Capitolo 8 (Seconda Stagione)

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Piero's pov

Appena la porta si apre sgrano gli occhi.
Non ci credo. Che ci fa lei qui?

<<Buonasera.>> saluta intimidita.
<<Valeria? Che cosa ci fai tu qui?>> le domanda Gianluca sorpreso.

Nessuno si sarebbe mai aspettato questa visita. In questa circostanza. Proprio questo giorno.

<<Camilla è pur sempre mia sorella.>> risponde lei con tono ovvio.
<<E adesso te ne sei resa conto?>> le chiedo.

Si girano tutti a guardarmi.

<<Posso parlarti Piero?>> mi chiede lei.
<<Che cosa vuoi dirmi?>>
<<Voglio parlarti in privato.>>

Annuisco ed esco dalla camera insieme a lei.
Ci sediamo nella sala d'aspetto e lei mi guarda.

<<Allora? Che vuoi dirmi?>> domando impaziente.
<<Piero, non fare così. Sono dispiaciuta per ciò che è successo a Camilla. Mi dispiace veramente tanto.>>
<<Si certo...>> sussurro infastidito.

Non la guardo neanche. Sono solo parole le sue.

<<Ho saputo che Camilla era incinta e che ha perso il bambino. Mi dispiace.>> dice.
<<Come lo hai saputo?>>
<<Camilla mi ha detto che era incinta e ho saputo che lo sportello della macchina le è finito in pancia e ha perso molto sangue.>> spiega.

Sospiro.

<<Mi dispiace davvero tanto.>> ripete.
<<Mi dispiace, ma non riesco a crederti molto.>> rispondo secco alzandomi.

Appoggia una mano sul mio braccio facendomi girare verso di lei.

<<Perché mi tratti così?>> mi domanda con gli occhi lucidi.
<<Perché... Perché... Ma che cazzo ne so!>> sospiro cadendo a peso morto sulla poltroncina. <<Sono stanco porca di quella troia. Stanco morto!>> esclamo poi.
<<Hey... Vedrai che presto tutto questo sarà solo un ricordo.>> mi dice.
<<Lo so, ma... ci sono troppe cose che non mi quadrano.>>

Mi costringe ad un contatto visivo. Ci stiamo guardando con gli occhi lucidi.

<<Io ci sono.>> sussurra.
<<Tu...>>

Non finisco la frase. Non so veramente cosa dire.
Chiudo gli occhi e sento le sue labbra sulle mie.
Appoggio le mani sulle sue spalle e la spingo.

<<Ma che diavolo fai?!>> urlo alzandomi.
<<Perdonami. Io volevo...>>
<<Valeria, per favore, vai via.>> la interrompo.
<<No. Non posso. Camilla..>>
<<Vattene.> la interrompo un'altra volta.

Lei si alza e si riavvicina a me.

<<Io sono qui.>> ripete a voce bassa, come se non volesse farsi sentire.

Mi allontano da lei come scottato e lei va via.
Merda.

Il giorno dopo

Mi avvio verso l'ospedale.
Sono le sei del mattino, e io sto andando in ospedale per vedere Camilla.
Ieri non si è svegliata, e spero vivamente che oggi lo faccia.
Non posso stare lontano da lei. Lei non può lasciarmi da solo.

Arrivo davanti all'ospedale e vedo un sacco di giornalisti.
Ma che palle! E adesso questi che cazzo vogliono?
Appena un giornalista mi nota, lo urla e tutta la gente mi accerchia.
Ma non potevi tapparti la bocca stupido giornalista?

<<Piero? È vero che la tua ragazza era incinta?>> mi chiede un giornalista.

Come hanno fatto a scoprirlo?

Un imprevisto amorevole {Piero Barone}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora