Capitolo 13 (Seconda Stagione)

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Eh niente, prima di iniziare il capitolo, volevo fare gli auguri al nostro Pieruzzo che compie 24 anni ❤. Gli auguri più sinceri per una persona speciale ❤.
Ora vi lascio al capitolo, buona lettura ❤

29 Maggio 2020

Camilla's pov

Mi sveglio non appena sento il suono della sveglia. Apro gli occhi cercando di abituarmi alla poca luce che penetra dalle finestre. Sbadiglio e mi stiracchio tra le coperte.
Mi giro poi verso Piero che si gira dall'altra parte mettendosi il cuscino sul viso.

<<Amore?>>
<<Non voglio svegliarmi.>> mormora mettendosi a pancia in giù.
<<Temo tu debba farlo.>> rispondo lasciandogli un bacio sulla spalla.
<<Ma io ho sonno!>> si lamenta.
<<Anche io, ciò non toglie il fatto che dobbiamo andare a lavoro.>>

Lo sento sbuffare e sorrido.
Mi alzo dal letto ma Piero mi prende per i fianchi e mi fa ricoricare. La mia testa è sulle sue gambe, e le nostre labbra sono attaccate.

<<Dovremo alzarci.>> mormoro tra le sue labbra.
<<Dovremo...>> risponde lui con un sorriso sghembo in volto.

Mi metto a ridere e lo bacio.
Lui sorride e mi bacia.

<<Sei bellissima.>> sussurra accarezzandomi la guancia.
<<Smettila di ripeterlo, altrimenti ci credo.>> rido.
<<Devi crederci.. Sei bellissima.>> ripete.
<<Com'è possibile che dopo tutti questi anni riesci comunque a farmi arrossire?>> gli chiedo sentendo le guance andare a fuoco.
<<Ho il mio fascino.>> risponde fiero.
<<Non ti pavoneggiare adesso Barone. Non è il caso.>> rispondo alzandomi dal letto.

Lo sento ridere ed lo sento alzarsi.
Mi giro verso di lui, lo raggiungo e lo bacio.

<<Buongiorno principessa.>> mi sussurra baciandomi.
<<Buongiorno Barone.>>

Mi bacia e mi prende per mano per poi andare in cucina e preparare insieme la colazione.

È passato un mese. In questo mese non è successo niente di che. Io sono tornata a lavoro, e tutti abbiamo più o meno ripreso la nostra vita quotidiana. C'è solo un piccolo problema: Lisa non mi parla più.
La chiamo più e più volte ogni giorno, ma lei non mi risponde.  Le mando messaggi su messaggi, ma lei non li visualizza. Quando magari i ragazzi sono tutti qui e decidiamo di fare un giro, o di andare a mangiare una pizza, lei non viene quasi mai. Ignazio la giustifica dicendo che è stanca, e che non sta bene, ma a me non mi quadra.

<<A cosa pensi amore?>> mi domanda Piero appoggiando la mia tazza con del caffè sul tavolo.
<<A Lisa.>> ammetto.
<<Non ti risponde ancora?>>
<<No, e mi sto preoccupando sempre di più.>>
<<Pensavo di andare da lei dopo il lavoro, giusto per sapere come sta.>>
<<Come vuoi, ma stai attenta.>>
<<Tranquillo.>>

Mi sorride dolcemente e mi bacia.
Dopo aver consumato la colazione, ci prepariamo per andare a lavoro.
Prendo la mia macchina e dopo averlo salutato con un bacio, mi dirigo verso lo studio dove lavoro.
Arrivo e trovo Simone.

<<Buongiorno signorina.>> mi saluta sorridendo.
<<Buongiorno Simone. Come va?>>
<<Va tutto bene, tu?>>
<<Tutto bene.>>
<<Mmh... Non sembra da questo visino imbronciato. Cosa mi stai nascondendo rossa?>> mi chiede accarezzandomi la guancia con l'indice.
<<Niente, sono solo in pensiero, ma niente di grave.>> rispondo sedendomi al mio posto.
<<E si può sapere che pensieri frullano in quella testolina?>> mi chiede dolcemente sedendosi davanti a me.
<<La mia amica non mi risponde più al telefono.>> confesso.
<<Stai parlando di Annalisa?>>
<<In persona.>> confermo accendendo il computer. <<Temo sia arrabbiata con me per l'incidente.>> ammetto poi guardandolo negli occhi.
<<Non ti preoccupare rossa. Vedrai che sarà solo in pensiero in questi giorni.. E poi, in ogni caso ci sono io qui che ti aiuto.>> mi consola e io sorrido.
<<Grazie Simo.>>
<<Non mi devi ringraziare rossa. Per me sei una persona importante, e non voglio vederti soffrire.>>

Un imprevisto amorevole {Piero Barone}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora