44- Flashback

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Abigail's pov

Cenerentola era scappata dal suo principe appena scoccata la mezzanotte, lasciando una delle sue scarpette di cristallo in uno scalino del castello.
Anche io sono corsa via dal mio castello, ma senza lasciare nulla al mio passaggio.

Cenerentola non si era mai voltata verso il castello, era semplicemente fuggita lontano. Io invece mi giro più volte, anche durante il tragitto in auto.

Sto lasciando il mio principe azzurro, Franz, e con lui I nostri adorati bambini. Axel, il maggiore, il ritratto del bravo ragazzo con due fossette rubacuori ai lati della bocca rosea.
Peter, la fotocopia di suo padre, ma molto più maldestra. Mi ritrovo a sorridere, già presa dalla nostalgia, quando nella mia mente si forma l'immagine del suo viso con I capelli biondi scompigliati sulla fronte e la maglietta sempre macchiata, a causa delle continue cadute nel bosco.
E poi lascio la mia piccola Flicka. Una bimba prodigio di appena quattro anni, bellissima e perennemente allegra. Ama esibire I suoi sorrisi con qualche buco qua e là a causa di alcuni denti mancanti. E poi canta, dedica anima e corpo alla musica proprio come me. È pericolosamente simile a me.

"Signora Lindberg" Chase, la mia guardia del corpo mi richiama aprendo la portiera. "Dobbiamo andare"

È riuscito a lasciarsi alle spalle due suv neri dopo una buona mezz'ora passata col cuore in gola.
Adesso non ci resta che proseguire a piedi, per tentare di far perdere le nostre tracce.

"Andiamo" Chiudo la portiera con un movimento deciso e mi volto verso il bosco, verso la mia via d'uscita. È il momento di scappare, per proteggere la mia famiglia.

"Non abbiamo molto tempo" Chase comincia a correre trascinandomi con sè.
Corro, seguendo la sua sagoma scura in mezzo alla notte, sul lungo sentiero del bosco.

Tante volte ho dei ripensamenti. Mi viene voglia di tornare indietro dalla mia famiglia. Ma non posso permettere che vengano messi in pericolo.

Ho organizzato la mia fuga e la porterò a termine.

Franz sapeva molto bene quali rischi comportavano nello stare con me. Aveva scelto comunque la mia compagnia, nonostante lo avessi avvertito dei pericoli che correva. Lui mi aveva promesso che mi avrebbe protetta ad ogni costo, sempre e comunque.
Ha passato tutta la vita a proteggere le persone come me, a proteggere soprattutto me, sua moglie.

Col tempo però abbiamo preso sotto gamba I pericoli. Ci siamo costruiti una casa, abbiamo messo su la nostra famiglia. Non avremmo mai dovuto. Se non l'avessi fatto, a quest'ora non starei soffrendo così tanto nel lasciarli. Mi sento come ad ogni metro percorso il mio cuore si staccasse un po' di più dal mio petto.

Continuo a ripetermi che lo faccio per proteggerli.
Franz mi ha salvato la vita davvero tante, troppe volte e ora tocca a me ricambiargli il favore.

"Corri Abigail" Chase aumenta la presa sul mio polso e io provo a fare balzi più lunghi per stargli dietro.
Lui è stato l'unico a cui potevo rivolgermi per farmi aiutare nella fuga. Non era d'accordo nel tenere all'oscuro mio marito, ma non gli ho lasciato scelta.

Quegli uomini scoprirebbero dell'esistenza della mia piccola Flicka se non me ne andassi. È bastato dirgli questo per convincerlo ad accompagnarmi, con la promessa di tornare.

Chase mi consente di fermarmi per qualche istante a prendere fiato. Siamo illuminati solo dalla luna che pare essere un lampione questa notte data la sua luce insistente.
È più accecante dei fari di quei due suv. Se ci hanno seguiti non ci metteranno molto a raggiungere l'ingresso nel bosco. Potrebbero vederci facilmente con tutta questa luce. Maledetta luna traditrice.

Flicka and her BadassDove le storie prendono vita. Scoprilo ora