/Forever Boy/

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Le due ore successive passarono in fretta e arrivò la ricreazione. Accesi il cellulare per vedere se avevo messaggi da parte di mamma o papà. Ce n'era soltanto uno della mamma,che mi chiedeva di chiamarla quando potevo. Pensando che fosse successo qualcosa,andai nel corridoio e uscì dalla scuola. Mi sedetti su uno dei gradini vicino all'entrata,in modo tale da sentire il suono della campanella. Stavo per schiacciare il tasto della chiamata per parlare con mia mamma,quando un'ombra si situò davanti a me,facendomi alzare lo sguardo. Vidi Dylan guardarmi con espressione dispiaciuta e allo stesso tempo neutra ma non gli diedi peso. Mi aveva fatto sentire una nullità,un mostro e non glielo perdonerò mai.

《 Possiamo parlare? 》Mi chiese ma io scossi la testa,riposando lo sguardo sul cellulare. Con una sola mossa,me lo tolse da sotto il naso. Mi alzai dai gradini arrabbiatissima e cercai di riprendermelo.

《 Dammi quel cazzo di telefono,Dylan. Devo chiamare mia mamma! 》Gli urlai,facendo un piccolo salto per prenderlo con le mani,visto che aveva alzato il braccio con l'oggetto il più in alto possibile.

《 Prima parliamo e dopo te lo dò 》Fece un ghigno malefico al doppio senso che aveva fatto e io alzai gli occhi al cielo,rendendomi conto che gli uomini sono tutti uguali.

《 Devo telefonare a mia mamma prima che suoni la campanella. Ti prego,è urgente! 》Lo pregai ma lui scosse la testa. Sbuffai.

《 Dylan,cazzo,non eri così stronzo quando eravamo insieme! Dammi quel cazzo di telefono! 》Urlai spazientita.

《 Hai sentito cos'ha detto? Ridalle il telefono 》Disse con voce calma qualcuno alle spalle di Dylan. Guardai oltre lui e vidi Ricky,il mio adorato migliore amico. Sorrisi e sospirai di sollievo. Da quando gli altri studenti avevano iniziato a prendermi in giro e a darmi fastidio,lui mi era sempre stato appiccicato come una cozza,perché secondo lui ci poteva essere qualcuno che poteva alzare le mani su di me. Sapeva di Dylan e voleva anche dirgliene quattro ma io lo fermai in tempo,spiegandogli che non ne valeva la pena. Fortunatamente,mi ascoltò. Lui e il mio ex ragazzo non erano in buoni rapporti e lo capivo dagli sguardi cagneschi che si lanciavano.

《 Chi cazzo sei? Il cavaliere che viene a salvare la sua amata principessa? 》Rise stronzo Dylan,facendo fremere di rabbia Ricky. Gli mimai con le labbra di non fare niente di stupido ma lui sembrò non capirmi.

《 No. Ti dico semplicemente di lasciarla stare e di ridarle il telefono. 》

《 Altrimenti? 》Dylan si mise le mani nelle tasche dei suoi jeans neri aderenti e si avvicinò lentamente al mio migliore amico.

《 Altrimenti,dirò alla preside e a tutta la scuola quello che hai fatto ad Eleonora 》Disse ovvio e vidi Dylan sgranare leggermente gli occhi,cercando di non darlo a vedere. Si girò verso di me e io misi le braccia incrociate al petto. Lo guardai con aria di sfida.

《 Cos'avrei fatto ad Eleonora? 》Mormorò,facendomi ridere nervosamente. Al ricordo di lui che si spingeva dentro di me,ignorando le mie suppliche di non farlo,mi vengono le lacrime agli occhi. Come poteva mostrarsi indifferente a quello che era successo? Come poteva anche solo guardarmi?

《 Non ti ricordi? L'hai violentata a casa tua,dicendole che avevi una sorpresa per lei 》Disse Ricky. Dylan deglutì rumorosamente e una lacrima solitaria rigò la mia guancia. Pensavo veramente che mi amasse ma sicuramente ha raccontato quello che è successo ai suoi amici e ha riso con loro.

《 Quindi,o adesso le ridai il cellulare o vado dalla preside a raccontare tutto 》Minacciò Ricky e Dylan sbuffò,venendo verso di me con il cellulare in mano. Lo presi senza guardarlo negli occhi e mi allontanai da lui di qualche passo.

《 Me ne vado ma non finisce qui 》Disse,puntandomi il dito contro,ma io rimasi impassibile. Quando se ne andò,mi buttai tra le braccia di Ricky,ispirando il suo odore di fumo e menta messi insieme.

《 Grazie mille,Ricky. Non so come sdebitarmi 》Odiavo avere dei debiti con gli altri e la maggior parte delle volte cercavo di fare le cose da sola,senza l'aiuto di nessuno. Era per questo che odiavo i lavori di gruppo in classe.

《 Non fare niente. L'ho fatto di mia volontà,pandina 》Disse,accarezzandomi i capelli. Risi per il classico nomignolo che mi dava e dopo lo salutai,dicendo che ci sentivamo nel pomeriggio tramite messaggi. Sospirando,ripresi il mio adorato telefono e finalmente potei chiamare mia mamma.

*INIZIO CHIAMATA*
Ariana: Pronto,Eleonora?
Io: Si,mamma,sono io. Come ti senti?
Ariana: Non molto bene,tesoro. Io: Mi dispiace. Cosa dovevi dirmi?
Ariana: Ti volevo chiedere se potevi andare in farmacia a prendere delle pastiglie per il mal di testa,quando esci da scuola. Dì alla farmacista che pagherò io,domani.
Io: Certo,ci vado dopo. Qualcosa per fermare la nausea non ti serve?
Ariana: Oh no,non serve niente. Passa da sola.
Io: Va bene,mamma,è suonata la campanella. Devo andare.
Ariana: Va bene,ti voglio bene.
Io: Anch'io,mamma.
*FINE CHIAMATA*

Riattaccai e dopo rientrai a scuola. Adesso,dovevo andare nell'aula di matematica dove ci sarà anche Dylan,perché non essendo molto bravo in questa materia deve prendere delle ripetizioni,anche se è in terza superiore. Andai,prima,nell'aula di storia-geografia a prendere il mio zaino e dopo andai nell'aula di matematica. Dylan era già li,all'ultimo banco che stava messaggiando con qualcuno. Non mi interessava chi fosse. Se stessimo insieme,certamente vorrei sapere con chi stesse parlando. Con lui,ho avuto sempre paura. Non per le manacce su di me,ma perché era uno dei ragazzi più belli della scuola e di conseguenza aveva molte ragazze dietro di lui. Avevo sempre paura che qualcuna di loro me lo potesse portare via. Buttai il mio zaino per terra,creando un gran tonfo e con la coda dell'occhio vidi Dylan sussultare per lo spavento. Sorrisi compiaciuta e mi sedetti sulla sedia,in seconda fila. Fra poco,sarebbe arrivata Gigi e non sarei stata più sola. Sentivo il suo sguardo bruciarmi la pelle e dovetti lottare contro me stessa per non guardarlo.

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《 Mi servirebbero delle pastiglie per il mal di testa,grazie 》Dissi gentilmente alla farmacista e lei mi sorrise calorosamente. Andò ad aprire uno di quei cassettoni lunghi che contengono i farmaci e prese una scatoletta abbastanza piccola. Me la porse e mi guardò da sotto gli occhiali,stupefatta.

《 M-ma tu sei la figlia di Ariana!
》Quasi urlò e io sorrisi. Annuì e lei si mise a saltellare come una pazza in mezzo ad altre cinque persone che,se io potessi leggere nel pensiero,direbbero che sarebbe da rinchiudere in un manicomio e buttare via la chiave.

"Ma che spiritosa"

《 Scusami ma sono una grandissima fan di Ariana e non capita tutti i giorni di incontrare la figlia in una fottuta farmacia 》Mi guardò,sgranando gli occhioni verdi,e devo ammettere che mi sta mettendo un po' di paura. Il demonio non era ancora uscito dal suo corpo. Quanto cazzo ci mette?

"Chiamo l'esorcista"

《 Lauren,la stai spaventando. Calmati! 》Disse un'altra farmacista dai capelli lunghi,boccolosi e castani. Aveva un bellissimo sorriso.

《 Camila,tu non capisci proprio niente! È la figlia di Ariana Grande e Justin Bieber. Dio mio,diventerei etero solo per lui 》Ehm...stai parlando di mio papà con me,cara...

《 Quindi,mi tradiresti con lui,eh? 》Chiese arrabbiata l'altra farmacista,che se non sbaglio si chiama Camila.

《 Probabile 》Rise scherzosamente Lauren e io stavo iniziando a sentirmi a disagio.

《 Ehm...passerà mia mamma domani a pagare perché non ho i soldi 》Dissi timidamente e mi strinsi nelle spalle. Le due farmaciste sgranarono gli occhi e si guardarono.

《 Si si si si,va benissimo! 》Dissero in coro e io le salutai con un mezzo sorriso,mentre loro continuarono a saltellare sul posto dalla felicità. Corsi fuori dalla farmacia e buttai fuori l'aria che avevo trattenuto. Non è facile essere famosi. Camminai verso casa per almeno dieci minuti e stavo per prendere le chiavi dal mio zaino,quando un forte dolore alla pancia mi colpì e mi accasciai a terra,dolorante.

CONTINUO A 26 VOTI,24 COMMENTI E 12K VISUALIZZAZIONI.

Jariana~MISTAKES [#WATTYS 2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora