3- Volevo solo andare al centro commerciale

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Iael's pov

"Avanti Iael, metti un piede davanti all'altro e poi salta" Ripeto rivolta a me stessa.

Atterro con non poca fatica sull'erba tagliata all'inglese del mio giardino, sotto alla finestra della mia camera.

Rimetto il cappuccio della mia felpa nera a posto sulla testa e infilo anche gli occhiali da sole.
In questo modo dovrei riuscire a passare inosservata, o almeno lo spero.

Imito le mosse di Alex Pettyfer nel film in cui interpreta una spia e fortunatamente riesco a non farmi
vedere da giardinieri.

È snervante avere la propria casa sempre piena di gente, e avere gli occhi delle guardie sempre puntati
addosso.
Ho bisogno di un po' di tempo solo per me. Ecco l'obbiettivo di oggi : andare al centro commerciale accompagnata solo dalla mia carta di credito e nessun altro.

Sgattaiolo fuori dal cancello dopo aver disattivato il mio stesso allarme e quando sto per mettermi a correre pensando di avercela fatta vengo fermata da qualcuno.
Qualcuno di terribilmente antipatico che mi sbarra la strada saltando dal muro di casa mia per atterrare di fronte a me, sul marciapiede.
Rhydian deve avermi visto e seguito.

"Ferma dove sei, piccoletta. Cosa avevi intenzione di fare?" Chiede beffardo senza però la reale
intenzione di sapere la risposta alla sua domanda.

Si appoggia al muretto con un fastidioso sorriso compiaciuto a rallegrargli l'espressione perennemente cupa.
Indossa una t-shirt azzurra abbastanza stretta da permettere di attirare l'attenzione sull'addome scolpito, sopra ad una tuta nera e un paio di scarpe da tennis.
Ha coperto i capelli castani con un berretto nero girato al contrario, mentre gli occhi, scuri come la pece, risultano impenetrabili. Non trasmettono alcuna emozione a meno che non sia lui a voler esprimere tutto il suo fastidio senza usare le parole.
Le labbra carnose, ma non eccessive, sono aperte in un sorriso presuntuoso, quello di chi pensa di sapere già tutto e con cui pare prendere sempre in giro.
La mascella è perfettamente delineata su cui spunta una fossetta sul lato destro grazie al sorrisetto sghembo.

È l'incarnazione del bad boy tanto bramato dalla maggior parte delle ragazze sul pianeta terra, peccato
solo per il carattere davvero insopportabile.

"Tesoro, ci sei?" La voce di Andris, il mio fidanzato, mi riporta al presente.

"Arrivo"

Alla fine, Mister Simpatia mi aveva trascinato dentro casa e lui e gli altri, compreso Andris -arrivato con la convinzione di avermi fatto una bella sorpresa- mi hanno accompagnata fino ai negozi in centro, quelli in cui non entra nessuno che non abbia almeno duemila dollari in tasca.

E pensare che volevo solo fare un po' di tranquillo shopping al centro commerciale.

"Eccomi" Esco dallo spogliatoio fingendomi entusiasta dell'abito moschino che indosso, solo per far felice la commessa che ha tanto insistito per aiutarmi.

Chase e Derek sono gli unici a prestare ancora attenzione a me, dopo l'ennesimo capo che provo, mentre gli altri sono seduti sul divanetto di fronte al camerino.

Anche Brandon si sforza di tenere gli occhi aperti anche se sono sicura che non abbia dormito. Sostiene che una partita tira l'altra, giustificando così tutto il tempo che passa dietro uno schermo con un joystick in mano.

Eppure l'unico che presta attenzione ad uno schermo al momento è Andris.
Ha già scelto i capi che più gli piacciono e forse non crede che io abbia bisogno di un suo parere per
scegliere, gradirei anche solo la sua attenzione al momento.

"Che ne pensi?" Chiedo quindi sperando di farmi notare dal mio stesso fidanzato.

"Sei bellissima, come sempre"
Stessa risposa tutte le volte.

Flicka and her BadassDove le storie prendono vita. Scoprilo ora