The Way

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Eleonora's POV
Mi risvegliai dopo ore che sembravano anni e mi accorsi di essere ancora in quel fottuto ospedale. Ero da sola in una stanza bianca e spoglia che odorava di disinfettante e c'era un lettino accanto al mio nella quale non vi era sdraiato nessun altro paziente. Avevo uno strano filo attaccato al braccio e lì andai in panico. Cercai di toglierlo il più velocemente possibile ma facendo questo mi procurai soltanto del bruciore. Quel cazzo di filo era dentro il mio braccio! Sbuffai e alla mia sinistra vidi due sedie vuote. Dove erano i miei genitori? Perché non erano qui con me?

Ariana's POV
Fui svegliata da una serie di baci sulla guancia che mi fecero fare una smorfia per reprimere un sorriso. Aprì piano gli occhi per non essere infastidita dalla luce del sole e incontrai subito due occhi color caramello che mi fissavano. Sorrisi a trentadue denti e gli accarezzai i capelli.

《 Buongiorno 》Lo salutai con la voce impastata per il sonno e lui ricambiò con un altro bacio,questa volta sulla fronte. Si appoggiò sugli avambracci e mi accarezzò la guancia delicatamente.

《 Come ti senti? 》Mi chiese,sapendo che durante la gravidanza alla mattina dovevo sempre rimettere l'anima.

《 Stranamente bene. 》Affermai e lui annuì contento. Guardò poi la sveglia ed erano le sette del mattino. Provò a spostarsi da sopra di me,ma accorgendosi che il suo membro era nella mia intimità,uscì da me e si alzò. Arrossì violentemente a quel gesto,non ci era mai capitata una cosa del genere. Ieri sera eravamo molto stanchi e ci siamo addormentati subito. Ci sono state molte novità: l'appendicite di Eleonora,la scatola contenente il bigliettino ritrovata sullo zerbino e Justin che mi vuole dimostrare che io sono molto importante per lui. La testa mi stava per scoppiare.

《 Prima mi stavo godendo il panorama. 》Disse,fissando un dato punto del mio corpo. Seguì il suo sguardo e mi accorsi che mi stava fissando il seno. Mi coprì subito con una mano,prendendo poi con l'altra il lenzuolo. Rise di gusto al mio gesto e io gli feci la linguaccia,diventando subito rossa in viso.

《 Era giusto per fartelo sapere 》Alzò le spalle con noncuranza e io scossi la testa,sapendo che la sua perversione sarà la stessa anche negli anni successivi.

《 Pervertito 》Mormorai,attirando la sua attenzione. Sorrisi maliziosa e cercai di scendere dal letto tenendo il lenzuolo in mano per coprire il mio corpo. Justin mi prese per i fianchi e cominciò a farmi il solletico. Urlavo per il troppo ridere e scalciavo come una forsennata per liberarmi dalla sua presa. Ero completamente nuda davanti a lui,perché mi aveva tolto il lenzuolo di mano.

《 J-Justin,no! Smettila 》Urlai ridendo e dandogli una gomitata per farlo smettere,ma inutilmente.

《 Dimmi che mi ami e smetto 》Disse continuando a farmi il solletico,godendo nel vedermi con le lacrime agli occhi e il sorriso stampato in faccia. Scossi la testa per non dargliela vinta e lui con le dita toccò un punto della mia pancia che mi fece fare uno strilletto e contorcere.

《 Okay okay,ti amo 》Urlai e lui finalmente smise di farmi il solletico. Presi un profondo respiro e caddi a peso morto sul letto,chiudendo gli occhi. Sentì un risolino da parte di Justin. Mi baciò le labbra a stampo e si alzò dal letto,per poi sparire nel bagno. Sbuffai. Faceva sempre così quando doveva andare in bagno per primo. Mi distraeva dicendomi o facendo qualcosa e dopo sgattaiolava in bagno. E io ci cascavo sempre. Ci metteva mezz'ora per fare una doccia veloce e io dovevo aspettare che uscisse,perché la mia trousse con i trucchi e i profumi è in quel fottuto bagno. Sentì suonare il campanello e mi misi seduta di scatto sul letto,ignorando il capogiro iniziale. Misi i piedi fuori dal letto e li infilai nelle mie calde pantofole,per poi prendere la mia solita vestaglia da notte e metterla per coprirmi. A piccoli passi andai verso l'ingresso,anche perché chiunque c'era li fuori aveva smesso di suonare. Aprì e vidi solo il parco che c'è di fronte a casa nostra completamente vuoto,mentre i vicini di casa uscivano con la macchina per andare nel loro ufficio. Mi salutarono con un cenno della mano,gesto che io ricambiai ben volentieri. Posai lo sguardo sullo zerbino e i brividi cominciarono a percorrermi la schiena. Era la stessa scatola di ieri sera. Aveva il solito nastro adesivo che la ricopriva mentre non c'era alcun segno per farci capire chi ce l'avesse mandata. Mi chinai per prenderla e la guardai meglio.

Jariana~MISTAKES [#WATTYS 2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora