Jariana~MISTAKES [#WATTYS 2017]

Baby

Ariana's POV

Erano passati esattamente sei giorni da quando mi avevano messo la flebo. Probabilmente,nello zerbino della mia casa ci sarà una scatola con su scritto "-1". Mi vennero i brividi lungo la schiena al solo pensiero,mentre pedalavo lentamente sulla cyclette con Justin che mi guardava attentamente.

Non ho avuto il coraggio di parlargli da quando si era comportato male con me e non ho osato chiedergli perché l'avesse fatto. Ha tentato di avviare una conversazione,ma io rispondevo solo a monosillabi o con gesti delle mani,avendo troppa paura.

《 Pedala più velocemente 》Mi toccò la spalla,vedendomi sovrappensiero,e io sussultai sul posto. Annuì freneticamente e le mie gambe cominciarono a muoversi più velocemente. Ero ancora in quel fottuto ospedale e solo oggi mi hanno consentito di camminare da sola e in santa pace nel cortile.

Non volevo praticamente nessuno,figuriamoci Justin. Volevo solo passeggiare tranquillamente,posando lo sguardo sul lago limpido e azzurro che si apriva sull'orizzonte.

Sentì un suono metallico provenire dall'orologio di Justin e in quel momento capì che l'abituale ora di ginnastica era terminata. Rifiutai il suo aiuto nello scendere dalla cyclette e mi incamminai da sola verso la mia stanza senza girarmi a vedere se mi seguisse. Ma mi avrebbe seguito eccome,lo conosco bene.

Una volta arrivata,mi tolsi la maglietta senza maniche e mi guardai la pancia. Era cresciuta molto,c'era un rigonfiamento che si vedeva benissimo se indossavo magliette attillate. Sorrisi,accarezzandola e in quel momento entrò Justin.

Sospirai ed entrai in bagno,con l'intenzione di farmi una doccia calda e rilassante. Lo sentì chiudere la porta a chiave e capì che non mi avrebbe lasciata sola nemmeno in quel mio momento così intimo. Mi avrebbe spogliata e aiutata a lavarmi ma potevo benissimo farlo da sola. Ma non avevo il coraggio di ribattere,perciò lo lascerò fare.

Sussultai e mugolai per il dolore quando mi prese per i fianchi,per farmi avvicinare di più a lui. Posai subito una mano sul mio fianco destro,dove sei giorni fa Justin mi aveva dato un pizzicotto molto forte. Era rimasto un livido violaceo che mi faceva molto male anche al solo sfiorarlo.

Sospirò e mi tolse i pantaloni della tuta,lasciandomi solo in intimo nero davanti a lui. Misi le mani sul suo petto per allontanarlo,quando vidi che aveva intenzione di togliermi anche l'intimo. Posso benissimo farcela da sola. Ormai sono in grado di camminare come prima e non ho più bisogno del suo aiuto.

Lo sentì sospirare mentre abbassavo le spalline del reggiseno e mi slacciavo l'indumento da dietro la schiena. Vidi gli occhi di Justin sgranarsi e il suo corpo innervosirsi. Sapevo che gli facevo un grande effetto e sono felice per questo,ma da quando mi ha trattato molto male penso che non meriti nemmeno un briciolo del mio rispetto.

Dopo aver tolto anche le mutande,Justin cominciò a sciacquarmi il corpo con l'acqua,massaggiandomi le spalle e soprattutto la pancia,soffermandosi sul mio fianco ormai viola per il livido. Gemetti per il relax e la mia testa andò leggermente all'indietro,mentre chiudevo gli occhi e spegnevo il cervello per un momento. Dovevo provare a non preoccuparmi più di nulla.

Dopo qualche minuto,mi avvolse in un accappatoio e mi aiutò ad alzarmi in piedi. Ritornammo nella mia stanza,dove mi misi l'intimo pulito,una maglietta a maniche corte nera e dei pantaloncini rossi.

Lo sguardo di Justin si soffermò sulle mie gambe magre e toniche ma non gli diedi molta importanza. Mi misi delle scarpe da ginnastica e tentai di uscire dalla porta. Ma ovviamente mi sentì afferrare il polso e vidi il volto di Justin contratto in un'espressione contrariata.

《 Dove stai andando? 》Alzai gli occhi al cielo a quella domanda,perché sapeva benissimo che stavo solo andando in cortile per i cazzi miei.

《 Vado a prendere una boccata d'aria 》Risposi semplicemente non guardandolo negli occhi. Lui mi lasciò immediatamente andare il polso e io approffittai di quel momento per incamminarmi verso l'uscita.