Jariana~MISTAKES [#WATTYS 2017]

Bang Bang

BANG BANG INTO THE ROOOM
I KNOW YOU WANT IT
(so che l'hai letta cantando)

Justin chiuse la porta a chiave e mi prese la mano,per poi condurmi verso il letto. Mi fece stendere al centro di esso,con i capelli sparsi ovunque e lui sopra di me. Prese a coppa il mio viso e mi baciò per la millesima volta,facendomi provare emozioni indescrivibili. Mi morse il labbro inferiore e a quel suo gesto inarcai di poco la schiena per il piacere. Gemetti quando infilò nella mia bocca la sua lingua e cominciò a baciarmi con molta più passione rispetto a prima. Non sapendo che fare,poggiai le mani sulle sue spalle robuste,facendolo sospirare. Si staccò dal bacio e mi guardò negli occhi,per poi prendere con le mani i lembi della mia maglietta.

《 Posso? 》Mi chiese il permesso e io annuì,spaesata e priva della capacità di ragionare. Sapevamo entrambi che quello che stavamo facendo era completamente sbagliato. Lui voleva dimostrarmi che valevo più di ogni altra cosa esistente al mondo e voleva farmi acquisire un po' di fiducia in me stessa.

《 Ti dimostrerò che siete il mio tutto. Nessuno vi farà del male finché ci sono io. 》Disse,togliendomi la maglietta e gettandola in qualche angolo remoto della camera. Si abbassò sul mio collo e cominciò a soffiare,facendomi venire la pelle d'oca. Per tenermi ferma,mise le mani sui miei fianchi esposti e cominciò a leccare un determinato punto della mia pelle. Gemetti sonoramente e inclinai la testa,lasciandogli libero accesso. Succhiò avidamente la mia pelle,facendomi provare un po' di bruciore. Dopo qualche minuto,leccò il succhiotto che aveva fatto e gemetti ancora una volta,chiudendo gli occhi per assaporarmi il momento. Si tolse da me e si sfilò la maglietta,dandomi una completa visione del suo petto ricoperto di tatuaggi bellissimi. Guardò il succhiotto che aveva fatto e lo sfiorò col pollice,facendomi sorridere.

《 Sei mia. Mia e di nessun altro 》Disse e io sorrisi a trentadue denti. Era un onore sentirsi dire questo da Justin,mi stava comunicando che per lui importavo. Con le dita tracciò un segmento immaginario su tutto il mio petto e dopo raggiunse l'elastico dei pantaloni del mio pigiama,facendo dei cerchi. Mi guardò negli occhi per chiedermi il consenso e io annuì,sorridendo leggermente. Mi tolse i pantaloni e partendo dalle caviglie cominciò a lasciare una scia di baci leggeri su tutto il mio corpo. In quel momento buttai la testa all'indietro perché era fottutamente rilassante.

《 J-Justin...ah 》Ansimai quando diede dei baci negli interni coscia. Strinsi in due pugni le lenzuola e strizzai gli occhi. Durante la gravidanza,quando avevo 17 anni,ero diventata molto più sensibile ma ho sempre rifiutato le avances di Justin. Mi sembrava innaturale fare sesso durante la gravidanza ma poi ho scoperto che è la cosa più bella del mondo. Justin lasciò un bacio delicato sulla mia intimità,facendomi aprire di scatto gli occhi. Lo vidi sogghignare e mettere dietro la mia schiena una mano per sganciare il reggiseno. Quando il mio petto fu completamente esposto a lui,vidi la lussuria e l'eccitazione nei suoi occhi. Brillavano di luce propria ed ero contenta di fargli ancora quest'effetto dopo quindici anni di fidanzamento. Prese una cravatta dal suo cassetto e io lo guardai con sguardo confuso. Mi legò dietro la schiena i polsi e lì andai nel panico. Perché mi stava legando? Forse leggendo la paura nei miei occhi,mi sorrise e mi accarezzò la guancia destra. Dopo avermi guardato per qualche minuto,facendomi sentire in imbarazzo,si riscosse dai suoi pensieri e prese un'altra cravatta,sempre dal suo cassetto,per poi legarmela dietro la testa per non farmi vedere quello che mi avrebbe fatto. Cominciai a scuotere violentemente la testa quando fui nel buio più totale e sentì le mani di Justin sulle mie spalle,con l'intento di tranquillizzarmi.

《 Justin,s-slegami 》Lo implorai perché non vedendo quello che avrebbe fatto,il mio cervello era andato a puttane e mi stavo innervosendo.

《 Fidati di me. 》Mi disse soltanto e io feci una smorfia di paura quando non sentì più il suo respiro sul mio collo,che fino a quel momento era l'unica cosa che mi diceva che Justin era accanto a me.