Chapter Seven

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-Ehm...Sì, stavo pensando che devo vedere...Madison...No! Jacob, devo vedere Jacob. Giusto? Cioè tu non lo sai, non so se lo conosci. Perché sto parlando a raffica? Perché sono una stupida, adesso tu penserai che sono una malata mentale e non sarai più mio amico. E morirò senza amici, con 34 gatti. Aiuto, perché la mia vita fa così schifo?- dissi tutto molto velocemente. Mentre parlavo Blake faceva delle facce confuse e divertenti, okay l'ho traumatizzato. Che demente che sono, adesso non mi calcolerà più.
Dopo essermi azzittita lui scoppiò a ridere, le mie guance presero un colore di una tonalità rosata.

-Reb, tu sarai la causa del mio decesso.- disse ridendo. Anche tu. Pensai mentre sorridevo.
Ci dirigemmo verso la porta per andare alla prossima lezione, anche se gli avevo detto che avrei dovuto vedere Jacob, che probabilmente non conosceva.

-Che hai ora?- disse avvicinandosi a me. Okay Reb, respira. Calmati. Sorrisi forzatamente, anche se sarò sembrata una psicopatica. Tanto ormai sa che non sto messa bene di testa.

-Storia.- dissi giocherellando con le punte dei miei capelli. Ero molto nervosa, lui mi rendeva nervosa. Quando mi guardava sentivo che i miei difetti si ampliavano sotto il suo sguardo, ed in più avevo paura di fare figuracce, che puntualmente accadevano.

-Peccato...Io ho scienze.- disse sospirando. Gli regalai un piccolo sorriso per poi dirigermi verso l'aula dove avrei assistito alla lezione di storia. Sbaglio o ha detto 'Peccato'? Quindi vuol dire che gli dispiaceva? Oddio!

Cominciai a saltellare in mezzo al corridoio e la bidella mi guardò stranita. Smisi subito e mi misi a camminare velocemente verso la classe, per oggi basta figuracce.

...
Nel pomeriggio avrei avuto un'ora extra dedicata alla letteratura italiana, amavo quella materia. Mi interessava molto, e in più a casa non avrei fatto nulla di che, quindi a inizio anno mi son detta 'perché non partecipare?'.

Presi il vassoio e andai a prendere qualcosa da mangiare. Chi frequentava queste lezioni extra scolastiche poteva mangiare in mensa.
Cercai con lo sguardo un posto libero, e adocchiai un tavolo in fondo alla sala.

Con passo veloce mi diressi verso la mia meta, prima che qualcuno potesse rubarmelo. Mi sedetti e mi cibai, nonostante facesse schifo era meglio di quelle cose super salutari che mia madre spacciava per cibo.

Qualcuno si sedette davanti a me, e sperai che non fosse uno di quei pervertiti rompi coglioni della squadra di football. Alzai lo sguardo e notai che era una ragazza, dai capelli biondi, occhi verdi contornati da parecchio mascara.

-Piacere Emma Hale.- disse porgendomi la mano. La osservai, non sembrava una di quelle barbie piene di trucco, ed era molto sorridente e solare. Trasmetteva felicità e gioia, era molto raggiante.

-Rebecca Collins, ci conosciamo?- dissi stringendo la sua mano dalle unghie laccate di rosso, e alzando il sopracciglio sinistro con fare sospetto. Non l'avevo mai visto, a parte che io non faccio molto caso a chi mi circonda.

-No, eri qui sola soletta ed ho voluto conoscerti.- disse mangiando una carota dal suo vassoio. Ispiro così tanta simpatia? Mi sento importante ora.
Le sorrisi non sapendo che dire. Ero piuttosto impacciata a fare amicizia, tranne che con Madison. Aveva un non so che di simpatico quella ragazza.

-Che corso frequenti?- disse notando il mio silenzio. Non so perché, ma sento puzza di bruciato qui. Di solito non mi si avvicina molta gente, sono piuttosto anonima come persona, oltre che asociale.

-Letteratura italiana.- sussurrai bevendo dell'acqua. Annuì convinta e per il resto della pausa pranzo parlammo della scuola, dei professori e qualche accenno ai nostri hobby. Nulla di che.

-Beh Rebecca, ti devo lasciare. Ora ho il corso di recupero di biologia. Ci vediamo.- disse scrivendo qualcosa su di un bigliettino. Poi me lo diede e se ne andò svolazzando in aria la mano come segno di saluto. Ridacchiai e mentre mi dirigevo verso la classe di letteratura italiana aprì il bigliettino, co trovai il suo numero. Lo misi nella tasca dei pantaloni quando il professore entrò.

...
-BABY BABY BAY OOOOH!!- cominciò ad urlare Jacob mentre io me la ridevo.
Era sabato sera, ed essendo due sfigati di prima categoria, lo passavamo in camera mia ad ascoltare Justin Bieber. Ma ehi! Non era per niente noioso o deprimente.

Sentimmo dei passi salire le scale e mi allarmai, poi la porta della mia stanza fu aperta rivelando la figura di mia madre. Squadrò me e poi Jacob sorridendo. Quella donna aveva qualcosa per la testa, e ciò mi preoccupava.
Intanto il ragazzo al mio fianco era in totale imbarazzo.

-Jacob! Ma che piacere, non ti ho visto entrare.- disse sorridendogli. Stava diventando inquietante, e di questo passo Jacob non sarebbe più venuto a casa mia, quindi...Evapora madre. Lui si grattò il collo imbarazzato, non sapendo cosa dire.

-È da poco che è qui.- risposi io. E dopo aver annuito mia madre se ne andò chiudendo la porta.
Mi girai verso Jacob e scoppiai a ridere, mentre lui diventava rosso. Era così carino, ma non fraintendete io lo vedo solo come un amico e penso che la cosa sia reciproca.

-Senza offesa, ma tua madre mi inquieta...- disse facendo una faccia tipo da posseduto. Finsi di essere spaventata ed indietreggiai fino a finire col culo per terra. Grande Rebecca! Continua così.
Emisi un gemito di dolore facendo una smorfia con il viso.

-Stupida! Ti do una mano dai.- disse porgendomela. Io la afferrai e lo spinsi giù, ma essendo un mammut cadde su di me. Si mise seduto per terra e mi tirò sù, ma la posizione non fu delle migliori: era come se fossi stata in braccio a lui, ad un palmo dal suo viso.

-Sei uno stupido.- dissi ridacchiando, cercando di alleviare l'imbarazzo che c'era nell'aria. Provai ad alzarmi ma scivolai, visto che ero in calzini sul parquet. Atterrai di nuovo su di lui che spalancò gli occhi.

-...-

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Heeey!
Jacob is back! Lol. Che cosa sarà successo?
So che è presto chiederlo, ma preferite Rebecca con Jacob o Rebecca con Blake?
Byee

Tough Love  ||Blake Gray Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora