Cap. 15

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Ogni volta che mi ritrovavo a fare i conti con me stessa rientravo nella mia caverna composta da pensieri pessimi, dunque preferivo stare fuori volente o nolente. Ogni week-end, oramai, lo trascorrevo con quei ragazzi e riuscivo persino a divertirmi. Avevo instaurato un bel rapporto con Dario, ci sentivamo spesso, invece erano quattro mesi che non sentivo Alex, nè sapevo cosa di lui.

<< Stasera cinema! >> Organizzò la mia amica.

<< Ci sto! >> Affermai.

<< Non ti dispiace se siamo in sei, vero? Tutte coppie... >>

<< Scusa?! Tutte coppie? Ed io con chi dovrei fare coppia? >> Fingevo di non sapere la risposta, ma la conoscevo già.

<< Con Dario, dai mica ti mangia! >> Rispose, sorridente. Stavo per tirarmi indietro, i miei tristi pensieri stavano soprassalendo quelli buoni, ma non mi feci vincere da questi e accettai di getto.

Era un film drammatico, ma con Dario al mio fianco diventò un film comico. Risi per tutta la serata, aveva sempre la battuta pronta per ogni scena del film. Notavo, con fastidio, che le mie amiche si giravano per vedere se tra me e lui succedesse qualcosa, ricambiavo lo sguardo irritata. Eppure Dario non pretendeva nulla, non mi sfiorava neanche le mani... Ciò lo apprezzai moltissimo.

Il film finì, mangiammo qualcosa al volo, era tardi e dovevamo tornare a casa. Eravamo tutti dentro una macchina, Dario alla guida. "Non accompagnarmi per ultima, non per ultima" dicevo tra me e me. Ma...pensiero inutile perché Dario riaccompagnò tutti a casa e mi lasciò per ultima in macchina. Ero molto imbarazzante stare soli, anche lui sembrava esserlo, era persino a corto di argomenti e regnò il silenzio.

Per fortuna la strada era breve e arrivammo subito davanti casa mia.

<< Eccoci arrivati a destinazione! >> Esclamò. << Bella serata, devo dire. >> Aggiunse. Ero ancora imbarazzata così dissi la prima cosa che mi venne in mente.

<< Si si, bella serata, soprattutto quando sono riuscita a vedere tutto il film in silenzio. >> Risposi, scherzosamente.

<< E dai, ma come fanno a piacerti certi film? Era troppo brutto, scialbo...Se non ci fossi stato io eri lì con i fazzoletti a piangere! Devi ringraziarmi! >>

<< Addirittura ringraziarti? Non direi, a me piacciono questi films drammatici, insegnano. >> Ripensai ad Alex, dicendo questa frase, io e lui avevamo gli stessi gusti.

<< Donne, puah! Sali a casa, Cenerentola, è tardi per te... >> Cambiò argomento, vedendo che la mia espressione non era più la stessa. Non sapeva a cosa pensavo, ma di certo non al film della serata.

<< Buona notte allora... >> Mi avvicinai per salutarlo.

<< Grazie della serata, buona notte anche a te. >> Mi rispose, avvicinandosi anche lui.

Fu un attimo, una toccata e fuga: la mia intenzione era quella di dargli due baci in guancia, così come la sua, ma porgendo guance opposte...ci beccammo sulle labbra. Fu un bacio prolungato, giusto il tempo di capire cosa stesse accadendo, ma quando realizzai mi scansai subito. Lo guardai...Difficile spiegare la sensazione che provai, non era del tutto negativa, ma neanche positiva: lui non era Alex. Scesi dalla macchina, risalutando Dario, chiusi il portone e mi fermai un momento a pensare: cosa stava succedendo nella mia vita? Forse qualcuno lassù mi stava dando un'occasione per ricominciare, per rivivere, ma Alex di questo programma che aveva Dio per me non ne faceva parte? Poi andai più a fondo: Alex... non sapevo neanche se esistesse ancora, se era solo frutto della mia immaginazione.

Dormii tranquilla, mi svegliai con il "buongiorno" di Dario e da lì cominciammo a frequentarci,  a sentirci ogni giorno, ad uscire ogni week-end. Mi sentivo molto meglio, sembrava andare tutto bene. A poco a poco migliorarono anche i rapporti con mio padre, iniziammo a parlare...erano ormai trascorsi cinque mesi da quando non ci guardavamo più neanche in faccia. L'unico accordo che vi era tra noi era quello di notificargli ogni mio movimento, ogni mia uscita, senza nascondergli nulla, senza riempirlo più di bugie. Nonostante il rapporto migliorò non ricordo mai un suo abbraccio, un suo bacio o una sua carezza. Ma ciò non era importante, certi rapporti sono impossibili o quasi da recuperare...

Avevo solo un pensiero in testa: se Alex avesse scoperto il mio frequentamento l'avrei perso del tutto...Forse ancora il mio cuore ci sperava in un suo ritorno. Parecchie volte presi il telefono, componendo il suo numero per mandargli un messaggio, ma non riuscivo a premere invio. Perché dovevo farmi sentire io? Il solito orgoglio ci uccideva entrambi, ma io ero convinta che lui aveva già recuperato la propria vita ed io ero un pensiero lontano, ormai. Persino su facebook non pubblicava più frasi, canzoni, che potessero riguardarci. Ero ormai decisa ad andare avanti e cercare di dimenticarlo, di dimenticare tutti i momenti con lui. Ma capitava che... quando andavo a dormire, ricordavo solo i suoi occhi, le sue mani e la sua voce e mi convincevo che neppure quella sera avrei potuto dimenticarlo!

Paura di amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora