Piero's pov
<<Piero. Piero calmati.>> sussurra Gianluca.
<<Mi volete dire che dopo quasi due ore di operazione, voi non siete riusciti a salvarla?!>> urlo alzandomi per guardare il dottore negli occhi.
<<Signore, aveva un mese! Non potevamo salvarla. Era troppo piccola!>>Mi blocco per un secondo e inarco un sopracciglio.
<<Mi scusi. Temo di non aver capito.>> dice Gianluca. <<Chi aveva un mese?>> chiede poi.
<<Non lo sapevate?>> ci chiede il dottore.
<<Che cosa?! Dottore non capisco.>> rispondo confuso.
<<Di chi sta parlando?>> chiede Ignazio.
<<Di suo figlio. La creatura aveva un mese. Pensavo lo sapesse. Mi dispiace.>> dice.Non posso crederci. Camilla era incinta?
<<Ma Camilla come sta?>> chiede Gianluca.
<<La madre è riuscita a salvarsi. L'abbiamo portata in camera ora. Sta riposando.>> risponde.
<<Okay. Possiamo vederla?>>
<<Solo quando si sveglierà.>>
<<Okay. Grazie dottore.>>
<<Figuratevi. E mi dispiace ancora.>> dice prima a tutti, poi a me.Io non lo guardo neanche. Non riesco neanche a parlare.
Il dottore esce, e io ancora non riesco a dire niente.
Mi siedo sulla poltrona.<<Piero. Parla, per favore.>> mi implora Gianluca.
<<Era tutto ciò che desideravo. Sposarla e avere un figlio da lei. Ma non ho fatto né uno né l'altro.>> sussurro.
<<Ci dispiace veramente tanto Piero.>> risponde Ignazio.
<<Devo andare da lei.>> sibilo alzandomi.
<<No Piero. Il dottore ha detto che..>> tenta di bloccarmi Chiara, ma io la interrompo.
<<So cosa ha detto!>> esclamo stizzito. <<Ma ho bisogno di lei ora, e lei ha bisogno di me.>>Loro mi guardano ammutoliti e io esco dalla stanza per andare da Camilla.
<<Mi scusi?>> mi ferma un'infermiera. <<È lei il fidanzato di Camilla Rossi?>>
<<Si. Sono io. Mi dica.>> rispondo.
<<Questa è la borsa della sua ragazza.>> dice mostrandomi la borsa di Camilla.Annuisco e la prendo.
L'infermiera fa per andare via, ma io la blocco.<<Posso sapere dov'è la mia ragazza?>> domando.
<<Mi dispiace. Ma non posso dirglielo. La ragazza deve stare sola.>> dice cercando di andare via, ma io la fermo di nuovo.
<<Senta. So che le è stato detto questo, e probabilmente adesso non gliene importerà niente di tutto questo. Ma io in questo istante ho bisogno di vedere la mia ragazza. Anche attraverso un vetro. Ma ho bisogno di vederla, ora più che mai. La scongiuro.>>Lei mi guarda stupita e poi mi sorride.
<<Sembra molto innamorato di questa ragazza.>> nota.
<<Lo sono. Mi creda. Come mai in vita mia.>> metto in chiaro.Lei mi sorride un'altra volta.
<<Venga con me. La porto da lei, ma solo per qualche minuto.>> dice.
<<Grazie mille. Veramente.>> le dico sorridendo.Mi porta in camera con Camilla e mi lascia lì da solo con la mia ragazza.
<<Amore mio.>> sussurro avvicinandomi a lei.
Le bacio la mano e mi siedo a fianco a lei.
Ha una flebo nel braccio, le occhiaie e alcuni graffi, più le labbra spaccate, ma nonostante tutto, io la trovo stupenda.<<Amore mio. Come stai?>> chiedo.
Lei continua a non rispondermi - non che mi apettassi altro - e a me si spezza letteralmente il cuore a vederla così.
È bella, ma è indifesa, ed è triste. Lo vedo dalla sua smorfia.
Le accarezzo lentamente la guancia e le bacio dolcemente le labbra cercando di non piangere.<<Amore, ti devi svegliare. Dobbiamo tornare a casa.>> dico. <<Dobbiamo sposarci vita mia. Dobbiamo amarci ancora amore. Per favore. Apri gli occhi.>> sussurro.
Lei continua a non rispondere e io mi sento sempre più male.
<<Pensavo di essere stato chiaro. Nessuno doveva entrare.>> dice il dottore.
Mi giro verso di lui e lo guardo.
<<Mi perdoni dottore. Ma avevo bisogno di vederla subito.>> ammetto.
<<Capisco che è innamorato della sua ragazza, ma..>>
<<Troppo innamorato da non riuscire a lasciarla da sola.>> lo interrompo.
<<Mi dispiace signore. La ragazza è ancora sotto l'effetto dell'anestesia, ed è meglio così. Ha bisogno di riposare.>> dice.
<<Lo so... Ma prometto che non cercherò di svegliarla. Solo... voglio poterle stare accanto. Per favore.>>
<<Io non...>>
<<Dottore, la sto pregando. Non posso starle lontane.>>
<<Mi dispiace davvero signore. Io non posso.>>Annuisco oramai sconfitto e lo guardo.
<<È solo ed esclusivamente per il bene della ragazza signore. Mi creda.>> dice, come per giustificarsi.
<<Capisco dottore.>> dico.
<<Mi dispiace tanto.>>Esco dalla stanza distrutto e mi siedo su una poltroncina.
Voglio sprofondare nell'abisso più profondo.
Voglio morire senza di lei, perché lei è la mia vita.<<Piero.>>
Mi giro verso la voce e vedo Gianluca.
Si siede vicino a me.<<L'hai vista?>> mi chiede.
<<È piena di graffi. Ha le labbra spaccate. È triste.>>
<<Devi, anzi, dobbiamo tenere duro. Perché non sei solo Piero. Non lo sei, e non lo sarai mai.>> dice.
<<Non posso vivere senza di lei. Sarebbe come morire.>>
<<Non dire così Piero.>>
<<Cosa mischia vuoi che dica Gianlú?!>> sbotto arrabbiato.
<<Scusa Piero, ma non dire così..>>
<<Gianluca voglio sparire. Subito.>>
<<Scordatelo. Non dire una cosa del genere mai più.>>
<<Ho paura.>> confesso più a lui che a me.
<<Lo so. Mi dispiace tanto.>>D'un tratto arriva verso di noi Emanuele con mio fratello e Virginia.
<<Dov'è? Come sta?>> chiede agitato Emanuele.
<<Calmati Emanuele. Per favore. Ci manchi solo tu.>> dice Gianluca.
<<Piero? Stai bene?>> mi chiede mio fratello guardandomi.
<<No.>> rispondo sincero, non ha senso mentire proprio a lui che mi conosce perfettamente.
<<Da quanto è qui?>> chiede Virginia.
<<Ha fatto un'operazione di quasi due ore.>> risponde Gianluca. <<Adesso sta riposando. Purtroppo non possiamo entrare.>>
<<E Chiara e Annalisa?>>
<<Loro non si sono fatte niente fortunatamente.>>
<<Menomale.>> risponde Francesco sospirando.Ed a me rinizia a venire un dubbio.
Non capisco perché diavolo quella macchina è riuscita a colpire Camilla e non Annalisa.
Insomma, la macchina era contro Annalisa, giusto?!
Non so cosa pensare. Sto impazzendo.
Sbuffo e appoggio i gomiti sulle ginocchia, poi porto le mani alle tempie e le accarezzo.
Sento un continuo ronzio nella testa. Sento un dolore tremendo.<<Piero? Che succede?>> mi chiede Francesco.
<<Ho mal di testa.>> ammetto abbassando lo sguardo.
<<Sicuro? Vuoi che chiami qualcuno e...>> viene interrotto dalla voce di Ignazio che mi chiama.Ci giriamo verso di lui lo vediamo con una faccia preoccupata.
<<Piero. Abbiamo un piccolo problema.>> mi dice.
Che problema sarà?
Cosa starà succedendo?
Che ne pensate?
So che vi ho fatto spaventare un po' con lo scorso capitolo... Sorry..
Un bacio.
~Martina😘
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Un imprevisto amorevole {Piero Barone}
FanfictionCamilla, che abita a New York per studiare, torna a Bologna, sua città natale, per conoscere il fidanzato della sorella. In seguito a problemi in aereo, Camilla conosce Piero, e se ne innamora, e lo stesso il giovane, però presto lei scoprirà che Pi...