Capitolo 12 (Seconda Stagione)

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Due ore dopo

Annalisa's pov

Greta.. Greta. Questo nome non mi quadra. Io conosco gli amici e i conoscenti di Camilla, e questo nome, Greta, non mi pare di averlo mai sentito. Ovvero si, l'ho sentito, ma è il nome di una bambina di due anni, perciò..
Chi è Greta? Come conosce Camilla? Ma soprattutto, avrà qualcosa a che fare con l'incidente?

Mi alzo dal letto. Ho bisogno di sapere chi è questa persona, e cosa vuole dalla mia migliore amica.
Ignazio è già andato in studio, e io ne approfitto per uscire un po'. Ho bisogno di risposte. Ora.

Mentre mi preparo, sento il telefono squillare, ma non rispondo. Sono troppo presa da mille domande.
Dopo essermi preparata, esco di casa e salgo in macchina, dirigendomi verso lo studio di fotografia dove lavora Camilla.
Entro e vedo un ragazzo. Deve essere Simone, il capo.

<<Buongiorno signorina.. Come posso aiutarla?>> mi chiede appena mi vede.
<<Salve, io sono Annalisa Sanna.>>
<<Annalisa Sanna? La migliore amica di Camilla Rossi vero?>>
<<Ehm.. Si. Mi conosce?>>
<<Camilla mi parla molto delle sue amiche, e tu sei come sua sorella. Io sono Simone. Molto piacere.>> mi sorride dolcemente porgendomi la mano.
<<Piacere.>> sorrido stringendogli la mano. <<Volevo parlarti di Camilla.>>
<<Riguardo cosa?>>
<<Riguardo al nostro incidente.>>
<<E come posso aiutare io?>> mi domanda confuso.
<<Per scoprire chi può essere la persona che ha causato l'incidente, perché questo non è stato un incidente.>>

Mi guarda con un sopracciglio inarcato e poi si gira verso la ragazza al suo fianco.

<<Elisabetta. Pensa tu allo studio. Io non voglio essere disturbato.>> le ordina per poi rivolgersi a me. <<Vieni.>> mi dice.

Annuisco e insieme entriamo in una sala, che credo sia il suo ufficio.
I muri della stanza sono azzurri, e sono ricoperti da diversi quadri e diversi diplomi di fotografia.

<<Siediti pure.>> mi richiama indicando la sedia davanti alla scrivania.

Io mi siedo e poco dopo lui si siede nella sedia girevole di fronte a me.

<<Spiegami come posso aiutare Camilla.>> dice.
<<Non so se hai visto l'intervista di Domenica ad una certa Greta.>>
<<Si, l'ho vista. Perché?>>
<<Ecco. Io conosco tutti gli amici, tutti i conoscenti e tutti i parenti di Camilla, e l'unica Greta che mi risulta, è la figlia di sua cugina, che ha due anni, perciò suppongo non sia lei. Questa Greta, sa cose di Camilla troppo personali, e troppe sono cose inventate.>> spiego.
<<Per quanto ne so, Camilla non conosce nessuna Greta.>> risponde. <<E si... Avevo anche io qualche dubbio, ma magari è un'amica che noi non conosciamo.>>
<<Ne dubito. Camilla non è molto popolare. Non ha molti amici..>> ammetto.
<<E chi può essere allora? E soprattutto, perché ce l'ha con Camilla? Lei è un angelo, non farebbe mai del male a nessuno.>> dice e io annuisco.
<<Temo che dietro a tutto questo possa esserci una persona, anche se spero con tutto il cuore di avere torto.>> confesso.
<<E chi può esserci dietro?>>
<<Valeria, sua sorella.>>
<<Valeria?! Nah! Non può essere. Camilla stessa mi ha confidato di aver quasi perdonato Valeria!>>
<<Ciò non toglie il fatto che Valeria sia ancora pazza per il fidanzato di Camilla: Piero.>>
<<Pensi che sia capace di uccidere la sorella solamente per un ragazzo?>> mi domanda incredulo sgranando gli occhi.
<<Non lo penso. Lo so per certo. E di solito il mio istinto non mi tradisce, anche se spero di sbagliarmi.>>
<<Non posso crederci.. È terribile.>> sussurra.
<<Lo so, e ripeto, spero di sbagliarmi con tutto il cuore, ma ho questo bruttissimo presentimento.>> confesso.
<<Ti lascio il mio numero, e indagherò sulla situazione, e appena saprò qualcosa, ti avvertirò!>> impone.

Prende un pezzo di carta e una penna.

<<Questo è il mio numero personale, e questo è il numero dello studio, nel caso non rispondessi dal mio cellulare.>> spiega dandomi il pezzo di carta. <<Per favore, avvertimi se ci sono delle novità.>> mi implora.
<<Va bene. Ti chiamerò. Ora vado.>> dico.
<<Va bene. Grazie per essere venuta.>> mi dice e io sorrido per poi stringergli la mano e uscire.

Mezz'ora dopo

Camilla's pov

Ho provato un paio di volte a chiamare Lisa, ma non so perché, non mi risponde.
E se fosse arrabbiata con me? Se non mi volesse parlare mai più per ciò che è successo? E se mi odia perché non le ho dato ascolto? Non può voltarmi le spalle. Non lei. Non posso stare senza di lei.

Prendo il telefono e le mando un messaggio.

Io: Lisa? Dove sei? Perché non rispondi?
Io: Sei arrabbiata con me? Perché non sono partita subito?
Io: Ti prego. Rispondimi!
Io: Lisa...

Continua a non rispondere, e io mi sto preoccupando. Non è da lei..
Entro nella rubrica e cerco il numero di Ignazio.

Al telefono

~Pronto?~ risponde.
~Pronto? Ignazio? Sono Camilla. Disturbo?~
~Non preoccuparti Milla. Dimmi tutto.~
~Ti volevo chiedere se sapevi dov'è Annalisa.~
~È a casa.~
~Sicuro? Non risponde né ai messaggi né alle chiamate.~ dico sorpresa.~
~Sono sicuro. Mi ha appena chiamato dal telefono fisso. È a casa.~ spiega.
~O-Okay.. Va bene. Scusa. Ci sentiamo dopo. Buon lavoro.~
~Grazie Milla.~
~Un bacio a tutti. Ciao.~
~Ciao.~

Spengo il telefono.
Lo sapevo! È arrabbiata con me! Ma perché capitano tutte a me?!
Sono un disastro, un disastro vivente.

Squilla il telefono

Al telefono

~Pronto?~ rispondo incolore.
~Non ho beccato il momento giusto?~ mi chiede Chiara.
~Scusa Chiara, ma sono un po' giù di morale... Come stai?~
~Io sto bene, non preoccuparti. Il piede è guarito. Tu piuttosto? Come stai?~
~La cicatrice non brucia più. Perciò si, sto bene.~
~E il cuore come sta?~

Sospiro e mi siedo sul divano.

~Il cuore é confuso. La testa segue il cuore e io non ci capisco più niente. ~ ammetto sbuffando. ~Inoltre Lisa non risponde al telefono. Temo sia arrabbiata con me per l'incidente.~ confesso dispiaciuta.
~Camilla. Per la millesima volta, non è stata colpa tua.~ dice.
~Sí Chiara. È colpa mia se vi siete fatte del male. Sono una persona orribile.~
~Io invece trovo che tu sei una persona fantastica, con il solo difetto di avere paura. Camilla, nessuno ha potuto evitare l'incidente. Vedrai che Annalisa parlerà con te.~
~E allora perché non mi calcola?~
~Magari è ancora scossa. Magari non sta bene. Non lo so, ma non fasciarti la testa prima di rompertela, perché non ha un senso logico.~
~Grazie Chiara. Ti voglio bene.~
~Anche io ti voglio bene Camilla. Ora devo andare. Ti chiamo dopo. Ciao. ~
~Ciao.~

Spengo il telefono.

Che ne pensate?
I sospetti di Annalisa saranno veri oppure Valeria centrerà qualcosa con l'incidente?
Un bacio.
~Martina😘

Un imprevisto amorevole {Piero Barone}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora