Better Left Unsaid

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Ariana's POV

Sono passati nove mesi. Ormai mancavano pochi giorni a quando avrei avuto tra le braccia il mio secondo fagiolino.

Stavamo aspettando un'altra femminuccia e dire che Justin era contentissimo era un eufemismo. Faceva il conto alla rovescia dei giorni che mancavano per averla a casa e questo mi faceva sorridere molto,perché con Eleonora non si era comportato così.

Eleonora aveva accettato la sua sorellina. Era ancora molto gelosa e questo mi dispiace,perché la sento spesso piangere in camera sua.

Non doveva sentirsi così. Le abbiamo detto più e più volte che per noi rimane nostra figlia e che le vogliamo un mondo di bene.

Non posso dire che la capisco perché io non ho mai avuto un fratello o una sorella ma deve essere una brutta sensazione la gelosia nei confronti di un proprio parente.

Ogni pomeriggio andava da Katherine a fare i compiti e poi uscivano a comprare e mangiare qualcosa fuori. Ormai era diventata una donna,era cambiata sia di fisico che di carattere e ne sono felice.

Ero sdraiata sul letto con Justin che mi accarezzava la pancia,chiudendo poi gli occhi per la stanchezza. All'improvviso,sentì una fitta al basso ventre che mi fece gemere di dolore.

Justin alzò la testa di scatto e dopo essersi messo seduto mi guardò negli occhi.
Con fatica,mi misi seduta anch'io e cominciai a fare respiri profondi.

«Tutto bene?» Mi chiese Justin con tono preoccupato,spostandomi i capelli da una spalla.

«Sì,credo di sì» Mormorai,mettendomi una mano sulla pancia. Strizzai gli occhi e mi rilassai totalmente quando non sentì più dolore. La bambina aveva solo dato dei calcetti come suo solito.

«Ti devo portare in ospedale?» Mi chiese Justin e io scossi la testa prontamente. Scesi dal letto e mi misi le ciabatte.

«Vado in bagno» Lo avvisai e lui annuì insicuro. Una volta entrata in bagno,mi sciacquai la faccia e mi guardai allo specchio,stanca più del solito.

La bambina sarebbe nata uno di questi giorni e l'idea di partorire mi spaventava parecchio. Non volevo sentire il dolore che provai quindici anni fa,stavo quasi per svenire.

Sospirai e uscì dal bagno,constatando che Justin non c'era più nella camera da letto. Mi diressi in salotto e lo trovai sul divano. Gli sorrisi,gesto che lui ricambiò.

Andai in cucina e presi un bicchiere per versarci dell'acqua. Non appena finì di riempirlo,sentì un altro dolore,più acuto rispetto a quello di prima.

Sgranai gli occhi e feci finta di niente,continuando a bere l'acqua. Un'altra fitta mi fece gemere di dolore e feci cadere il bicchiere sul pavimento,che si frantumò in mille pezzi.

«Justin!» Tentai di urlare ma lui era già dietro di me che mi guardava allarmato. Mi prese la mano e mi circondò la vita con un braccio.

A piccoli passi,camminammo verso il divano dove lui mi fece sedere. Urlai sentendo ancora dolore e scoppiai a piangere sentendo le contrazioni farsi sempre più forti.

«Ari,tranquilla. Respira e guardami» Justin si accovacciò di fronte a me e riunì le mie mani intrecciate alle sue sulla mia pancia. Cominciai a respirare profondamente,guardando il mio ragazzo che nel frattempo mi dava dei baci sul dorso delle mani.

«Continua a respirare,io vado a prenderti le scarpe e le chiavi della macchina» Mi disse e io soffocando un singhiozzo annuì. Avevo paura di andare in ospedale,non volevo ancora sentire quegli strani aggeggi della sala operatoria su di me.

Jariana~MISTAKES [#WATTYS 2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora