I don't care

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Stavamo mangiando silenziosamente,nessuno voleva attaccare discorso e dopo mezz'ora mi sentì in dovere di parlare. Presi un profondo respiro,guardando il mio piatto ancora pieno,ma subito dopo mi bloccai,non sapendo cosa dire. Justin,ogni tanto,mi lanciava delle occhiatine,facendomi capire che dovevo iniziare a parlare. Eleonora tracciava cerchi immaginari sulla tovaglia,con la forchetta.

《 Hai studiato,per domani? 》Dopo svariati minuti,trovai il coraggio di parlare e vidi Eleonora alzare lo sguardo su di me,visibilmente sollevata di attaccare discorso con qualcuno. Sorrisi appena,per farla sentire più a suo agio.

《 Si,gli argomenti erano un po' difficili ma ce l'ho fatta 》Disse orgogliosa e io annuì,sorridendo più ampiamente. Anche Justin aveva alzato lo sguardo dal suo piatto e adesso ascoltava interessato sua figlia.

《 Quanto pensi di prendere? 》Disse Justin serio. Mi girai per guardarlo,mentre lui non mi degnò di uno sguardo. Guardava dritto negli occhi Eleonora ma fui felice di vederla stabile e non titubante,come succedeva le altre volte quando lui assumeva un tono serio.

《 Credo una A 》Disse,guardando a sua volta dritto negli occhi suo padre. Lui sembrò stupito dal suo tono di voce,ma non disse niente e annuì solamente. Lei sorrise e ritornò a mangiare il riso.

《 Ele,ti dobbiamo dire una cosa importante 》Trovai il coraggio di pronunciare quelle maledette parole. Lei mi guardò incuriosita e mi incitò a continuare. All'improvviso,era come se il tempo si fosse fermato. Justin mi continuava a fissare e aveva anche smesso di mangiare. Sospirai e quando aprì bocca per fare uscire un qualsiasi suono,la suoneria di un telefonino rimbombò nella cucina. Guardai Justin che a sua volta guardò Eleonora. Lei alternava lo sguardo fra me e suo padre e dopo alzò le mani in segno di resa.

《 Dove vai? 》Le chiese Justin quando la vide alzarsi frettolosamente per andare a prendere il suo cellulare.

《 A rispondere 》Disse semplicemente e guardai Justin,che stava stringendo i pugni. Le nocche erano diventate bianche.

《 Sai che non puoi usare il cellulare a tavola. Rispondi dopo 》Ordinò in tono severo il mio ragazzo. La situazione stava degenerando. Justin,negli ultimi giorni,era diventato più protettivo nei suoi confronti e,addirittura,più dolce. A modo suo. Adesso,per un cellulare,la stava trattando come la trattava prima.

Eleonora sbuffò sonoramente e respinse la chiamata. Buttò il cellulare sul divano. Ritornò a tavola e guardò per l'ultima volta Justin,in cagnesco. Io non avevo ancora parlato,era come se le parole non volessero uscire dalla mia bocca.

《 Ele,vai a rispondere 》Dissi,sorridendo appena. Lei mi ringraziò con un ampio sorriso e si alzò da tavola,andando a riprendere il suo cellulare. Andò,poi,nella sua stanza.

《 Cosa cazzo hai appena fatto? Secondo te,come può rispettare le regole? 》I suoi occhi avevano assunto il tipico colore del caramello bruciacchiato,che ogni volta mi facevano tremare di paura.

《 Ma non capisci?! Deve affrontare quello che le dirò con tranquillità e non se ha il broncio. 》In tutta risposta,lui sbuffò e scosse la testa.

《 Per una volta,mi ascolti? 》Esclamai esasperata,allungando la mano per accarezzargli il braccio. Lui sospirò e mormorò un lieve 'sì'.
Dopo trenta secondi esatti,Eleonora ritornò a tavola senza cellulare. Era pallida in volto ma questa cosa non sembrò preoccupare il padre,che le scoccò soltanto un'occhiata. La guardai attentamente e dopo le feci una specie di cenno,facendole capire che dopo dovevamo parlare. Lei annuì freneticamente e cercò di calmarsi,facendo respiri profondi.

《 Allora...Cosa dovevate dirmi? 》Chiese,dopo qualche minuto passato ad osservare il vuoto. Mi leccai le labbra screpolate e bevvi un lungo sorso d'acqua.

Jariana~MISTAKES [#WATTYS 2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora