Cap. 5

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Quella sera non dormii molto bene, pensavo a come potevo spiegare a mio padre che ero cresciuta, che era normale innamorarsi, cercavo di dare spiegazioni a me stessa sul perché reagisse in quel modo e non arrivò nessuna risposta, l'unica risposta plausibile fu la sua maledetta gelosia. Forse non mi aveva mai vista così innamorata e come dargli torto... Era la prima volta che accadeva. Quando ti innamori la prima volta quella sensazione ti cambia per sempre e per quanto tu ti sforzi di liberartene... quella sensazione non ti lascia più. Ecco cosa dicevano tutti sul primo amore e se fosse veramente così ero pronta a non liberarmene perché era proprio quello che desideravo: stare con lui per sempre.

Quante volte ci immaginavamo la nostra futura casa, la nostra futura famiglia, i nostri futuri bambini...

<< Tanti Alexandrini con i capelli stupendi! >> Gli dicevo sempre.

<< E tante te con i pel di carota! >> Mi rispondeva,prendendomi sempre in giro per via dei miei capelli rossicci.

Ma tutte queste nostre fantasie, tutti i nostri desideri e momenti passionali, oramai, avvenivano di nascosto dei miei. Non accettavano minimamente il fatto che io stessi con Alex.

<< Non è il ragazzo giusto per te, non ha finito neanche gli studi, cosa ci fai con lui? Ti sta rovinando il futuro! >>

Questo è quello che mi sentivo dire dai miei, ma loro non capivano, come facevano a dire che Alex non era quello giusto per me? Non l'avevano mai conosciuto! Loro non sapevano come mi guardava, come mi faceva vivere... Non esiste un motivo logico nella scelta di una persona... Semplicemente perchè non scegliamo noi. Scelgono lo sguardo e l'odore della pelle. E tutta quella chimica dei gesti che la accompagna. Come facevano a non capirlo?

Ma io non potevo rinunciare a lui, nonostante rendessero impossibile la relazione con Alex, nonostante si basassero anche sul fatto di dovermi levare la collana con il mezzo cuore perché non volevano vedere tracce di lui nella mia vita, io ed Alex non ci separavamo, ci vedevamo solo nel week-end, scoprimmo anche un luogo tutto nostro denominato da noi stessi"Il nostro posto" dove potevamo stare sereni, senza invasioni o turbamenti che qualcuno potesse scoprirci, uniti più di prima ed era questo che importava.

Anche se l'estate arrivò in fretta e con questa anche la mia partenza per le vacanze. Arrivò il giorno dei saluti e fu difficile lasciare il mio amore lì,sapendo di rivederlo dopo due mesi.

<< Magari un giorno mi verrai a trovare! >> Mi illudevo, forse.

<< Sì,con i tuoi tra i piedi, come faremo a stare insieme? Sarà impossibile... >> La sua risposta mi deluse, ma d'altronde aveva ragione: quello era un territorio minato contro di lui: non poteva metterci piede.

<< Ti amo...sempre! >> Gli mormorai all'orecchio.

Così partii, gli diedi un bacio e un abbraccio di mezz'ora... non volevo lasciarlo lì, ma sapevo che al mio ritorno l'avrei trovato ancora più bello ed innamorato.

Paura di amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora