Rhydian's pov
"Ho una gran voglia di gelato, mis amigos" Derek, il ragazzo per metà messicano e per metà brasiliano, ha sempre fame. Letteralmente.
Ogni qualvolta lo si guarda è intento a mangiare o sta per provarci con una ragazza. Sostiene che il suo fascino latino non vada sprecato, perciò appena ne ha occasione attira l'attenzione di qualcuna.
È sempre stato un ottimo studente a scuola, è un esperto nella lotta ed eccelle nelle lingue, peccato che si ostini a tenere questo fastidioso accento vagamente spagnolo.Dopo il volo sopra Rio de Janeiro con la piccoletta, l'avevo riportata a casa il più in fretta possibile.
Credo che l'unico ad essersi accorto dell'auto che ci seguiva sono stato io.Per fortuna ho avuto una buona scusa per la mia improvvisa fretta, così l'aveva definita Iael. L'avevo sentita parlare con Andris sta mattina e avevo capito non volesse dire al suo ragazzo di questa uscita, non dopo avergli mentito dicendo che sarebbe rimasta a casa.
Perciò siamo tornati a casa velocemente con la scusa che lui sarebbe arrivato a momenti.A proposito, mi sono fatto un quadretto mentale anche su di lui.
Ragazzo vanitoso, con un ego talmente grande da non poter essere contenuto nemmeno dal suo ciuffo cotonato e che ama la vita da personaggio famoso.
Ho come la sensazione che non sia realmente affezionato alla piccola Iael, più che altro ai suoi soldi.
Dopotutto se Andris Cole è diventato famoso lo deve in gran parte alla sua relazione con lei.
In ogni caso non sono affari miei."Vamos Flicka" Derek prende Iael per mano e la conduce all'interno della prima gelateria che incontriamo.
"Allora Rhydian, hai un soprannome o devo usare sempre il tuo nome intero?" Brandon si siede comodo in una panchina e io lo seguo a ruota.
Sospiro prima di rispondere.
Ho fatto più conversazione in questi ultimi giorni che in tutta la mia vita.
"Veramente non ho soprannomi, a parte quello affibbiatomi dalla piccoletta"
"Mr. Simpatia? In effetti ti si addice, Moore"
"Parli proprio tu, Jones" L'omone si accomoda al mio fianco "Anche tu sei un fenomeno in quanto a simpatia"
"Anche tu sei passato dalla fase 'ogni cosa è una regola' di Chase" Ride Brandon "Quando sono arrivato qui ha fatto la stessa cosa con me e poi con Derek ovviamente"
"Le regole sono essenziali nella vita, mi disse una volta un saggio"
"Che saggio era?"
"Mio nonno. Grande amante delle regole"
"Allora è proprio una cosa della famiglia Jones quella delle regole" Dico osservando l'espressione impassibile sul suo viso "Sai qual'è il mio motto invece?"
"Qual'è Moore?"
"Impara le regole da professionista per poterle rompere come un'artista" Brand e Chase mi guardano in modo strano per un po', forse pensando da chi io possa aver copiato questa frase da uomo saccente "Ammetto di aver rubato la frase da Pablo Picasso" Mi arrendo ai loro sguardi dopo qualche istante.
E pensare che volevo fare il gran filosofo."Le regole non sono create per essere distrutte, almeno non le mie, ricordatevelo" Ribadisce Jones serio, tanto per cambiare. Ci osserva a lungo da dietro le lenti scure dei suoi occhiali da sole. Scuri quasi quanto la sua pelle.
"Ma si sa che chi rispetta le regole si perde tutto il divertimento" Brandon esprime anche la sua idea, molto simile alla mia in effetti.
Anche se forse abbiamo un'idea diversa del 'rompere le regole'. Lui lo fa per divertimento, io per istinto di ribellione.
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Flicka and her Badass
Teen FictionFlicka era il dolce soprannome che Franz Lindberg usava per chiamare la sua amata bambina. Ora però è sulla bocca di tutti, su cartelloni pubblicitari, su poster e sulle più comprate riviste di gossip. Sì, perchè Flicka è il nome d'arte della cantan...