Rhydian's pov
Sensazione di essere a casa. Ecco cosa provo al momento, seduto al fianco della mia ragazza sul divano nuovo di mia madre.
Tutto era cambiato, nulla mia ricordava la mia vita prima del carcere minorile. Persino il profumo della casa è diverso, non odora più di sapone alla lavanda, come piaceva a mio padre. Qui c'è solo un profumo caldo e accogliente di agrumi.
Mi sento a casa solo perchè ho con me le donne più importanti della mia vita. Una l'avevo scoperta da poco e l'altra invece l'ho ritrovata dopo tanto tempo. Beh, e poi c'è anche mia nonna. Se ne sta nel suo angolo, col sedere affondato nei cuscini della sua poltrona, a guardarmi soddisfatta.
Il tempo che ci ha separati sembra non essere mai passato. Soprattutto perchè, con l'energia che sprizza, mia madre mi ha già raccontato di tutto senza quasi respirare.
"Ripetimi come mai sei qui"
Mia madre torna in salotto con l'entusiasmo di una bambina. È così simile alla mia Iael.
Il suo nuovo piccolo appartamento è tutto colorato e lei sembra rinata, felice. Torna con un vassoio di biscotti al limone, di cui ricordavo fosse innamorata, e tre tazze di cioccolata calda. Scommetto che con questo ha conquistato Iael, lei adora qualunque cosa sia dolce.
"È la decima volta mamma" Sbuffo sonoramente fingendo fastidio,in realtà sono del tutto divertito e felice di averla ritrovata. Mi rendo conto adesso di quanto mi sia mancata questa donna. Anche se è del tutto rinnovata, è diversa, è libera. E I segni della preoccupazione sembrano essere spariti ora che mi ha qua.
Era rinvenuta sul marciapiede di fronte al supermercato piena di euforia e con tanta voglia di strizzarmi fra le esili braccia.
Aveva insistito tanto nel farmi vedere la sua nuova casa e Iael aveva subito accettato. Perciò eccomi qui, sul divano verde speranza di mia madre che per poco non mi infila in bocca un biscotto. Lo prendo in mano prima che lo faccia davvero."Allora, tesoro?"
"Sono qui con Iael, per una tappa del suo tour" Okay, non è esattamente la verità, ma ci si avvicina parecchio.
"Ancora non posso credere che tu sia qui, tesoro" Mi accarezza un guancia delicatamente.
Il suo tocco non è cambiato, è sempre quello rassicurante e morbido di sempre, con la differenza che la fede fredda intorno al suo anulare non c'è, non la sento colpirmi la pelle. Ne sono sollevato."Non sai quante volte io ti abbia immaginato camminare per strada o suonare al campanello. Ho anche fatto fare alla polizia un invecchiamento di una tua foto da adolescente" Mi mostra la fotografia che guardava dentro al portafoglio quando le sono andato addosso. "Così non ho più abbracciato ragazzi a caso credendo fossero te"
Cavolo, quanto mi sento in colpa adesso. Sono stato ingiusto e crudele ad allontanare così gli unici due pezzi rimasti della mia famiglia. Mia madre per poco non impazziva nel cercarmi.
"Sai, sei ancora più bello di quanto immaginassi. Sei così alto e forte" Tasta I muscoli delle mie braccia con le dita. Come quando ero bambino e desideravo essere braccio di ferro, allora lei fingeva che io fossi fortissimo dopo aver mangiato gli spinaci.
"Sei qui con la ragazza della televisione" Questa volta è mia nonna a parlare.
Vive con mia madre da un po' avendo bisogno di assistenza continua. E sì, ha soprannominato la mia ragazza 'quella della televisione'. Deve averla vista spesso cantare o rilasciare interviste nei canali tv dove solitamente trasmettono qualche vecchia Soap Opera.
"Sì, esatto " Le rispondo mentre Iael ridacchia. Guarda adorante entrambe le uniche due donne della mia famiglia.
"Sei ancora più bella dal vivo"

STAI LEGGENDO
Flicka and her Badass
Teen FictionFlicka era il dolce soprannome che Franz Lindberg usava per chiamare la sua amata bambina. Ora però è sulla bocca di tutti, su cartelloni pubblicitari, su poster e sulle più comprate riviste di gossip. Sì, perchè Flicka è il nome d'arte della cantan...