I have nothing

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MORITE CON ME.

Justin's POV
Okay,ammetto che sono stato uno stronzo a trattare male Ariana. Quando piange mi si stringe il cuore in una morsa e dovetti resistere dal far sdraiare Eleonora sul divano e andare ad abbracciarla. Ma non potevamo fare questo. Ci eravamo appena lasciati e se facevamo tutte le cose che facevamo quando eravamo insieme,siamo di nuovo punto e a capo. Nonostante questo,non riuscì a resistere dal baciarla con passione. Lei non esitò a ricambiare il bacio e per l'ennesima volta provai mille emozioni messe insieme. Baciare Ariana era come salire su una montagna russa sempre in salita. Le slacciai la cintura e la feci sedere sulle mie gambe,non curandomi di mia figlia che stava dormendo. Lei sarebbe felice di tutto questo,comunque. Posizionai le mie mani sui suoi fianchi,sotto al suo seno,sapendo che amava da impazzire questo gesto. Infatti,sorrise e mi morse il labbro inferiore,cominciando a strusciarsi sul mio membro. Stavamo esagerando ma non sembrò importare a nessuno dei due. Spostai le mani sul suo sedere,per attirarla più vicino a me e lei si lasciò sfuggire uno dei suoi bellissimi gemiti. La baciai ancora per non farla gemere e per non svegliare mia figlia. Poggiò la testa sulla mia spalla e continuò a strusciarsi su di me,questa volta più velocemente,mentre io circondai la sua schiena con le braccia,assecondandola. Stavo cominciando a sentire caldo ma,sapendo che quello che stavamo facendo era sbagliato,la fermai e la feci sedere sul sedile del passeggero. Lei mi guardò delusa,con le labbra rosse e gonfie,perché non l'avevo mai rifiutata.

《 Non possiamo. Eleonora sta male 》Cercai di scusarmi e lei annuì,facendomi segno con la mano di non parlarne più. Sospirai e scesi dalla macchina,seguito da Ariana. Aprì la portiera posteriore e presi Eleonora in braccio,dopo averle slacciato la cintura. Chiusi,successivamente,la portiera e mi diressi verso l'entrata dell'ospedale,con la mia ex ragazza al mio fianco. Faceva molto male chiamarla 'ex',ma non potevo fare altrimenti. Attraversammo un lungo corridoio dove c'erano pazienti che aspettavano il loro turno per essere visitati e infermieri che trasportavano carrellini. Un infermiere ci guardò e ci fermò,forse riconoscendoci. Sospirai,mentre ci stava chiedendo se avevamo bisogno di aiuto.

《 Sì,nostra figlia si lamentava di uno strano dolore alla pancia che non passava più e abbiamo il sospetto che sia incinta. 》Disse Ariana con le mani che le tremavano e il labbro inferiore intrappolato fra i denti.

《 Okay,chiamo la dottoressa di turno per farla visitare. Intanto,potete svegliarla 》Ci disse l'infermiere e ci condusse in una stanza dove c'erano un lettino al centro,due strani macchinari e una scrivania. Feci sdraiare Eleonora sul lettino e cercai in un qualche modo di svegliarla senza agitarla. Aprì piano gli occhi e si guardò intorno,spaesata,ricominciando poi a tremare,forse perché si era resa conto che era in ospedale.

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《 N-no. NO! 》Gridò Eleonora alla vista di una siringa che aveva un ago molto lungo e sottile. La dottoressa non riuscì a dirci se era incinta o meno solo premendo alcuni punti della pancia della ragazza e,visto che non aveva vomitato in questi giorni,abbiamo escluso la possibilità di una gravidanza. Io e Ariana eravamo sollevati,Eleonora avrebbe potuto essere incinta di un fottuto stupratore a quindici anni. Non avrei permesso a quel bambino di nascere,questo è poco ma sicuro. Doveva fare,quindi,un semplice esame del sangue ma lei,vista l'evidente paura di tutto ciò che riguarda gli ospedali,ha cominciato ad agitarsi e voleva anche scendere dal lettino. Glielo impedì e la feci sdraiare di nuovo,facendomi aiutare da Ariana per tenerle fermo il braccio. Cominciò a piangere disperata e vidi la mia ex ragazza mordersi il labbro inferiore per non fare altrettanto.

《 V-vi prego,no 》Mormorò,continuando a piangere,e io le accarezzai la testa delicatamente. Un infermiere si avvicinò a lei con un batuffolo di cotone imbevuto probabilmente di alcool,facendola agitare ancora di più. Ariana era dall'altro lato del lettino che cercava in tutti i modi di tranquillizzarla e si vedeva che stava per esplodere. Nessuno si curava delle urla della ragazza e l'infermiere non provava nemmeno a dirle che non le avrebbe fatto male. Ci dovevo pensare io.

Jariana~MISTAKES [#WATTYS 2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora