-Madison... Mi domandavo se avessi chiesto a Madison del ballo.- mi salvai all'ultimo attimo, era meglio che lo sapesse da lei o da Mark, io non ero nessuno per intromettermi tra i due. Madison non mi avrebbe perdonato se le avessi fatto una cosa del genere e non mi sarei data pace se avessi fatto soffrire Blake.
-Uhm... Sì, era veramente felice e lo sono anch'io.- rispose entusiasta, aveva una bellissima luce che illuminava i suoi occhi, che mi faceva male e bene allo stesso tempo. Amavo vederlo felice, ma avrei preferito esserne la causa, ma si sa che dalla vita non si può avere tutto.
-Sono contenta per voi...- dissi abbassando lo sguardo sui miei stivali, che sembravano essere più interessanti del suo viso. Blake ridacchiò, poi sentii delle braccia avvolgermi il busto e la mia testa sprofondare in qualcosa di soffice e duro: il biondo mi stava abbracciando. Le farfalle invasero il mio stomaco, lentamente strinsi le mie braccia lungo il suo busto, volendo soffocare in quell'abbraccio. Inalai il suo profumo così dolce, era colonia e il suo odore, quello che emanava la sua pelle. Mi sentivo al settimo cielo, lì, tra le sue braccia, cullata dal suo battito regolare. Qualsiasi problema, paranoia, casino era scomparso nel nulla, eravamo noi due.
-Mi piacciono i tuoi abbracci.- sussurrai sperando che non mi sentisse, ma non fu così. Visto che si staccò leggermente, mantenendo comunque le sue mani sulle mie spalle e mi guardò con un mezzo sorriso. Io arrossii piuttosto imbarazzata dalla mia confessione.
-Anche a me piacciono i tuoi.- disse sorridendomi dolcemente e stringendomi ancora a sé, se avessi potuto sarei svenuta tra le sue braccia, stavo così bene che per un attimo mi sembrò di toccare il paradiso con un dito. Come posso essere la persona più sfigata l'attimo prima e più fortunata il secondo dopo?
-Devo andare adesso, ma ci vediamo dopo.- disse staccandosi definitivamente ed allontanandosi scuotendo una mano come segno di saluto. Gli sorrisi riflettendo sugli ultimi attimi, quell'abbraccio che era significato così tanto per me e così poco per lui. Andai in classe cercando di concentrarmi sulla lezione e non su altro.
Emma's part
Era da poco scattata la seconda ora ed io mi trovavo a vagare per i corridoi, cercando di non dare all'occhio per arrivare al bagno dei professori. Quella mattina stessa avevo letto il biglietto e non potevo che essere più felice, sebbene non fossimo una relazione. Non riuscivo a sopprimere quello stupido sorriso che troneggiava sulle mie labbra, quando mi sentii afferrare il braccio e trascinare via, provai ad urlare, ma una mano si adagiò sulla mia bocca, impedendomi di farlo. Ero terrorizzata da chi sarebbe potuto essere, magari un maniaco, uno stupratore.
In una scuola? Sì certo.Quando finalmente fui 'liberata' contro un muro respirai di nuovo, notando che era solamente quello stupido di Hunter, che ridacchiava per quella situazione e per il fatto di avermi spaventata a morte. Lo linciai con lo sguardo, ma non servì a molto visto che continuò a ridere come l'idiota che era. Mi imbronciai per attire la sua attenzione e accadde proprio quello, allungò un braccio verso di me, accarezzandomi dolcemente la guancia sinistra, scatenandomi dei brividi lungo la spina dorsale. Sorrisi leggermente.
-Mi piaci di più quando sorridi.- mi disse avvicinandosi di due passi, arrossii violentemente. A me piaceva in qualsiasi modo, dopo qualche secondo passato a scambiarci degli sguardi, ci avvicinammo e ben presto le nostre labbra collisero. Gettai le mie mani dietro il suo collo, tra i suoi capelli, mentre lui le adagiava sui miei fianchi, accarezzandomi di tanto in tanto la schiena, facendomi percorrere la schiena da migliaia di brividi.
Ben presto il bacio divenne più passionale e desideroso, tiravo i suoi capelli e lui fece scendere le sue mani da dove erano situate al retro delle cosce, dove mi prese di peso, facendomi emettere un leggero urlo, soffocato da un bacio, facendomi allacciare le gambe intorno al suo bacino. Il suo corpo spingeva contro il mio, spalmandomi sulla parete e inebriandomi del suo profumo, che mi mandava in paradiso.
-Non sapevo ci fosse così tanta attrazione tra noi, Ems.- sussurrò soffiando leggermente contro le mie labbra gonfie, mentre le sue erano sporche di rossetto rosa, il che mi fece ridacchiare, lui mi guardò confuso, non capendo cosa ci fosse che non andasse.
-Sei sporco di rossetto, aspetta che te lo levo...- sussurrai a mia volta avvicinando il mio pollice destro alle sue soffici e gonfie labbra, ma mi bloccò il polso, alternando lo sguardo dalle mie labbra ai miei occhi. Quelle due pozze esmeraldo erano troppo intense e mi trasmettevano un'infinità di emozioni.
-Levalo con qualcosa di più utile...- sussurrò attaccando le nostre fronti e facendo sfiorare i nostri nasi tra loro. Io spalancai gli occhi afferrando subito il concetto e ben presto le nostre labbra erano di nuovo attaccate. Nel bagno si udivano solamente i nostri respiri affannati e i sospiri, poi silenzio.
Quando spostò la sua bocca dalla mia al mio collo potei affermare di stare effettivamente in paradiso, sebbene ci trovassimo in un bagno dei professori in una stupida scuola a Houston, nel Texas.-Oh Emma...- sospirò contro il mio collo, sentendo un leggero dolore in una parte indefinita di esso. Poi si allontanò fissandolo fiero, assottigliai gli occhi cercando di capire cosa fosse successo.
-Ti stanno bene i succhiotti...- disse spostandomi una ciocca dietro l'orecchio. Spalancai gli occhi e la bocca non potendo credere a cosa avesse appena detto, scattai in piedi, scivolando via dalla sua presa, mi specchiai notando una macchietta lilla alla base del collo. Sospirai chiudendo gli occhi affranta. Quando due mani mi circondarono i fianchi da dietro e una testa si adagiò sulla mia spalla sinistra.
-Hunter... Tu sei fidanzato, perché fai questo? Perché la tradisci? E perché proprio io? È sbagliato, è tutto sbagliato...- dissi allontanandomi iniziando a pensare lucidamente, il moro mi guardò quasi ferito, ma prima che potesse parlare un bussare ci fece balzare sui nostri posti. Io sbiancai e con me anche lui.
-C'è qualcuno?- disse la voce che sembrava quella della preside, io sentii la terra mancarmi sotto i piedi e per poco non rigettai. Non potevo essere sospesa essendo vista nel bagno dei professori a pomiciare con un ragazzo, soprattutto se quest'ultimo era Hunter, ragazzo di Kate.
-...-
Spazio Me!
Holaaa! How are u? I'm kinda good. Btw... Apprezzate che io abbia pubblicato perché oggi è una giornata un po' schifosa ed ho un sonno della madonna, domani mattina non so con che forza mi alzerò, ma tante volevano l'aggiornamento. Inoltre vi ringrazio immensamente per tutti i commenti, li apprezzo molto e li leggo tutti, don't worry❤️
Stellinate e commentate please
Byee
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Tough Love ||Blake Gray
FanfictionCosa succederebbe se Rebecca Collins, nata da una famiglia agiata e benestante, che non le ha mai fatto mancare nulla, tranne l'affetto che lei avrebbe voluto, si innamorasse di un semplice ragazzo americano, dalle abitudini e dai problemi di un nor...