Intro

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Justin's POV

*INIZIO TELEFONATA*
?: Signor Bieber,devo darle alcune notizie sulle condizioni della sua ragazza.
Io: Mi dica tutto,dottoressa.
Dottoressa: Ariana non sta mangiando regolarmente e da questo posso capirlo dal feto che non si sta sviluppando. Se si rifiuterà ancora di mangiare,dovremmo metterle una flebo.
Io: Okay,vedrò cosa fare.
Dottoressa: Inoltre,può iniziare a camminare per brevi tratti. Vuole che chiami una fisioterapista o viene lei e esegue gli esercizi con Ariana?
Io: Non si preoccupi,arrivò fra qualche minuto.
Dottoressa: Perfetto,l'aspetto.

*FINE TELEFONATA*

Sapevo che Ariana non avrebbe mangiato regolarmente. Mi dovrei arrabbiare con lei per questo quando arriverò in ospedale,ma non lo farò. Non se lo merita. È decisamente troppo stressata e se continuo a sforzarla con i miei rimproveri e le mie critiche,finirà per scoppiare e ci vorranno giorni o addirittura settimane perché ritorni come prima. Mi sistemai i capelli velocemente e presi dal frigo una bottiglietta d'acqua da dare ad Ariana mentre svolgerà gli esercizi. Aprì la porta e sbuffai sonoramente alla vista della solita scatola sigillata che di sicuro conterrà un bigliettino con su scritto "-6". Non l'aprì nemmeno e la buttai nella pattumiera che c'era all'angolo della strada.

Se mia mamma era in prigione,chi cazzo era che mi mandava quei messaggi? Poteva trattarsi di qualche suo alleato? Sicuramente. Scossi la testa e in men che non si dica,mi ritrovai in ospedale. Dopo aver parcheggiato vicino all'entrata,varcai la soglia della porta e attraversai il lungo corridoio che odorava di disinfettante. Come consuetudine,mi accostai alla stanza di Eleonora,sentendo che stava urlando a qualcuno di andarsene.

《 Dylan,vattene da qui. Non ti voglio vedere! 》Singhiozzò mia figlia e mi allarmai subito,entrando di botto nella sua stanza. Vidi Dylan che aveva le mani sui suoi fianchi,mentre lei era attaccata al muro che cercava di liberarsi dalla sua presa. Che cazzo ci faceva Dylan in ospedale? E soprattutto,che cazzo stava facendo con mia figlia? Un'onda di rabbia si propagò in tutto il mio corpo e scattai verso quello sporco stupratore,togliendolo da Eleonora e spingendolo lontano dal muro. Lei sussultò e si nascose dietro di me,tremando visibilmente.

《 Che cazzo ci fai,qua? 》Mi avvicinai pericolosamente a lui mentre avanzava verso di me con passo felpato. Non sembrava minimamente impaurito dalla mia presenza e non sembrava imbarazzato o chissà che altro,sapendo che l'ho sorpreso con mia figlia.

《 Le volevo solo parlare. Ma non mi vuole ascoltare 》Si giustificò prontamente il ragazzo,facendomi scappare una risata amara. Spostai lo sguardo verso Eleonora che stava piangendo violentemente,strisciando all'angolo del muro.

《 Le vuoi parlare attaccandola al muro,brutto stronzo? È così che ragioni con le ragazze? 》Urlai inorridito dal suo modo di pensare. Lui sospirò e si passò una mano fra i capelli,guardando intensamente Eleonora,forse per chiederle un aiuto.

《 Non ti devi permettere neanche di guardarla,chiaro? L'hai violentata due settimane fa e pretendi che ti ascolti anche?! 》Lo presi per il colletto della camicia che indossava e lo spinsi verso la porta.
《 O-okay,non la cercherò più 》Balbettò,abbassando lo sguardo al pavimento e io inarcai un sopracciglio per la sorpresa.

《 Spero che mi perdonerai,in fondo ti amo ancora 》Disse infine,questa volta rivolto ad Eleonora che gli rivolse solo uno sguardo truce e carico di odio. Io scossi la testa,sbalordito.

《 Aspetta e spera. Vattene,adesso 》Gli ordinai duramente e raggiunsi Eleonora,prendendole il polso. Lui annuì e sgattaiolò fuori,mentre mia figlia scoppiava a piangere e mi attirava in un abbraccio. Sospirai e le circondai il corpo con le braccia,coccolandola per farla calmare. Mi ricordai quando la portai in palestra per farla sfogare e ha pianto per tutto il tempo. Ecco, questo momento mi ricorda quella scena.

Jariana~MISTAKES [#WATTYS 2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora