All in It

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Justin's POV

Il petto di Ariana si abbassava e si alzava velocemente per la paura. L'infermiera aveva appena finito di toglierle i punti sul torace che iniziò anche con quelli della testa. Ariana era appoggiata al mio petto che piangeva e continuava a stringermi la mano. Guardai l'infermiera che era decisamente spaesata e non riusciva a togliere correttamente i punti,provocando solo un dolore inimmaginabile alla mia ragazza.

Fortunatamente,dopo qualche minuto,riuscì a fare quello che doveva fare e se ne andò,con il carrellino pieno di batuffoli impregnati di sangue. Alzai gli occhi al cielo e sistemai meglio la borsa del ghiaccio che mi aveva dato sulla testa di Ariana. Le accarezzai una guancia e la vidi visibilmente stanca.

《 Vuoi dormire,piccola? 》Le domandai dolcemente e lei annuì,tirando su con il naso. Non volevo lasciarla sola,non dopo quello che potrebbe accadere e la feci sdraiare accanto a me,visto che il letto era abbastanza grande per due persone. Mi sorrise debolmente,vedendo che non avevo nessuna intenzione di andarmene da lì e le circondai i fianchi.

Accarezzai lievemente la sua pancia e una sua mano si mise sopra la mia. Le baciai la spalla,ora coperta di nuovo dal camice e sentì subito dopo che Ariana si era addormentata. Diedi un ultimo sguardo alla porta e chiusi gli occhi anche io.

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《 J-Justin 》Sentì chiamarmi con voce flebile da Ariana e subito dopo un suo gemito di dolore. Alzai la testa di scatto e tolsi il braccio dai suoi fianchi,mettendomi successivamente seduto. Aveva una mano sulla sua bocca e in quel momento capì che doveva vomitare. La presi in braccio velocemente e la portai in bagno,dove lei si accasciò vicino al water e vomitò. Tenevo i suoi capelli stretti in un pugno e le feci una carezza sulla guancia,come per tranquillizzarla.

Sospirai quando si rialzò e le pulì la bocca con un pezzo di carta igienica. Si lavò i denti,guardando attentamente il suo viso pallido e più magro del solito,sospirando alla fine. Sapevo che si riteneva brutta ma non lo era affatto. Io la trovavo bellissima anche se era in quello stato.

Ritornammo nel letto e io ci coprì con il lenzuolo,vedendo Ariana tremare leggermente per il freddo. Lei si appoggiò al mio petto e dopo essersi accocolata a me,chiuse gli occhi. Le mie mani finirono tra i suoi capelli,arrotolavano le sue ciocche che uscivano dallo chignon disordinato per farla rilassare.

《 Justin? 》Mi chiamò con voce impastata Ariana e io mi girai nella sua direzione,visto che avevo iniziato a guardare la finestra sempre con le mani fra i suoi capelli.

《 Come chiameremo il nostro fagiolino? 》Sorrisi lievemente e mi posizionai meglio nel letto. Ariana non mi aveva mai posto questa domanda quando non era ancora nata Eleonora,perciò mi aveva colto impreparato.

《 Non lo so,tu come lo chiameresti? 》Le accarezzai delicatamente la guancia con l'indice mentre lei assumeva un'espressione pensierosa.

《 Se è maschio,Josh 》Le si illuminarono gli occhi al suono di quel nome detto dalle sue labbra e io storsi il naso. Non mi piaceva per niente come nome.

《 No,non mi piace... 》Mormorai e la guardai negli occhi. Lei mise il labbruccio e alzò le spalle con noncuranza.

《 Kurt? 》Disse dopo un po' di tempo e io annuì subito. Era un nome bellissimo e pensai che si abbinasse bene con il mio cognome.

《 Kurt Bieber? Ci sta 》Dissi sorridendo,facendo sorridere anche lei. Si accocolò al mio petto e mise una mano sotto la mia camicia a quadri rossi e neri. Mi accarezzò lievemente gli addominali,sapendo che erano un punto debole per il mio autocontrollo. Mi guardò con un sorriso perverso e io sbuffai una risata.

《 Voglio fare l'amore con te 》Mormorò,arrossendo poco dopo. Sorrisi e tolsi la sua mano da sotto la mia camicia,stringendola fra la mia successivamente.

《 Lo faremo presto,okay? 》Le sussurrai,attento a non farmi sentire da chiunque fosse nel corridoio. Annuì lievemente e subito i suoi occhi cambiarono. Diventarono spenti,tristi. Sospirai e mi chinai su di lei,baciandole poi le labbra,tenendo due dita sotto al suo mento.

Veniamo interrotti dalla dottoressa che ci guardò sorridendo,mentre io mi staccai lentamente da Ariana controvoglia. Le sue labbra erano come la droga per me. Non potevo fare a meno di lei. Scesi dal letto,vedendo che la donna stava maneggiando con la sonda per l'ecografia.

《 Vedo che il bambino non si è sviluppato dall'ultima volta che ti ho visitato. Hai mangiato,stamattina? 》Le chiese dolcemente la dottoressa,mentre io mi ero fatto da parte per farla lavorare meglio. Guardai Ariana annuire lievemente,tralasciando il fatto che avesse vomitato dieci minuti fa.

《 Ariana... 》Dissi duramente e lei tremò,per poi sospirare e abbassare lo sguardo al suo camice.

《 H-ho vomitato 》Sussurrò,mentre la dottoressa le puliva la pancia con una salvietta umida. Mi avvicinai a lei,abbassandole il camice per coprire la pancia e la guardai,sospettando che avesse vomitato di proposito.

《 È come se tu non avessi mangiato niente per tutto il giorno. Un'infermiera ti metterà una flebo. 》Le accarezzò la guancia e vidi subito Ariana andare in panico e cercare di alzarsi dal lettino.

《 N-no,mangerò. Lo prometto 》Mormorò con le lacrime che le rigavano le guance. Feci una smorfia di disapprovazione e scossi la testa,evitando di guardarla.

《 Mi dispiace,tesoro. È per il bambino 》Ariana scoppiò a piangere,mettendosi le mani davanti al viso. La dottoressa la guardò tristemente e io le feci cenno di uscire dalla stanza,perché tanto la situazione non cambierebbe di una virgola.

《 N-NON VOGLIO,MANGERÒ! LO PROMETTO 》Urlò piangendo e io persi la pazienza. Tutto quel controllo che avevo era andato in fumo e adesso era ritornato il vecchio me,quello scontroso e distaccato persino con Ariana.

《 Smettila di urlare,cazzo! 》Alzai la voce,togliendole le mani da davanti al viso. Lei continuò a piangere ma più debolmente,vedendomi cambiato.

《 Se fiati ancora una volta,sai cosa potrebbe succedere. Chiaro? 》La minacciai a pochi centimetri dal suo viso,con i suoi polsi intrappolati tra le mie mani. Fece fatica a trattenere un singhiozzo e annuì freneticamente,mentre entrava l'infermiera con il necessario.

Ci guardava con sguardo sospetto ma le rivolsi un'occhiata carica di odio,che le fece subito cambiare atteggiamento. Distesi il braccio sinistro di Ariana sul lettino,alzandole la manica del camice. Le strinsi apposta il polso molto forte per vedere se avesse fiatato ma vidi solo i suoi occhi chiudersi e una smorfia di dolore in faccia,con il labbro inferiore intrappolato fra i denti.

L'infermiera le bucò con un ago il braccio e in quel momento Ariana tentò di spostarsi di qualche centimetro,aprendo di poco la bocca per il dolore. Senza farmi vedere dalla signora,le pizzicai il fianco sopra la ferita appena rimarginata. Scoppiò a piangere violentemente,mettendosi una mano sopra il fianco.

Dopo qualche minuto,il suo braccio era fasciato e la ragazza non mi degnò di uno sguardo. Si sdraiò e si girò verso la porta,coprendosi il corpo con le lenzuola. Mi sdraiai anche io sul letto ma non la toccai minimamente,nemmeno quando la vidi sussultare per i singhiozzi.

Se questo era l'unico modo per farmi rispettare e ascoltare,allora non sarà l'ultima volta che mi comporterò così.

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Jariana~MISTAKES [#WATTYS 2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora