Rhydian's pov
"Stai scherzando"
La mia schiena striscia lungo il muro della stanza in penombra, l'ambiente sembra rabbuiarsi ancora di più. Si rabbuia come se il sole fosse già tramontato, come se improvvisamente la luce che emana Iael si fosse spenta o fosse troppo lontana da me.
Il mio respiro si accorcia e grugnisco arrabbiato. "Porca miseria Ashely, dimmi che il tuo è solo uno scherzo di merda"
"Sono seria Rhydian"
La terra si sbriciola sotto di me, crolla un pezzettino dopo l'altro.
Mi sembra di cadere nel baratro buio da cui ero appena uscito, ci sto scivolando dentro ad ogni secondo che passa con la consapevolezza che ho fallito. Avrei dovuto proteggere Iael ma qualcuno me l'ha impedito.La testa comincia a pulsare e un senso di panico sta per tornare a padroneggiarmi.
No, Rhydian. Respira, agisci. Non sei più un ragazzino.
Non sono riuscito a proteggerla, me l'hanno impedito. Ho fallito nel lavoro che credevo mi venisse meglio con la persona a cui tengo di più al mondo.
Non so cosa farei se le facessero anche solo un graffio su quella pelle candida.
"Rhydian ci sei ancora? Stai bene?"
"Mi chiedi davvero se sto bene, Ashley?!"
"Oh smettila, morirai arrugginito a forza di piagnucolarti addosso"
Odio ammetterlo, ma un pochino ha ragione. Devo essere lucido. Non tutto è perduto. Ho la forza per cambiare le cose come voglio, posso ancora salvarla, nessuno mi tiene più sotto minacce. Certo, perchè le hanno attuate.
"E voi perchè non siete lì fuori a cercarla?!"
"L'abbiamo cercata per ore, Rhydian, volevamo riposare un po' prima di riprendere le ricerche domattina. Non ci reggevamo più in piedi ma la polizia è ovunque, ha già lanciato l'allerta"
Bene, almeno hanno già cominciato le ricerche. Passo la mano fra I capelli lasciando cadere il cappellino a terra, rotola fino ad arrivare ai miei piedi.
Voglio essere a New York.
Se fossi stato lì avrei fermato chiunque avesse tentato di avvicinarsi a lei. Chi l'ha rapita doveva saperlo bene, per questo ha fatto in modo di farmi allontanare."Ragazzi, come ha fatto a farla scomparire da sotto il vostro naso, maledizione!"
"Tu non sei nemmeno qui, Rhydian!"
Porca miseria, Ashley, quanto vorrei augurarti di incontrare tante meduse in cerca d'affetto.
"Hai sentito la parte in cui dicevo dell'hacker?" Le chiedo pungente. Sento montare dentro la voglia di spaccare qualcosa, qualsiasi cosa. "In ogni caso, è tornato Mark al posto mio, avrebbe dovuto fare il mio lavoro"
"Mark? Ma se ha dato le dimissioni appena terminata la sua convalescenza a Los Angeles" Sento la risata di Brandon. È una risata nervosa, non la sua solita.
"Mi dispiace dirlo, ma temo che il furbo Rhydian Moore sia stato preso per il culo"
"Anche Basil ,allora" Rifletto ad alta voce.
"Ti fidi davvero di lui? E io che pensavo avessi più sale in zucca, Sherlock"
Una punta di fastidio s'insinua in me dopo che Ashley usa il soprannome affibbiatomi dalla piccoletta.
"È una delle poche persone di cui mi fido"
Sarebbe assurdo anche solo pensare che Basil Lemange sia coinvolto nel rapimento di Iael. È stata come una figura paterna, il mio unico amico per tanto tempo.
STAI LEGGENDO
Flicka and her Badass
Teen FictionFlicka era il dolce soprannome che Franz Lindberg usava per chiamare la sua amata bambina. Ora però è sulla bocca di tutti, su cartelloni pubblicitari, su poster e sulle più comprate riviste di gossip. Sì, perchè Flicka è il nome d'arte della cantan...