35-Ritorno al passato

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Rhydian's pov

Non ho idea del perchè io mi trovi su questa dannata auto.
Non ho idea del motivo che mi abbia portato in questa dannata strada. Forse è solo il ripudio verso il pensiero di essere controllato dalla paura, come se io fossi un fragile burattino tra le sue mani crudeli. La paura tiene sotto scacco troppe persone, io non ci sto. Odio il pensiero di essere sotto al suo angosciante potere.

Conosco ancora perfettamente questa stradina poco affollata. Ci siamo allontanati verso la periferia di Toronto, fino ad arrivare ad una piccola cittadina. Quella che era stata la mia piccola cittadina, dove ero cresciuto fin dal primo anno di vita.

"Rhydian?"

Forse mi ritrovo qui per lo sguardo deluso che mi aveva riservato poco prima di uscire dalla mia stanza.
O Forse era stata colpa del suo tono di voce dolce e curioso con una punta di dispiacere nella voce.

"Rhydian?"

No, la colpa non è di nessuna di queste cose.
I suoi occhioni azzurri non erano solo delusi dalla mia scelta di non parlare. I suoi occhi avevano sfidato I miei...ed io non resisto alle sfide.

"Rhydian?"

Lei lo sa bene e me ne aveva lanciata una. Il suo sguardo sembrava dirmi che avevo troppa paura per raccontarle del mio passato e mi accusava di non fidarmi abbastanza di lei.
Allora, dopo aver metabolizzato la cosa nella mia stanza, avevo maleducatamente interrotto l'intervista che stava lasciando la piccoletta.

La giornalista però non era arrabbiata.
Perchè prima di trascinare via la mia ragazza, sotto gli occhi dei ragazzi e di una telecamera, avevo preso in mano l'intervista. Avevo detto a tutti di essere il suo ragazzo, senza dire il mio nome o nient'altro, avevo semplicemente detto che è mio diritto portarla via con me, se ne ho voglia. E così avevo fatto.
Iael aveva provato ad opporre resistenza tra I sorrisi divertiti dal mio strano comportamento, ma poi si era arresa alla mia testardaggine ed era entrata nell'auto affittata da Jones.

"Rhydian!" La mano di Iael afferra il mio braccio. E quasi automaticamente inchiodo quando mi accorgo di una vecchietta che attraversa la strada.

"Modera la velocità se non vuoi far fuori qualcuno"

"Si aggiungerebbe solo ai milioni di sensi di colpa che mi assillano ogni giorno" Rispondo ripartendo un po' meno velocemente.

"Rhydian, mi stai spaventando"

In effetti si era lasciata portar via da me, ma senza alcuno straccio di spiegazione da parte mia.
Iael è abbastanza furba ed intelligente da capire dove la sto portando.

"Siamo quasi arrivati" Mi guardo intorno in cerca di un parcheggio.

"Ma arrivati dove?" Iael si guarda intorno come me, con la sola differenza che lei era non ha idea di dove siamo, mentre io conosco ancora a memoria questo posto.

"Siamo nella mia vecchia città"

"L'avevo immaginato" Lei annuisce rivolta sè stessa, soddisfatta della sua intuizione. "Anche se non immaginavo che il tosto Rhydian mi avrebbe davvero portata qui"

"A quanto pare invece lo ha fatto"

I tempi di Rhydian il codardo sono svaniti. Non mi lascerò controllare dalla paura.
Anche se Iael vorrà scappare da me io non glie lo permetterò, la convincerò a restare.

Mi rendo conto di essere davvero qui solo quando fermo l'auto in uno dei tanti parcheggi. Di colpo la nebbia da cui era circondata la mia mente pare dissolversi, lasciandomi pensare lucidamente. Fin'ora mi sembrava solo di essere rinchiuso nella mia immaginazione. La presenza di Iael al mio fianco rende tutto più reale.

Flicka and her BadassDove le storie prendono vita. Scoprilo ora