Capitolo 2 (Seconda Stagione)

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Il giorno dopo

Camilla's pov

Mi sveglio non sentendo il calore del mio ragazzo.
Al suo posto trovo un bigliettino, dove mi dice che è andato in studio prima e che ci vedremo direttamente a cena..
Guardo l'orario: le 6:30.
Decido di entrare in bagno e farmi una doccia calda.
Finisco di lavarmi e vado in cucina per fare la colazione.
Dopo aver fatto colazione, mi preparo e vado a lavoro.

Appena arrivo, entro nello studio e inizio a sistemare delle foto nel computer.

<<Come sta la mia dipendente preferita?>> chiede Simone venendo verso di me.
<<Mmh... Stanca, ma felice.>>
<<Bene, anche perché quando la mia dipendente preferita è felice, sorride, ed è molto più bello.>>
<<Grazie.>> sussurro ridendo.

Mi dà un bacio sulla guancia e sorride.

<<E il tuo principe azzurro?>> chiede.
<<A lavoro.>>
<<Oh.. Okay. Ti lascio lavorare piccolo puffo rosso. Ci vediamo dopo.>>
<<Non chiamarmi mai più così!>>

Ci mettiamo a ridere.
Riprendiamo il nostro lavoro.

La sera

Torno a casa esausta e vedo Piero seduto sul tavolo con uno sguardo strano. Ma che diavolo succede?

<<Piero? Amore? Che succede?>>

Mi avvicino a lui e lui alza lo sguardo.

<<Devo parlarti.>> dice.
<<Di cosa? Che succede?>>

Mi siedo affianco a lui.

<<Amore che c'è? Mi preoccupi.>> dico.
<<Ti volevo parlare di noi.>>
<<Certo. Dimmi.>>
<<Ecco, noi stiamo insieme da un po' di tempo. Viviamo felici. Tranquilli. Ma io ho capito di non voler più essere il tuo fidanzato.>>
<<Cosa?>> sussurro con voce rotta dal pianto.

Mi sta lasciando?

<<No. Non voglio più essere il tuo ragazzo Camilla.>> dice.

Mi alzo con il cuore a mille.

<<Perché? Ho fatto qualcosa che non va? È perché sono troppo testarda? Oppure c'è qualcun'altra?>> lo vedo ridere e abbassare lo sguardo. <<C'è un'altra vero? Sembrava andasse tutto bene! Chi è? La conosco? È di Bologna? È per caso Anna? Quella coinquilina che appena ti vede ti fa sguardi da cerbiatta? È lei?! No.. Non è lei. Non credo possa piacerti qualcuno come lei... Allora perché? Piero, per favore, ti scongiuro, non lasciarmi. Io senza te non posso vivere e...>>
<<Mi fai finire il discorso?>> mi interrompe alzando lo sguardo.
<<Io... Si.>>

Si inginocchia davanti a me e prende un cofanetto con dentro un anello.

<<Non voglio lasciarti perché sei troppo testarda. Oddio, lo sei eh, però credo che tu abbia frainteso... Io non voglio essere più il tuo fidanzato perché voglio poter dire di essere tuo marito. Voglio presentarti come mia moglie, la donna che mi ha cambiato la vita. Camilla. Vuoi farmi l'uomo più felice sposandomi?>>
<<Ma dico io: SEI IMPAZZITO?! Ho perso dieci anni di vita!>>
<<Perciò? Che rispondi?>>
<<Io...>> gesticolo tentando di spiegare quello che voglio dire. <<Io... Si! Dieci, cento, mille volte si! Si!>> urlo emozionata baciandolo.

Mi mette l'anello e poi si alza per baciarmi.

<<Non posso crederci! Diventerò tua moglie.>> sussurro tra le sue labbra.
<<Non vedo l'ora di prenderti tra le braccia con il tuo meraviglioso abito da sposa. Proprio così.>>

Mi prende in braccio a mo di sposa e mi bacia, poi mi porta in soggiorno e mi fa coricare sul divano.
Si corica vicino a me e mi abbraccia.

<<Non posso crederci..>> sussurro.
<<Neanche io.>>
<<Certo che però... potevi evitarmi lo spavento eh..>>
<<E l'effetto a sorpresa dove lo mettevo scusa? Mi hai fatto morire quando ti sei spaventata. Che poi, con Anna? Lo sai che non la sopporto.>>
<<Cretino. Mi hai fatto spaventare. Temevo di perderti.>>

Mi metto a ridere e lo bacio.

<<Ora però, dobbiamo festeggiare!>> dice prendendomi in braccio.
<<E come?>>
<<Prima di tutto andando verso la camera da letto.>>
<<Sei sempre il solito.>> rido.
<<È un bene voler desiderare la propria ragazza. Ti fa capire che hai bisogno di lei.>>
<<Quindi tu hai bisogno di me?>>
<<Come l'aria che respiro amore mio, non dubitarlo.>>

Sorrido e lo bacio.
Mi appoggia sul letto e mi bacia.

<<Aspetta! Aspetta! E ai ragazzi quando lo diciamo?>> chiedo.
<<Pensavo di invitare i ragazzi e Francesco e tuo fratello a cena, poi possiamo videochiamare i tuoi e i miei così lo diciamo anche a loro.>>
<<Va bene, anzi, va benissimo! Non vedo l'ora!>>
<<Allora li inviteremo il prima possibile.>>
<<Adesso dobbiamo organizzarci per la cerimonia, per la sala... Hai una data?>>
<<Pensavo di sposarci a Dicembre. Che ne pensi?>>
<<A me va benissimo, ma il giorno?>>
<<Il dieci.>>
<<E perché?>>
<<Perché il dieci di dicembre ci siamo incontrati.>> risponde.
<<Te lo ricordi?>>
<<Come dimenticarlo? Mentre passeggiavo per le strade di Madrid, una strana esclamazione di una meravigliosa voce richiamò la mia attenzione. Mi girai e vidi una grande chioma rossa a terra, mentre prendeva tutta la sua roba. Mi avvicinai, la aiutai e dopo averla vista le sorrisi. Avevi tutti i capelli scompigliati, e il tuo viso era stanco, ma non appena i miei occhi hanno incontrato i tuoi, ti sei accesa, e lo stesso io, incantato da tanta bellezza.>> dice.
<<E da lí, dopo la cena e l'aereo, ci siamo rivisti a casa di Valeria.>>
<<Già.. Sai che in quelle notti non facevo altro che sognarti al posto di Valeria?>>
<<Anche io ti sognavo sempre.>>
<<E poi ero geloso marcio perché Gianluca pareva ti facesse la corte. Devo dire che qualche volta sognavo di dargli talmente tanti cazzotti da renderlo più rosso dei miei occhiali. Lo negavo, ma era geloso, e molto.>>
<<Anche se lo negavi ogni volta, io lo vedevo che eri geloso. Tutti lo vedevamo!>>
<<Lo so. Fino a quando per la prima volta a Sanremo, ti ho baciato.>>
<<E mi hai fatto soffrire mio caro e dolce Barone, ma allo stesso tempo mi hai fatto impazzire di te, e ora senza di te non posso stare.>> confesso per poi baciarlo dolcemente.
<<Era un bacio veramente sentito. Non sapevo nemmeno io perché te lo stavo dando. Io ero innamorato, o almeno così pensavo, di Valeria, ma non mi sono mai pentito di quel bacio, sai?>>
<<Io invece ho odiato quel bacio solamente perché mi era piaciuto.>>

Ride.

<<Te lo giuro. Lo stavo odiando con tutta me stessa, ma allo stesso tempo volevo ridartelo tante di quelle volte.>> dico. <<Mi hai fatto impazzire, non capivo più niente! La mia coerenza era andata a farsi fottere!>> esclamo ridendo.
<<E poi arriva il concerto a Verona.>>
<<Eh già. Tu che mi dici il primo Ti Amo mai sentito da nessuno, e il Ti Amo che io mai ho detto. Io e te che ci fidanziamo, i miei genitori che scopro non esserli, ma nonostante tutto, io li amo come se lo fossero.>>
<<Ed ora siamo qui. Da soli nella nostra camera da letto, ad aspettare il giorno che ci sposeremo.>>
<<Già. Forse ne è valsa la pena. Dopo Valeria, Ryan e Veronica..>>
<<Loro adesso sono lontani amore mio. Valeria mi sembra che si stia più o meno comportando come una sorella, e Veronica e Ryan neanche si sa dove siano!>>
<<Hai ragione.>>
<<Già. Ora fammi tante coccole perché ne ho tanta tanta voglia!>> dice stringendosi.
<<Cucciolo! Ti faccio tutte le coccole che vuoi!>>

Lo stringo e lo bacio.

<<Ti amo mia piccola nanetta rossa.>> dice.
<<Anche io mio grande amore.>>

Mi ribacia.

Buona domenica a tutti!
Questo capitolo è più che altro un capitolo di ricordi e di proposte.
Che ne pensate?
Cosa succederà ai nostri futuri sposi?
Ciao.
~Martina😘

Un imprevisto amorevole {Piero Barone}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora