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Ariana's POV

Sono passate due settimane e finalmente ho tolto la stecca sul naso che mi dava molto fastidio. Sentivo adesso solo un lieve bruciore quando applicavo una crema consigliata dal medico ma per il resto non sentivo altri dolori.

Non ho ancora utilizzato il test di gravidanza. Non ho avuto dei cali di pressione o nausee improvvise ma ero solo ingrassata di qualche chilo e lo specchio me lo faceva notare benissimo.

Decisi di utilizzarlo. Mi asciugai le mani con un asciugamano e presi dalla mia borsa il test,dirigendomi poi in bagno. Chiusi a chiave la porta e seguì le istruzioni per l'uso scritte nella confezione.

Dovevo attendere almeno due minuti per scoprire il risultato e passai il tempo a rosicchiarmi le unghie per il nervosismo.

Presi il test e guardai attentamente il vetrino. Se c'erano due tacche,significava che ero incinta di un altro fagiolino ma come sapete non sempre la fortuna è dalla mia parte. C'era solo una tacca.

Deglutì e mi sedetti per terra,sentendomi improvvisamente male. Non ero incinta. Mi sentivo una buona a nulla,adesso non ero nemmeno più in grado di procreare.

«Piccola,sei qui?» Qualcuno bussò alla porta. Mi si congelò il sangue nelle vene riconoscendo subito la voce e decisi di non rispondere a Justin,che nel frattempo stava cercando di aprire la porta.

«Ariana,so che sei lì dentro. Apri o sfondo la porta» Minacciò Justin e io sospirai,alzandomi lentamente da terra. Girai la chiave e aprì la porta,ritrovandomi davanti il mio ragazzo. Forse notando la mia espressione,il colore dei suoi occhi si scurì e mi guardò confuso.

«Cosa ti succede?» Mi chiese. Lo oltrepassai e andai in cucina,sentendomi peggio di prima.

«Ariana,non mi ignorare» La presa forte e sicura di Justin mi fece girare nella sua direzione e sospirare. Abbassai lo sguardo al pavimento e cominciai a piangere,scivolando poi lentamente a terra.

«Ari...perché stai piangendo?» Mi domandò,abbassandosi alla mia altezza. Tirai su con il naso,gesto che mi dava ancora fastidio.

«H-Ho usato il test di gravidanza...e-e non sono i-incinta» Balbettai,per poi scoppiare di nuovo a piangere. Non volevo vedere l'espressione di Justin,non in quel momento. Lui non disse nulla,mi abbracciò solamente e mi lasciò un bacio tra i capelli.

«Stai tranquilla,piccola. Ci riproveremo» Tentò di rassicurarmi e io sospirai di sollievo,buttando fuori tutta l'aria che avevo trattenuto. Non si era arrabbiato,anzi,era stato molto comprensivo.

«Ci riproveremo stasera,okay?» Mi disse e io annuì prontamente,appoggiando la testa al suo petto.

«Perché non sono incinta,Justin?» Gli chiesi,come se lui sapesse la risposta. Lo sentì sospirare e si sedette per terra.

«In questi giorni,siamo stati molto stressati. Credo sia per quello» Mi rispose incerto e io dopo un momento di riflessione annuì. Aveva ragione. Lo stress era qualcosa di negativo durante la gravidanza e se non c'era,era meglio.

«Non ti preoccupare,si sistemerà tutto» Mi incoraggiò e io annuì,girandomi nella sua direzione per baciarlo sulle labbra. Mi diede un bacio a stampo e mi fece una carezza sul fianco,per poi aiutarmi a rimettermi in piedi.

«Vuoi andare in spiaggia?» Gli chiesi e lui annuì,sorridendo. Volevo tuffarmi nell'acqua gelida della Svezia ad ogni costo. Volevo rilassarmi con Justin,senza che nessuno ci infastidisca.

«Tieni» Justin mi porse il costume bianco che tanto adorava e sorrisi per quel gesto,dandogli un altro bacio a stampo. In men che non si dica,eravamo in spiaggia. Non c'era praticamente nessuno. Chi si faceva un tuffo proprio a Gennaio?

Era un bene per noi. Niente paparazzi,niente scatti improvvisi..quando rimasi solo in costume vidi Justin fissarmi intensamente. Gli facevo sempre questo effetto quando indossavo proprio quel costume e non riuscivo a capirne il motivo.

Mi ha sempre detto che quel costume risalta la mia pelle abbronzata e fascia le mie curve. Scarse curve,aggiungerei io.

«Vieni qui,piccola» Mi chiamò Justin e io spostandomi sulle ginocchia,misi le gambe dietro la sua schiena e gli accarezzai i capelli.

«Sei bellissima. Lo sai,vero?» Arrossì violentemente ma annuì subito,dandogli di sfuggita un altro bacio che lo fece ridacchiare.

«Vorrei fermare il tempo e restare abbracciata a te per il resto della mia vita» Gli dissi e lui sorrise,abbracciandomi. Mi accarezzò la schiena lentamente e io appoggiai la testa alla sua spalla.

«Anch'io» Rispose Justin dopo un po' e lo strinsi a me,chiudendo gli occhi. Dopo almeno dieci minuti passati in quella posizione,decidemmo di fare il bagno e Justin mi consigliò come l'altra volta di bagnare le cicatrici con l'acqua salata. 

«Bruciano?» Mi domandò Justin e io scossi la testa. Le cicatrici non mi facevano più male,quindi buttai fuori un sospiro di sollievo.

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«Ti amo» Mi disse Justin,per poi entrare lentamente in me. Sospirai per il piacere e appoggiai la testa al cuscino,respirando a fondo.

«Ti amo anch'io» Dissi di rimando e mi aggrappai alle sue spalle,mentre cominciava a muoversi prima velocemente e poi lentamente. Mi voleva fare impazzire,di sicuro.

Stavamo facendo l'amore come quasi ogni sera. Stavamo riprovando ad avere un bambino. Spero proprio che il risultato sia positivo,perché non accetterei ancora una volta una tacca blu.

Venimmo insieme dopo qualche minuto e come sempre,Justin appoggiò la testa al mio petto e ci coprì con il lenzuolo. Nella stanza regnavano solo i nostri respiri ancora pesanti per quello che avevamo appena fatto.

Era passata esattamente una settimana e tutto procedeva regolarmente. Eleonora ha cominciato ad imparare la grammatica di base del posto e ogni giorno doveva studiare argomenti diversi per le verifiche che le assegnava la professoressa di svedese.

Justin si allenava per le gare che si terranno nei prossimi mesi mentre io facevo delle passeggiate con Zara oppure me ne stavo da sola in casa,con la compagnia di due bodyguard che studiavano ogni mio movimento.

Andai velocemente in bagno,in preda alla nausea. Vomitai persino l'anima e dopo mi sentì molto peggio. Mi girava la testa vorticosamente e dovetti chiamare le due guardie in mio aiuto.

Avvisarono subito Justin che in pochi minuti ritornò a casa e mi accarezzò delicatamente la guancia.

«Fra qualche minuto,usiamo il test» Mi disse Justin e io annuì solamente. I bodyguard erano ritornati a sorvegliare l'esterno della casa e mi sentivo in colpa per loro.

Non potevano riposarsi un attimo che dovevano badare alla mia vita e non alla loro.

«Justin,secondo te sono incinta?» Gli chiesi,accarezzandomi d'istinto la pancia ancora piatta. Lui si sedette sul divano e mise dietro il mio orecchio una ciocca ribelle di capelli.

«Sicuramente. Hai vomitato e a quanto mi hai detto presenti tutti i sintomi di una gravidanza» Disse tranquillo e io annuì,alzandomi successivamente dal divano per prendere il test e rinchiudermi in bagno assieme a lui.

Mi aiutò con il flaconcino che doveva contenere la mia urina e aspettammo circa due minuti. Mi baciò la fronte e poi prese il test,precedentemente messo in orizzontale sulla lavatrice.

Guardai il vetrino come avevo fatto l'altra volta con il cuore in gola.

Negativo.

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Jariana~MISTAKES [#WATTYS 2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora