Capitolo 1

1.1K 38 14
                                    

10 Dicembre 2014

Camilla's pov

<<Cavolo!>> esclamo appena mi cade la borsa.

Ops... Che maleducata! Non mi sono presentata!
Rimedio subito!

Ciao!
Mi chiamo Camilla, ho quasi vent'anni e sono Bolognese, ma abito in America (più precisamente New York) da un anno per studiare fotografia, la mia più grande passione!
Sono bassa e molto magra.
Ho dei capelli rossicci che mi arrivano alla vita e grandi occhi verdi.

Scusate la mia esclamazione e la mia maleducazione, ma oggi è una terribile giornata!

Sono dovuta partire da New York perché mia sorella Valeria vuole farmi conoscere il suo nuovo fidanzato, e io non sono per niente felice.
Non pensate male eh... Sono felice che mia sorella sia felice, ma mi presenta un fidanzato ogni tre mesi!
Comunque non è neanche questo il problema...
Il problema é che io sarei dovuta essere a Bologna a quest'ora, però c'è stato un problema con il volo e ora sono a Madrid.
Mi hanno dato l'indirizzo di un hotel in aeroporto, solo che non riesco a raggiungerlo, non vedo taxi e come se non bastasse, mi è caduto tutto quanto dalla borsa!
Insomma sapete no? Mai na gioia.

Mi inchino per prendere la borsa e vedo una persona avvicinarsi.
Mi alzo e vedo il fisico niente male di un ragazzo.
Lo guardo con attenzione, dalla testa ai piedi, e appena arrivo alle sue braccia, deglutisco.
Metto bene a fuoco l'immagine e vedo un bellissimo ragazzo che mi rivolge un dolce sorriso.
Occhi castani scuri, come i capelli pettinati in un ciuffo alto, e una strana montatura di occhiali.

<<Serve una mano?>> domanda inginocchiandosi.
<<Grazie.>> dico.

Raccogliamo tutte le cose e poi ci rialziamo.
Lo guardo meglio e... mamma mia che carino!

<<Grazie.>> ripeto.
<<Figurati. Tu sei italiana?>>
<<Anche tu vero?>>

Ci guardiamo e ridiamo.

<<Effettivamente si, sono Bolognese.>> dico.
<<Oh... Io sono Siciliano invece.>>
<<Oh! Bello!>>
<<Molto. Piacere, sono Piero.>> dico porgendomi la mano.
<<Io sono Camilla.>> rispondo stringendogliela.

Mi sorride dolcemente e sciogliamo la nostra stretta di mano.

<<Che ci fai qui?>> domanda.
<<Devo andare a Bologna, ma è successo un problema con il volo e adesso sono qui, a cercare di capire dov'è l'hotel.>> dico.
<<Che hotel è?>> domanda.

Gli faccio vedere il fogliettino con scritto il nome dell'hotel e sorride.

<<Guarda, vedi questa stradina qui? Percorrila tutta, l'hotel è all'angolo.>> dice.
<<Grazie, sei molto gentile.>>
<<Figurati.>>

Prendo la borsa e la valigia.

<<Grazie ancora. Arrivederci.>> dico.
<<Arrivederci.>>

Mi incammino verso l'hotel.
Eppure io quel ragazzo l'ho già visto da qualche parte.

Assolta dai pensieri, arrivo all'hotel e chiedo una camera.
Vado verso il mio piano ed entro in camera, buttandomi sul letto.
Metto il telefono in carica ed entro dentro la doccia.

Mezz'ora dopo

Esco dalla doccia, mi asciugo, mi vesto e, dopo aver preso il telefono, vado nel ristorante dell'hotel.
Sono le 20, e il mio stomaco chiede di essere riempito, d'altronde, non mangio dalle 10 si stamattina.

Un imprevisto amorevole {Piero Barone}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora