Cap. 29

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<< E' finita, stavolta sul serio! Forse avevate ragione tutte voi, era solo ossessione, l'amore non è così, l'amore manco esiste forse... So che ci starà male, ma non potevo più stare in quel modo. >> Mi trovavo in macchina, con il resto delle mie amiche, a discutere. Erano i primi di novembre, fuori tirava un vento fortissimo, l'aria era fredda e il cielo era di un pallore, pronto ad ospitare le nuvole per attendere la pioggia, era un tempo incerto, non ispirava sentimenti. Proprio come mi sentivo io: incerta. Incerta sullo stare bene o stare male, incerta sul mio futuro, ma su di una cosa sembravo essere sicura: era finita.

Le mie amiche mi guardavano con curiosità, come per interpretare il mio stato d'animo.

<< Tranquille, sto bene, davvero. Stranamente sto bene. >> Rispondevo, incoraggiandole.

<< Allora stasera si beve per dimenticare? >> Risero in coro.

<< No ragazze...Con l'alcool ho chiuso. Non ho motivo di festeggiare o dimenticare con un drink. Voglio stare a casa a rilassarmi. >>

Senza volerlo feci cambiare espressione a tutte loro. A tutte tranne a lei: la migliore, l'amica più intima.

<< Evvai, così mi piaci! Andare avanti senza voltarsi indietro! Brava, questo è il piede giusto. >> Mi rispose, sorridendo. Fu una sera divertente, semplice, in macchina a parlare e mangiare un panino con tutte loro, libera dai problemi e da un amore senza via d'uscita. A fine serata eravamo rimaste solo in due.

<< Posso chiederti un favore? Visto che tu e Alex siete ormai diventati amici... >> Chiesi, continuando a parlare di Alex << Puoi stargli vicino? A me dispiacerebbe solo se ci sta male... Lo conosco, è troppo sensibile per questo mondo. >>

<< Sì, tranquilla, già ci stavo parlando per messaggi. >>

<< E come sta? >> Domandai.

<< E come deve stare? Male...Ma lo farò riprendere, tranquilla! >>

<< Grazie, confido in te! >> Risposi. << Adesso posso andare a letto tranquillamente. Grazie! >>

<< Ma figurati! Dovere d'amica! >>

E fu proprio così: andai a letto tranquilla, come se mi fossi tolta un peso dentro. I momenti con Alex erano diventati sempre più lontani, riservavo a lui solo qualche minuto durante il giorno, poi riuscivo tranquillamente a fare altro, senza pensarci. Mi sentivo tranquilla, anche perché avevo compagnie che non mi lasciavano mai sola, tra cui colleghi universitari, il mio migliore amico e le mie amiche di sempre.  Migliorai l'andamento universitario, riuscii a darmi qualche materia, persino le meno probabili. Mi orientai piuttosto bene in facoltà, ampliando le mie amicizie e stringendo rapporti più intimi con Riky, Gabry e Miky. Erano diventati i colleghi fissi dell'università e riuscivano a farmi divertire, organizzammo anche parecchie uscite insieme extra universitarie. E poi c'era lui: il mio migliore amico, sempre presente, sempre pronto per ogni mia difficoltà, un continuo sentirci e vederci, così continuo che sembrava, persino, di stare insieme. Lui e la mia amica si erano ormai lasciati dopo cinque anni e senza gelosie potevo, tranquillamente, uscire con lui, per essergli di compagnia, avvisandola e raccontandole le serate, dettagliatamete. Era ciò che faceva l'altra mia amica con Alex e mi andava più che bene, ricevevo notizie di lui tramite lei e con il tempo anche Alex si riprese.

Fu il primo Natale che trascosi, dopo cinque anni, senza pensare ad Alex. Il primo messaggio di auguri che ricevetti quella sera fu quello del mio bestfriend. Era partito in Liguria, per andare a trovare suo nonno e mi mancava veramente molto. Pian piano legavamo sempre di più, tanté che al suo ritorno mi piombò sotto casa, per salutarmi.

<< Ciao!!! >> Corsi verso di lui, ad abbracciarlo.

<< Ma che sei bella! >> Mi disse subito, una volta scollato dal mio abbraccio.

<< Ma grazie! >> Risposi, compiaciuta. << Finalmente ti sei ritirato! Mi stavi quasi mancando, sai? >>

<< Quanto sei spiritosa! Guarda piuttosto cosa ti ho portato...E' un ragalino di Natale, per te. Appena l'ho visto ti ho subito pensato e l'ho preso... >> Spacchettai il regalo: erano degli scaldamuscoli da mettere abbinati ai vestitini. << Ma sono stupendi! Grazie! >> Lo abbracciai ancora una volta. Assurdo come un amico poteva darmi certe attenzioni! Con lui riuscimmo a vederci anche in città tra una lezione ed un'altra, pranzavamo insieme o semplicemente entravamo in qualche bar e restavamo per ore ed ore a parlare.

