Non c'era nessuna foto tra me e Christian, di cosa stavano parlando allora? Continuai a scervellarmi finché una mano non si adagiò sulla mia spalla, facendomi sobbalzare e risvegliare dai miei pensieri.
-A cosa pensi?- mi domandò Madison, sorridendomi come era suo solito fare ed allacciandosi le sue scarpe da corsa. Io scossi il capo rifilandole la solita stupida scusa, per poi infilarmi le mie Nike e legarmi i capelli. Non ricordavo di fare educazione fisica con lei.
Giunte in palestra ci guardammo intorno per trovare il professore, ma ben presto ci accorgemmo di qualcos'altro: i ragazzi stavano giocando a basket, chi con la maglietta e chi senza, e sappiamo tutti quanti quanto sia una grazia divina vedere certi tipi senza la maglia.Mi diressi, lasciando la mora dietro, verso una panchina per poter continuare ad assistere alla partita, senza sembrare una persona ambigua e molesta. Da quanto vedevo Blake e Christian erano in due squadre differenti, poi c'erano Mark, Hunter, Cameron ed altri ragazzi che non conoscevo personalmente. Molto spesso uno dei nominati finiva a terra, soprattuto Blake, sempre a causa di Christian, non pensavo fosse così competitivo come ragazzo.
In un momento indefinito della partita il moro si girò verso di me, facendo intrecciare i nostri occhi, con un'espressione indecifrabile, se non neutra, sul candido volto. Quando poi lo spostò su qualcos'altro potei constatare che fosse senza maglia, mostrando il suo fisico allenato. Il busto chiaro con qualche neo sparso su di esso, i muscoli delle braccia che si contraevano ad ogni mossa, il petto tonico. Christian era indubbiamente un ragazzo con un ottimo aspetto fisico, ma avevo ancora Blake per la mente.
Erano entrambe le squadre abbastanza forti, infatti erano pari, ma non sapevo quando sarebbe finita, sperai con tutta me stessa in un mai, ma sapevo che da lì a poco mi sarei trovata a correre per la palestra blu della mia scuola.Notai Blake cadere sul pavimento per l'ennesima volta, dopo l'ennesima spinta da parte di Christian, ma questa era diversa, dal momento che il biondo si alzò sbattendo le mani contro per terra, avendo il fumo che gli usciva dalle orecchie, nel frattempo l'altra squadra era riuscita a segnare un punto, acclamando gioiosamente Christian. Blake si diresse verso di lui con espressione minacciosa e che non prometteva affatto nulla di buono, toccò con un dito la spalla del moro, che stava ridendo con i suoi compagni, quest'ultima si voltò con un cipiglio sul volto, per poi essere spinto, rischiò di cadere, ma per fortuna mantenne l'equilibrio. Scattai in piedi pronta a chiamare un docente, affinché non accadesse nulla.
-Hai qualche problema, amico?- gli domandò con uno strano sorrisetto sul volto, stava provocando Blake, sapeva cosa ci fosse che non andava e sapeva che sarebbe scoppiata una rissa, ma sembrava non importargliene nulla. Iniziava a formarsi un cerchio intorno a loro ed anch'io mi avvicinai esitante ai due.
-Sì, è inutile che fai tanto il gradasso quando in realtà non vali un bel niente, amico.- gli rispose a tono incrociando le braccia al petto, sostenendo il suo sguardo, cercando di apparire superiore. Che cosa c'era che non andava in quelle teste vuote? Mi guardai intorno, non vedendo la presenza del professore di educazione fisica, possibile che non ci siano mai dei docenti quando c'è bisogno?
-Perché tu varresti qualcosa di più di me?- disse Christian avanzando di un passo verso di lui, sempre tenendo il suo sguardo in quello dell'altro, che assottigliava gli occhi, cercando in qualche modo di intimidirlo, ma entrambi non sembravano essere affatto spaventati.
-Tu che te ne vai in giro con quell'aria da saccente, da figo, da vip. Mi dispiace deluderti, amico, ma non sai proprio un cazzo.- disse il moro mollandogli una spalla ed ansandone, lasciando Blake confuso come non mai, per un attimo ebbi paura che dicesse qualcosa di troppo, qualcosa che riguardasse me e la mia cotta per lui, avevo sentito quella strana sensazione di paura pura, non sapevo cosa avrei fatto se lo fosse venuto a sapere, probabilmente avrei perso quel minimo di amicizia che si era instaurata tra noi.
