieri nella mia mente, non connettevo col mondo circostante e non capivo cosa mi stesse accadendo, era come se la mia anima, il mio io, si fosse staccato dal corpo.
Non riuscivo a capire questa combinazione: Jacob e Carly. Non ero delusa da lei, perché sapevo perfettamente come fosse e non avevo mai provato affetto per lei, ma lui, che era il mio migliore amico, lui che sapevo cosa pensavo di lei, cosa provavo nei suoi confronti, come la odiassi. Lui sapeva che tipo di persona fosse, eppure neanche due giorni dopo la nostra 'rottura' si gettava tra le sue grinfie, spezzandomi, ancora una volta, il cuore.

-Reb... Stai bene?- mi domandò la bionda scuotendomi leggermente. Annuii poco convinta e mi dileguai con la scusa dell'orario, che i miei genitori mi avrebbero fatto una ramanzina se avessi fatto ancora più ritardo. Poi mi diressi al parcheggio dove mi aspettava l'auto di mio padre con l'autista, non curante di ciò che Emma mi rispose.
Una parte di me sperava che Jacob uscisse, mi rincorresse e che mi dicesse che era uno stupido, che lei non era niente, che gli mancavo, che ancora ci teneva a me, ma nulla di tutto questo accadde, nessuno uscì dalla porta d'ingresso del mio liceo.

Salii in macchina e passai i dieci minuti a contemplare il paesaggio esterno. Tornata a casa non feci nient'altro che sdraiarmi sul letto a fissare il soffitto, fino a quando non mi addormentai.

...

La mattina seguente mi svegliai come sempre, mangiai una mela di frutta e furia, indossai qualcosa di comodo ed anonimo, una felpa verde scuro e dei skinny jeans neri, con le mie converse nere. Poi salii in macchina ed andai a scuola, come sempre.
Giunta al cortile dell'istituto scrutai la gente che era presente e un dettaglio mi confuse leggermente: Blake e Madison erano separati, uno dalla parte opposta dell'altro, non si guardavano e non si parlavano, che avessero litigato?
Mentre Jacob era al fianco di Carly, insieme a Kate, Hunter ed Hanna. Appena vidi Christian e i suoi amici mi diressi verso di loro, non volendo stare con quel gruppo di finti.

-Hey...- dissi timidamente, interrompendo il loro discorso su qualcosa di ignoto. Tutti e tre posarono il loro sguardo su di me, mi sentii in soggezione e mi pentii di essermi avvicinata.

-Buongiorno!- esclamò raggiante Jace. Lo invidiavo per la sua solarità, anche di prima mattina. Chris si limitò ad un piccolo sorriso e un cenno del capo,
mentre il biondo mi porse la sua mano.

-Ancora non mi sono presentato, io sono Lucas.- disse stringendo la mia mano, non appena gliela porsi, dicendo il mio nome. I due iniziarono a parlare di nuovo dopo la presentazione, del compito di storia che ci sarebbe stato tra due giorni. Mentre Christian portò il suo sguardo su di me.

-Ti vedo un po'... Spenta, successo qualcosa?- domandò incrociando le braccia al petto. Alzai lo sguardo dal suolo ai suoi occhi azzurri come il mare, si scontrò il mio marrone chiaro con il suo blu puro. Persi qualche attimo a guardarlo, senza interrompere il contatto visivo, poi risposi.

-Nulla di che... Solo stress scolastico.- dissi semplicemente, non volendo versargli addosso tutti i miei problemi. Lui annuì, poco convinto dalla mia risposta. Ero pessima nel mentire, ma non fece altre domande riguardo ciò.
Jace e Lucas sembravano molto presi dalla loro conversazione, da non calcolarci minimamente.

-Non è che ti dispiacerebbe accompagnarmi al laboratorio di chimica? Ancora devo ambientarmi, giuro che poi ripagherò tutti questi favori.- dissi sorridendomi, mostrando i suoi denti bianchissimi. Annuii ridacchiando, salutammo i due che non ci calcolarono molto e ci incamminammo verso scuola.
Mi sentivo un po' fissata, e non era Christian al mio fianco, ma non ci feci tanto caso.

Poi una mano mi bloccò la spalla, facendomi fermare, proprio davanti l'entrata di scuola. Mi voltai trovandomi davanti Blake in tutto il suo splendore, i suoi capelli biondi erano leggermente arruffati, probabilmente non aveva avuto tempo di sistemarli quella mattina, gli occhi azzurri erano tendenti al grigio e il viso era più pallido, con delle occhiaie lievemente pronunciate sotto i suoi occhioni. Se non fosse che io lo trovassi bello sempre e comunque avrei potuto dire che stesse uno schifo.

-Reb... Possiamo... Possiamo parlare prima delle lezioni, per favore?- mi domandò con voce roca. Lo guardai stupita e confusa, era da un po' che non parlavamo e questa cosa mi incuriosiva parecchio. Ero pronta a rispondergli di sì, ma poi mi ricordai di Christian al mio fianco, non potevo lasciarlo solo, si sarebbe perso.

-Ehm... Va bene, ma devo prima accompagnare Chris al laboratorio di chimica...- dissi indicandolo. Blake alzò lo sguardo su di lui e lo osservò, potrei quasi azzardare a dire che lo squadrò in un modo alquanto brutto. Non era un gesto che farebbe il Blake che conosco io. Il diretto interessato sostenne lo sguardo, non facendosi intimidire dal biondo.

-Chiedo a Mark se può accompagnarlo, è veramente importante.- disse guardandomi supplicandomi. Ero veramente divisa a metà, da una parte c'era Christian, ragazzo conosciuto da pochissimo, ma che si era mostrato carino sin da subito, benché molto timido. Dall'altra Blake, fidanzato, ma per cui avevo una cotta.

-È un problema per te?- domandai al moro che continuava a guardare in cagnesco il biondo. Si voltò verso di me, facendomi ammirare ancora un'altra volta il blu dei suoi occhi.

-Nono...- disse anche se sapevo che la risposta era un'altra. Infatti mi dispiaceva parecchio, ma non sapevo resistere a Blake, era il mio punto debole. Dopo pochi attimi arrivò Mark che salutai con due bacetti sulle guance, e dopo averli presentati Blake mi portò nello stanzino dei bidelli, vicino all'aula di storia.

Molto strano come posto, c'era poca luce ed era un po' stretto. Era pieno di scatole, detersivi, scope, secchi e scaffali. Adagiai la tracolla a terra, mentre il biondo chiudeva la porta ed accendeva la luce. Poi si girò verso di me ed iniziò a parlare.

-...-

Spazio Me!
Holaa! How r u?
I hope you liked this chapter, I did my best, even if I'm not such a good writer.
So... Leave a little star and a comment to make me happy and to let me know your opinion about this.
See u soon❤️
Byee

Tough Love  ||Blake Gray Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora