Flicka and her Badass

9- Lei è musica

Rhydian's pov

"Si informano i gentili passeggeri che l'aereo sta atterrando con successo, grazie per aver volato con noi" La voce di Brandon si fa sentire forte dal fondo dell'aereo, mentre lui avanza in modo che tutti lo sentano e si sveglino "Perché Lufthansa è questione di chimica"

"Lo spot della Lufthansa non era così" Gli dico con la voce ancora impastata "E poi siamo in un aereo privato Brand"

"Amigo finiscila, non sei un'hostess sexy" Anche Derek gli risponde captando solo ora la frase. Subito dopo però rindossa la mascherina per coprire gli occhi mentre dorme.
Sto quasi pensando di disegnargli qualcosa di ridicolo su quella mascherina, giusto per divertirmi un po'...ma ci penserò più tardi.

Ho ancora troppo sonno per programmare un qualsiasi scherzo degno di essere chiamato tale.
I viaggi così ravvicinati tra loro sono estenuanti per me, ma ci avrei dovuto fare l'abitudine. Dopotutto sono in tour con la popolare Flicka, i viaggi in aereo sono d'obbligo.
Lei e Brand sembrano essere gli unici non patire nemmeno un po' tutti i fusi orari che cambiano di continuo.

Io non ho fatto in tempo ad abituarmi al cambio d'ora tra Londra e Los Angeles che siamo dovuti partire per Rio de Janeiro. E quando finalmente cominciavo ad amare il clima di quel posto, abbiamo preso il volo diretti dall'altra parte del mondo: a Tokyo, in Giappone.

"Io sono molto meglio di un'hostess sexy. Vero Flicka?" Brand toglie la maschera dalla testa di Derek per svegliarlo. Ma quest'ultimo non fa altro che muovere leggermente la testa per il fastidio della luce del giorno.

"Certo Brand, sei fantastico" Mugola lei stiracchiandosi sul divanetto.

"Ehi, ti ricordo che io sono il tuo ragazzo" Andris s'introduce nella conversazione indispettito.
Ogni tanto ha questi attacchi di gelosia, soprattutto nei confronti di Brandon, assolutamente immotivati. Credo che ascolti apposta le conversazioni solo per introdursi con una qualche frase da fidanzato possessivo.
Credo che facendo così voglia dimostrare di tenere a lei. Eppure non riesce a dimostrarlo in altri modi, magari più efficaci.

"Sì, sì, sei fantastico anche tu" Gli risponde lei rimettendosi appoggiata alla sua spalla.

La piccoletta ha a dormito sul divanetto di fronte al mio. L'ho osservata addormentarsi sulla spalla di Andris mentre assomigliava ad una bambina indifesa.
All'inizio del viaggio non riuscivo a prendere sonno, per colpa dell'immagine di Robin che si presentava ogni volta che mi azzardavo a chiudere le palpebre. Così, mi ero concentrato su qualcos'altro per prendere sonno, e Iael era capitata a proposito di fronte a me.
Sembrava una normale ragazzina diciannovenne, con i soliti jeans e le magliette da brava ragazza o i vestitini a fiori tutti colorati. E spesso con la sua inseparabile felpa nera che usa per nascondersi dai numerosi fan, abbinata agli occhiali da sole scuri.
Avevo capito che anche quando le parlavi sembrava una ragazza normale. Ma poi la vedi sul palco, con un vestito incredibilmente corto e scollato, magari pieno di glitter ovunque, e con un trucco decisamente troppo pesante per il suo viso minuto, che balla sul ritmo di una sua canzonetta. Quando è davanti ai riflettori sembra trasformarsi, anche se la sua personalità rimane sempre la stessa: semplice e genuina. Se devo ammetterlo, preferisco di gran lunga la sua versione casalinga con cui ho a che fare tutti i giorni.

"Forza passeggieri!" Brandon comincia ad urlare con un megafono "Camminate lentamente e in modo ordinato vers-" Jones gli strappa violentemente di mano quell'aggeggio rumoroso. Non posso far altro che ringraziarlo mentalmente. "Verso l'uscita" Brandon termina comunque la frase, quasi offeso, sotto lo sguardo truce di Jones.

"Stai zitto, o ti faccio volare verso l'uscita Brand!"
Il diretto interessato chiude la bocca seguendo il consiglio di Jones.
A volte...anzi, tutte le volte Brandon sa essere un vero casinista, anche nei momenti meno opportuni, come quando la gente è appena sveglia.