Mi girai lentamente. Non ebbi il tempo di focalizzare la mia vista sulla persona che avevo davanti che venni stordita da un pugno sul naso. Scivolai lentamente a terra e mi coprì il viso con le mani,sentendo il sapore del sangue sulle labbra.
Cercai di urlare per chiamare Justin ma l'incappucciato sostituì le mie mani con le sue per tapparmi la bocca. Piansi come non ebbi mai fatto,essendo sicuro di essere vicina alla morte.
«Vieni con me,puttanella» Mi sussurrò all'orecchio lo sconosciuto e con una mossa veloce mi prese per un braccio e mi fece alzare da terra. Strizzai gli occhi per il dolore che sentivo al naso e pensavo che me l'avesse rotto.
All'improvviso,si aprì la porta d'ingresso e ringraziai mentalmente Justin per essere rientrato il più velocemente possibile con un bodyguard.
«Amore,non c'è ness-LASCIALA IMMEDIATAMENTE!!» Urlò quando vide le mie condizioni. Singhiozzai quando lo sconosciuto si mise dietro di me,mi circondò con un braccio entrambe le spalle e mi puntò qualcosa di freddo sulla tempia. Cazzo,aveva in mano una pistola.
«Fai un altro passo verso di noi e la tua puttanella si ritroverà un buco nel cervello» Urlò minaccioso e io chiusi gli occhi,cercando di liberarmi dalla sua presa con le mani. Ricevetti solo un calcio molto forte sul fondo schiena e restai immobile,troppo spaventata per fare un altro passo falso.
«Non mi muovo ma lasciala andare,lei non c'entra» Mormorò disperato Justin e io lo guardai negli occhi,tirando poi su con il naso: una mossa sbagliata,perché provai un dolore inimmaginabile.
«Oh sì che c'entra» Rise di gusto l'incappucciato e vidi di sfuggita il bodyguard accanto a Justin schiacciare un bottoncino furtivamente nella tasca dei suoi pantaloni. Pensai che avesse appena chiamato i suoi compagni in aiuto.
«Si può sapere chi sei?» Domandò Justin e mi guardò con occhi disperati,sembrava che stesse piangendo e io non potevo fare niente per farlo calmare.
«Una persona qualunque» Lo immaginai sorridere per la sua risposta e io sospirai,non riuscendo quasi a respirare per il dolore.
«T-ti prego,l-lasciami a-andare» Balbettai e urlai quando ricevetti un altro pugno sul naso. Vidi Justin innervosirsi sempre di più e scoppiai a piangere.
«Zitta,brutta puttana. È tutta colpa tua se sono arrivato fino a questo punto» Cosa ho fatto io? Sentendolo parlare,mi accorsi che conoscevo quella persona. Non ne ero sicura al 100% ma il profumo di menta che si sentiva mi fece accapponare la pelle.
«H-Harry...» Sussurrai spaventata e deglutì,sentendo la sua risata nervosa.
«Brava piccola,visto che ti ricordi di me?» Mi accarezzò la guancia con l'indice e chiusi gli occhi,inorridita da quel tocco.
«Che cosa ti ha fatto Ariana,Harry? Possiamo parlarne ma metti giù la pistola» Rispose cauto Justin,avvicinandosi lentamente a noi.
«NO. LEI DOVEVA RESTARE CON ME,NON CON TE. LE HAI ROVINATO LA VITA E IO CERCAVO DI SALVARLA MA A QUANTO PARE HA PREFERITO FARSI SCOPARE OGNI GIORNO DA UNO SPORCO STUPRATORE!!» Urlò Harry,mentre io continuavo a piangere. Premeva la pistola sulla mia tempia insistentemente e pensai che volesse uccidermi da un momento all'altro.
«NON L'HO MAI VIOLENTATA,HARRY. NON MI PERMETTEREI MAI» Urlò di rimando Justin e mi mancò letteralmente il fiato.
«E QUANDO LA TRASCINAVI IN CAMERA DA LETTO SOLO PER I TUOI BISOGNI? QUESTO SI CHIAMA VIOLENTARE,BRUTTO STRONZO» Si vedeva che Justin stava per perdere la pazienza perché stringeva i pugni così violentemente da far diventare le nocche bianche.
«H-Harry,m-mi dispiace» Balbettai,cercando di farlo calmare perché il suo respiro era diventato pesante quanto il mio.
«Le tue scuse non le voglio,Ariana. D-dovevi restare con me» Mormorò,stringendo la presa intorno alle mie spalle.
«Ero s-spaventata» Era meglio se stavo zitta. Il suo respiro diventò rotto e sentivo il suo cuore battere incessantemente per la rabbia.
«NON MI INTERESSA. DOVEVI PERDERE LA VERGINITÀ CON ME PERCHÉ L'UNICO CHE ERA IN GRADO DI AMARTI ERO IO,CAZZO,SOLO IO!» Urlò di nuovo. Capì che stavamo degenerando. Stavamo parlando di qualcosa che ormai avevo donato a Justin e non a lui. Non doveva intromettersi nelle nostre faccende ma la sua mente era talmente annebbiata dalla rabbia che non riusciva a ragionare.
«Harry,ascolta...Ariana si è donata a me molto prima che tu la rapissi e la portassi a New York» Cominciò a parlare Justin e mi morsi il labbro al suono di quelle parole.
«E con questo dove vuoi arrivare,eh?» Lo incalzò Harry,premendo di nuovo la pistola sulla mia tempia. Il freddo dell'oggetto mi aveva trapassato le ossa e sentivo i brividi lungo la mia schiena.
«Lei era già innamorata di me. Non poteva andare a letto con te sapendo che il suo cuore batteva per qualcun'altro.» Rispose tranquillamente Justin,cercando di far ragionare il ragazzo.
«Ma tu intanto la tradivi con altre ragazze» Mormorò con una punta di veleno nella voce Harry. Sospirai e chiusi gli occhi. Mi costava ammetterlo ma aveva totalmente ragione.
«Non era una ragazza facile,avevo bisogno di sfogarmi!» Ribattè Justin e io annuì,sperando di convincere Harry a lasciarmi andare.
«La picchiavi...la insultavi...DOVEVO PORTARLA VIA DA TE!» Urlò di nuovo e sussultai sul posto.
«Ora non lo faccio più. Stavamo ricominciando a vivere,Harry,lasciaci in pace una volta tanto!» Lo pregai con gli occhi di non aggiungere altro per non far incazzare Harry perché sembrava improvvisamente pensieroso.
Sentivo le sirene della polizia in lontananza farsi sempre più forti e i miei occhi si illuminarono. Mi morsi il labbro cercando di non urlare dalla felicità.
«Fanculo» Mormorò e sgranai gli occhi quando sentì che fece scattare la sicura e posizionò meglio sulla mia tempia l'arma.
Sentì uno sparo. Chiusi gli occhi di scatto e piansi di nuovo. Qualcuno gemette di dolore e ad un tratto mi ritrovai a terra,con la testa appoggiata alla lavastoviglie.
Aprì piano gli occhi e vidi Harry accasciato a terra con la gamba sanguinante e Justin con una pistola in mano. La mise nella tasca dei suoi pantaloni e allontanò con i piedi quella di Harry,che venne poi sollevato dai poliziotti,appena entrati in casa.
«A-Ari,svegliati» Justin mi scosse la spalla per svegliarmi e io mormorai qualcosa che nemmeno io riuscì a capire.
«I-il naso...J-Justin,il naso» Scoppiai a piangere per il dolore e mi coprì la bocca con le mani,mentre sentivo di nuovo il sangue scorrere.
«Cazzo,è rotto» Sussurrò,togliendomi la mano dal viso. Continuai a piangere mentre sentivo le labbra di Justin sulla mia fronte.
«Calmati,è tutto finito» Mi abbracciò delicatamente e io lo strinsi a me più forte che potevo.
«Adesso,andiamo in ospedale» Mi prese in braccio e mi fece sedere nel sedile del passeggero della sua macchina e poco dopo guidò fino all'ospedale.
CONTINUO A 20 VOTI,20 COMMENTI E 29.3k VISUALIZZAZIONI.
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Jariana~MISTAKES [#WATTYS 2017]
FanfictionPrequel ----》Jariana~I can't live without you. Ariana e Justin hanno 33 e 37 anni. Eleonora ha 15 anni ed è una comune adolescente,felicemente fidanzata con un ragazzo che la farà soffrire. Il compito di genitori è molto duro e spesso ci sono delle...