<< Ma qual è il tuo modello di ragazzo-tipo? >> Mi chiese una volta.

<< Scusa?! >> Rimasi perplessa. A volte mi faceva domande così strane che da vera ingenua non riuscivo a capire dove volesse arrivare.

<< Cioè...fisicamente, occhi, capelli, altezza...Cosa noti per prima in un ragazzo? >>

Non so per quale assurdo motivo il mio pensiero andò ad Alex, ai suoi capelli lunghi, neri e lisci, ai suoi occhi altrettanto scuri e intensi, ai suoi muscoli palestrati, alle sue gambe, alla sua altezza...

<< Beh...capelli scuri, lunghetti, occhi chiari, verdi possibilmente, anche se quello che conta poi è lo sguardo...alto, non quanto un lampione, però. >> Risi << Palestrato, anche qui nella media e... labbra carnose. >>

<< Se non fosse per gli occhi chiari penserei che stessi descrivendo Alex. >> Mi voltai, di scatto, verso di lui.

<< Alex? Ma come ti viene in mente? Assolutamente... Certo, non è brutto, se è stato il mio ragazzo per anni un motivo ci sarà. >>

Stette in silenzio per un po'. Così ripresi il discorso, per rompere il ghiaccio.

<< E la tua ragazza-tipo come dovrebbe essere? >> Chiesi, curiosa.

<< Hmm...dunque... >> Mi osservò. Poi riprese. << Riccia, bionda o rossa, ma riccia...Occhi castani, fisico da urlo e un culo che parla! >>

<< E daiii... >> Gli diedi uno spintone, ridendo. Sorrise anche lui facendomi una linguaccia.

A volte questi discorsi mi facevano pensare che il mio Simone, il mio migliore amico potesse provare più di una semplice amicizia per me. Il modo in cui mi guardava era così dolce... Non riuscivo mai ad arrabbiarmi con lui, ci sapeva fare, sapeva riempirmi di attenzioni. Ma come sarebbe stata la mia vita se al posto di Alex, in passato ci fosse stato lui? Sarebbe stato perfetto: i miei l'adoravano, lui era un ragazzo d'oro.

La storia mia e di Alex era tormentata da sempre, un po' come quella di Romeo e Giulietta. Chissà cosa avrebbe fatto Giulietta se ad allontanare Romeo da lei non fosse stato il divieto dei suoi genitori, ma un semplice calo di interessi. E se poi Rosalinda gli si fosse concessa facendogli cambiare idea? Cosa sarebbe accaduto se fosse sparito? In cuor mio sapevo come si sarebbe sentita Giulietta. Non sarebbe tornata alla sua vecchia vita, non del tutto. Di certo non si sarebbe lasciata il passato alle spalle. Anche se fosse sopravvissuta fino a diventare vecchia e grigia, le sarebbe bastato chiudere gli occhi per rivedere il volto di Romeo. Prima o poi se ne sarebbe fatta una ragione. Chissà, forse, alla fine avrebbe sposato Paride tanto per placare i suoi e non creare scompiglio. No, probabilmente no. Del resto, di Paride si sapeva molto poco, era soltanto un personaggio di contorno, un surrugato, una minaccia, una scadenza fissata per forzarle la mano. E se Paride fosse stato qualcosa di più? Un amico? Il migliore amico di Giulietta? Se fosse stato l'unico a cui la giovane avesse svelato la devastante storia con Romeo? L'unica persona che la capisse davvero, che la faceva sentire un essere umano? Se fosse stato paziente e gentile? Se si fosse preso cura di lei? Che ne sarebbe stato se Giulietta avesse capito di non potere sopravvivere senza di lui? E se fosse innamorato di lei, desideroso di farla felice? E...se Giulietta si fosse invaghita di lui? Non come di Romeo, niente a che vedere, certo. Ma abbastanza per desiderare che anche lui fosse felice? Se Romeo se ne fosse andato per non tornare mai più? Sarebbe importato qualcosa se Giulietta accettasse l'offerta di Paride? Forse sarebbe stato meglio per lei ricucire i brandelli di vita che si era lasciata alle spalle. Forse così avrebbe raggiunto quel poco di felicità che le era ancora concessa. Ma era impossibile che Romeo cambiasse idea... Ecco perchè la gente ricordava i loro nomi sempre uniti: Romeo e Giulietta.

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Ai ai ai... E se fosse Simone a far dimenticare il nostro Alex? Sareste d'accordo? :D

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