Jariana~MISTAKES [#WATTYS 2017]

Love Me Harder

Ariana's POV
L'avevo ancora perdonato. Mi ero fatta ammaliare da lui e dalle sue parole. Neanch'io sopportavo quella distanza che c'era fra noi due e questo mi faceva stare male. Volevo Justin accanto in ogni secondo della mia vita,non voglio più litigare con lui e rischiare di morire. Quando mi disse scusa,sentivo pentimento e tristezza nella sua voce. Guardavo i suoi occhi e alternavo il mio sguardo alle sue labbra. L'avevo perdonato. Ancora una volta.

Avevamo fatto l'amore ed era stato più bello rispetto alle altre volte. Ha fatto anche un gesto che mi riscaldò il cuore: ci ha coperto con il lenzuolo. Non aveva mai fatto questo gesto e ne sono felice. Avevo avuto la conferma che mi amava ancora.

Una debole luce filtrava dalle tapparelle della finestra,ma mi infastidiva comunque. Aprì piano gli occhi e mi girai subito dalla parte dove dormiva Justin e presi in un pugno il suo ciuffo,che a volte gli ricadeva su un occhio. Cominciai a dargli dolci baci sulla guancia,e fui felice di vederlo sorridere e aprire lentamente gli occhi,per poi guardarmi intensamente.

《 Buongiorno 》Disse dolcemente e mi prese la mano,per poi stringerla delicatamente. Sussurrai anch'io un 'buongiorno' e mi avvicinai a lui,per poi dargli un bacio a fior di labbra. Sentì togliermi la coperta di dosso,poi una mano accarezzare lievemente il mio fianco nudo,visto che ero sdraiata su un fianco.

《 Ti è piaciuto? 》Sussurrò,anche se eravamo le uniche persone nella stanza. Annuì,non avendo voglia di aprire bocca. Avevo sonno,e il pensiero di una nuova giornata mi stava uccidendo. Dovevo fare molte cose: dovevo andare allo studio di registrazione per confermare la pubblicazione del mio settimo album e preparare poi con la mia manager le tappe del nuovo tour,che comincerà a breve. Justin,invece,doveva accompagnare a scuola Eleonora e dopo doveva andare in palestra ad allenarsi. Mia figlia è sempre stata brava a scuola,non era come i classici secchioni che passavano interi pomeriggi sui libri. Lei studiava il giusto e dopo usciva a fare una passeggiata con Gigi.

Le spiegazioni riguardanti il perché del settimo album,sono nel capitolo successivo :)

《 A te? 》Dissi con un po' di timore,ricordando la mia prima volta. Scossi la testa per scacciare quei brutti pensieri e mi concentrai a guardarlo. Lo vidi annuire e sorridere appena,per poi girarsi a pancia in su,per guardare il soffitto. Le nostre mani erano ancora intrecciate.

《 Che ne dici di alzarci? 》Proposi e lui annuì,scendendo dal letto e mettendosi i suoi boxer. Mi misi la mia solita vestaglia da notte e andai in bagno. Non lavavo i capelli da tre giorni,perciò decisi di fiondarmi subito in doccia a lavarmi. Massaggiai i capelli con lo shampoo due volte,per poi passare al balsamo. Non avevo molta voglia e tempo per passare alla maschera,così lasciai perdere. Passai al corpo,rendendomi conto di essere sotto la doccia da almeno dieci minuti e in men che non si dica,mi misi l'accappatoio e andai in camera. C'era ancora Justin che stava cazzeggiando con il cellulare e quando sentì la mia presenza,lasciò perdere per un attimo il messaggio che stava leggendo. Mi scrutò da capo a piedi e si leccò le labbra,seducente. Gli mostrai la lingua e andai,sculettando,verso l'armadio. Feci cadere apposta la maglietta che avevo scelto e subito dopo essermi girata verso la sua direzione,gli feci l'occhiolino e mi piegai per riprendere l'indumento. Lo sentì dietro di me e subito dopo due mani si posarono sul mio sedere,accarezzandolo attraverso il tessuto umido dell'accappatoio.
《 Se continui così,ti posso prendere anche in questa posizione 》Disse in tono sicuramente eccitato e autoritario,stringendomi i glutei e facendomi sentire la sua erezione. Deglutì un po' spaventata,ridendo mentalmente per la mia e la sua perversione.

《 Mi dispiace,piccolino,ma il lavoro mi aspetta 》Gli dissi,alzandomi lentamente da terra e strusciandomi contro di lui. Sentì attaccarmi al muro,vicino all'armadio,e due labbra scaraventarsi sulle mie. Le sue mani finirono sui miei fianchi,slacciando l'accappatoio. Toccava ogni parte del mio corpo e intanto ci baciavamo in un modo così disperato che non mi sembrava vero. Si staccò dalle mie labbra e mi guardò,accarezzando i lineamenti del mio viso.

《 Non ho niente di piccolo 》Disse con un sorriso malizioso. Risi di gusto alla sua affermazione ( si,affermazione,perché non aveva niente di piccolo ).

《 Tranquillo,lo so da circa...quindici anni 》Dissi,sorpassandolo e cominciando a vestirmi,spogliandomi davanti a lui senza vergogna. Rise anche lui e si grattò la nuca,frustrato. Lo guardai con sguardo interrogativo,mentre mi mettevo il crop top bianco con una scritta in giapponese nera e mi sistemavo i pantaloni a vita alta che avevo scelto.

《 Se non ti dispiace,vado in bagno a risolvere un problemino 》Disse,sbuffando appena e camminando velocemente verso il bagno. Restai un paio di secondi a pensare al senso della sua frase e scoppiai a ridere quando riuscì a comprendere il significato. Lo sentì ridere. Mi allacciai i lacci delle mie Adidas e presi la mia borsetta a tracolla,dove misi il cellulare,portafogli,un assorbente e un test di gravidanza. Ero eccitata all'idea di avere un altro bambina o un'altra bambina. Avevo aspettato troppo tempo per chiedere a Justin se ne voleva un altro,per paura di una sua reazione. Decisi di non asciugarmi i capelli,ma di spazzolarli e di metterli di lato. Erano quasi asciutti ma avevo troppo caldo per usare il phon. Mi posizionai davanti allo specchio attaccato ad una parete del salotto e cominciai a prendere dalla mia trousse i vari trucchi che dovevo usare per truccarmi. Misi il correttore su tutto il mio viso e con un pennello abbastanza grosso ( doppi sensi a parte ) lo spalmai. Feci una riga di eyeliner dritta,passai sulle ciglia del mascara nero e all'interno dell'occhio misi una matita nera. Terminai il trucco con un po' di gloss color rosa.

《 Amore,io vado allo studio. Tu accompagna Eleonora a scuola 》Urlai per farmi sentire e ricevetti da Justin un "ok,a dopo". Uscì di casa e mi misi i capelli davanti per non farmi riconoscere dai paparazzi e da altre persone. Non chiamai il mio bodyguard perché volevo fare solo due passi da sola e osservare la natura. Guardandomi intorno,vidi gli alberi che erano privi di foglie,perché erano cadute per terra e avevano delle sfumature bellissime che andavano dal giallo al marrone scuro. Vidi anche degli scoiattoli che avevano le guance gonfissime,piene di ghiande,e che scorazzavano per i rami spogli degli alberi. Non mi accorsi neanche che ero arrivata davanti allo studio e che lo guardavo davanti con stupore.

Era sempre un'emozione vederlo.

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