Finalmente sospirai felice che la contesa fosse terminata, senza alcun spargimento di sangue e denti per la palestra.Passando davanti a me per andarsene, Christian arrestò la sua camminata, squadrandomi, per poi spostarsi alcuni ciuffi che si ritrovavano sulla fronte. Era abbastanza sudato, come cosa era molto apprezzata da tutte le ragazza sedute in panchina, con gli ormoni andati da qualche minuto. Il moro mi fece cenno fuori, indicandomi di seguirlo. Mi morsi il labbro non sapendo cosa fare, ma uscii subito dopo di lui, soffermando un po' troppo il mio sguardo sulla sua schiena muscolosa, ma non troppa.
Placa il tuo spirito bollente, troiettina.
Come sempre non poteva mancare la mia vocina interiore che mi ricordava ogni giorno quanto mi volesse bene.Si diresse con passo rapido e sicuro verso lo spogliatoio dei maschi, giunti lì mi fermai sull'uscio, sapendo che se fossi entrata e mi avessero scoperto avrei passato dei brutti momenti, ma la sua mano si strinse intorno al polso, trascinandomi dentro, ridacchiando leggermente quando spalancai gli occhi a quell'improvviso contatto fisico.
-Dobbiamo parlare di ieri...- disse Christian dirigendosi nei bagni, dove erano anche presente delle docce, si adagiò sul lavandino, osservando il suo riflesso allo specchio, dove appariva anche la mia esile figura. Ero molto in imbarazzo, in un luogo proibito, a parlare della mia figura di merda.
-Mi dispiace, Chris...- sussurrai iniziando a torturarmi le dita delle mani, abbassando lo sguardo su di esse, non sapendo dove altro guardare. Era ovvio che sarebbe caduto su una parte dove non non dovevano, quindi l'alternativa era sfracellarmi le dita, sentii i suoi passi, fin quando non alzai lo sguardo, per trovarmelo più vicino di quanto mi aspettassi.
-Voglio solo sapere se ci sono possibilità per noi due...- soffiò sul mio volto, scoperto dalla coda di cavallo che mi ero, antecedente, fatta. Mi pentii di ciò non appena le mie guance infiammarono davanti a tutta quella vicinanza con il moro, divenivo molto imbarazzata quando un ragazzo mi era troppo vicino.
-Christian...- dissi flebilmente, quando le sue dita sfiorarono la mia guancia dolcemente e delicatamente, per poi arrivare al collo, dove un miliardo di brividi mi attraversarono la spina dorsale, facendomi muovere leggermente. Sorrise notando quanto fossi facilmente modellabile, se toccavi i giusti tasti. Sperai con tutta me stessa che in quella vulnerabilità non agissi in modo avventato ed irrazionale.
-Dimmi, Rebecca...- sussurrò lentamente contro il mio orecchio, facendo scivolare le sue mani dietro la mia schiena, accarezzandomela. Innarcai la schiena contro di lui, sospirando. Ero un' irrecuperabile idiota, per tutto che lasciavo che accadesse. Avrei mai capito la lezione?
-...-
Spazio Me!
Heeeeeey! Dopo tanto tempo son tornata anch'io!
Che ne pensate di tutti questi momenti bollenti tra Chris e Reb? Li preferireste tra Reb e Blake? Commentate facendomi sapere la vostra e ricordatevi di lasciare una stellina.
Also... Grazie a tutti quelli che mi hanno detto di non star male per certe cose. Update in caso vi interessasse: ora sto molto meglio, non so se ve l'avevo detto, ma tutto ciò era a causa di un ragazzo per cui avevo una cotta mesi fa, ma sembra che adesso sia passato tutto, nuovo anno, nuova vita, nuova crush, hahaha. Comunque fatemi sapere se vi interessa avere altri updates sulla mia vita sociale, sembra strano ma anch'io ne possiedo una, sotto i capitoli!❤️
Byee
STAI LEGGENDO
Tough Love ||Blake Gray
FanfictionCosa succederebbe se Rebecca Collins, nata da una famiglia agiata e benestante, che non le ha mai fatto mancare nulla, tranne l'affetto che lei avrebbe voluto, si innamorasse di un semplice ragazzo americano, dalle abitudini e dai problemi di un nor...